F1 – E’ l’indiscusso punto di riferimento attuale della Formula Uno. La Ferrari F1-75 è una vettura che è riuscita a sfruttare al meglio il nuovo regolamento tecnico nonostante soffra ancora del pompaggio aerodinamico che però si attiva in situazioni che non ne vanno a pregiudicarne l’efficacia. Oltre a ciò è una monoposto monolitica, solida, che finora non ha conosciuto problemi di affidabilità a differenza delle prima sfidante, la Red Bull, che già ha incontrato tre battute d’arresto gravi sui sei potenziale arrivi sotto la bandiera a scacchi.
La Rossa disegnata dallo staff guidato da David Sanchez fa scuola, tanto che in Mercedes, i primi della classe per otto anni, guardano morbosamente verso Maranello per cercare risposte ai loro problemi nella speranza di chiamarsi fuori dalle sabbie mobili per ridare un senso alla stagione 2022 iniziata non in linea con le attese. La Ferrari è quindi una sorta di benchmark sul quale tutti fanno la tara. Anche i team dell’informe midfield che anelano ad un posto al sole.
Tra le scuderie che sgomitano nella “terra di mezzo” c’è l’Alpine che ha un modello del tutto peculiare visto che si tratta dell’unica compagine di F1 che si affida ad un propulsore che usa in via esclusiva. La A522 è una vettura che nei sei giorni di test invernali aveva generato più di una preoccupazione agli ingegneri. Affidabilità altalenante e prestazioni non esaltanti avevano fatto pensare che il 2022 dei transalpini potesse essere un calvario, l’ennesimo, dopo un inverno in cui il CEO Laurent Rossi ha operato una mezza rivoluzione nell’organigramma dirigenziale che ha visto, tra gli altri, l’epurazione di Alain Prost.
Il Gp d’Australia poteva andare sicuramente meglio, specie per Alonso che, durante le qualifiche, è stato tradito dalla trasmissione bloccatasi in quarta marcia. Nei turni precedenti l’asturiano aveva sorpreso facendo pensare che avesse il potenziale per strappare addirittura una pole position. Ipotesi molto suggestiva ma piuttosto fantasiosa. Ed è stato lo stesso asturiano a spiegarlo senza alimentare facili illusioni. Pur pensando che la vettura abbia un grande potenziale che permetterà una grande progressione nell’arco del campionato, ritiene anche difficile ridurre l’intero gap che la divide dalla Ferrari.
“Eguagliare il ritmo della Ferrari sarà difficile – ha spiegato l’ex McLaren – Siamo otto decimi di secondo o un secondo dietro alla Rossa in questo momento. Ciò se guardiamo alle prestazioni in qualifica delle prime due gare. Pensare di accorciare quel divario è troppo ottimistico, ma vedremo. Dobbiamo continuare a lavorare, siamo ancora in una fase iniziale dello sviluppo di queste vetture. Potremmo trovare qualcosa di più grande di quanto pensassimo inizialmente, di quando lo proviamo ì in galleria del vento“.
Che la vettura francese, da un anno all’altro, abbia compiuto un passo in avanti piuttosto deciso è un’evidenza difficilmente confutabile. A destare qualche perplessità è la tenuta della power unit il cui livelli prestazionali sono anch’essi migliorati. Una strategia ben definita da parte dei tecnici d’Oltralpe che contano di poter sistemare l’affidabilità grazie da un regolamento che consente di rompere il divieto di sviluppi solo per operare su questo fronte.
Otmar Szafnauer ritiene che ora bisogne investire tempo e risorse sul perfezionamento del il telaio. Secondo alcuni osservatori, specie dopo l’Albert Park, la A522 sarebbe la terza forza del campionato grande. Cosa resa possibile dal balzo in avanti ottenuto grazie alle migliorie apportate al propulsore che si è presentato in una veste profondamente rinnovata rispetto alla versione 2021. Il dirigente statunitense con cittadinanza rumena ritiene che, in termini di cavalli, l’unità propulsiva francese è a soli dieci cavalli dalla vetta.
A Viry hanno fatto un lavoro brillante che deve essere necessariamente accompagnato da quello degli aerodinamici e dei telaisti. Pertanto, il team leader sottolinea che devono concentrarsi sullo sviluppo di altri aspetti della vettura per progredire. Il primo grande upgrade della A522 arriverà questo fine settimana, in occasione del Gran Premio dell’Emilia Romagna. Il team francese ha annunciato che introdurrà a Imola un nuovo fondo, ma solo per una vettura. Chi sarà “il fortunato” non è stato comunicato e lo sapremo solo nelle imminenze del primo turno di libere.
L’obiettivo concreto dei transalpini è solidificare la loro posizione in seno al gruppo e magari recuperare terreno sulla Mercedes AMG F1 provando la ricorsa al terzo posto in classifica. Operazione assai difficile considerando il gap in punti e osservando i problemi d’affidabilità che hanno afflitto soprattutto Fernando Alonso. La Ferrari è e resta un obiettivo impossibile da raggiungere. In Alpine lo sanno e preferiscono scalare la montagna col proprio passo senza prodursi in pericolosi ed infruttuosi strappi.
F1 – Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, Alpine, Scuderia Ferrari