Archiviata la prima sessione di prove libere su asfalto bagnato, il quarto round del mondiale di F1 2022 entra nel vivo. Lo fa attraverso il particolare format della Sprint Race che prevede la qualifica nella giornata odierna. Sarà molto interessante “scoprire” il rendimento delle nuove Pirelli da 18″ nel particolare layout di Imola. In mattinata c’e stato un netto dominio Ferrari. Le rosse hanno dimostrato una grande competitività grazie ad un bilanciamento davvero buono in condizioni atmosferiche non ottimali.
A livello propulsivo la scuderia di Maranello ha spinto parecchio nelle Fp1, testando il motore endotermico e la parte ibrida appieno. Mentre Red Bull ha preferito un aprico decisamente più conservativo. A margine di quanto detto, anche nel tracciato imolese la vettura da battere sembra la F1-75.
Le due Ferrari scendono in pista con le Pirelli a banda rossa. Per il primo tentativo lanciato si utilizza la mappatura ibrido Soc 5 per Sainz, configurazione che genera un quantitativo pari o lievemente dissimile a quello consumato. Mode push e si parte. Per Charles, invece, si sceglie un’impostazione più spinta: Soc 3.
Nemmeno il tempo di partire ed è subito Red Flag provocato dalla Williams di Alexander Albon. Le due F1-75 tornano nel garage. Nell’in-lap Adami chiede un eventuale cambio di carico all’anteriore, ma lo spagnolo, non avendo potuto testare a dovere la vettura preferisce al momento non cambiare nulla. Discorso differente per Charles. Il monegasco in poche curve ha notato un atteggiamento non perfetto sull’avantreno, scegliendo quindi di modificare l’incidenza del flap per il prossimo run: “plus 4” sulla numero 16.
Entrambe le vetture modenesi scendono in pista montando un treno di scrub Soft, pneumatici utilizzati in precedenza. Gli ingegneri di pista chiedono di curare particolarmente il warm-up, per centrare le corretta finestra di funzionamento ed estrapolare la massima performance dalla monoposto. Per niente buona la track position di Sainz in scia alla Williams. Ciò nonostante lo spagnolo marca il migliore crono.
Marcos chiede a Charles se vuole effettuare un ulteriore tentativo. Il monegasco sceglie di realizzare un’altra tornata con la consapevolezza che, rispetto a Carlos, deve portare più velocità in entrata di curva 2 e 5. Da segnalare un leggero porpoising su entrambe le monoposto che comunque non sembra inficiare sul rendimento. Nel secondo tentativo Leclerc stacca il best lap davanti all’iberico. Fanno sapere ai ferraristi che saranno ancora due le tornate disponibili. Si passa ora a Soc 1, slow charge lap e poi via in modalità push.
Sainz conclude il suo giro “strappando” la prima posizione al compagno. Poco dopo, però, è nuovamente il monegasco a mettersi davanti a tutti, con Verstappen che riesce ad inserirsi tra i due relegando il madrileño alla terza piazza. Rapido pit stop fisiologico per il pilota di Monaco. Nel mentre, il muretto italiano fa sapere che è previsto l’arrivo della pioggia 5 minuti dopo l’inizio della Q2.
Si parla ora in radio di un possibile cambio di carico all’avantreno. Le due Ferrari calcano nuovamente l’asfalto di Imola. Ambedue montano le Soft nuove di pacca. Ci sarà un solo time lap prima della papabile pioggia che si abbatterà principalmente nelle curve 2-3. La tensione è palpabile e la necessità di marcare un crono senza commettere errori impera. La track position sembra ottima. Si procede con la modalità Soc 2 sulla parte ibrida.
Brutto errore di Sainz in curva 18 che provoca la seconda Red Flag delle qualifiche. Lo spagnolo sbatte contro le barriere e danneggia irrimediabilmente la vettura alla Rivazza. Malgrado non stesse spingendo come la tornata precedente, lo spagnolo non è abbastanza prudente. La necessità di andare oltre il limite in condizioni di meteo cangianti non ha di certo pagato.
Di fatto l’interruzione prematura della Q2 vanifica il secondo tentativo di Leclerc che stava migliorando il propio giro. Carlos in radio: “Sorry guys…“. Giunto ai box Charles chiede ed ottiene una modifica all’anteriore per avere più carico: “plus 2”.
Riparte la sessione ma la pioggia cambia le carte in tavola. Al momento, come gli altri piloti, il monegasco resta in garage. Al restart, il ferrarista scende ancora in pista con le Intermedie. L’obiettivo è quello di testare la monoposto in configurazione da bagnato per la Q3 dopo un rapido cambio di set-up all’avantreno. Una tornata e la numero 16 prende la via dei box.
Ci siamo. Arriva il momento di fare sul serio. Leclerc calca la pista con Pirelli a banda verde. L’importanza di non commettere errori ed avere un timing perfetto per sfruttare al meglio le condizioni risiede al centro dei desideri Ferrari. Si parte ora con il primo push lap. Subito grande controllo per Charles in curva 4, mentre Magnussen va muro ed è nuovamente red flag. Fortunatamente il danese riesce a ripartire e rientrare ai box. Nel frattempo l’unico alfiere di Maranello rimasto si lamenta delle circuito, conscio che il suo rendimento deve comunque migliorare.
La numero 16 prende la via della pit lane con un treno di Intermedie nuove di trinca. Leclerc si impegna molto per portare in temperatura le mescole anteriori, zigzagando parecchio nell’out-lap. Molta la cautela di Charles nel primo settore, necessaria per capire le condizioni del tracciato. Benché conquista il miglior tempo, poco dopo viene battuto da Verstappen che, al momento, ottiene la pole position. Ennesima red flag, questa volta provocata dal finlandese Valtteri Bottas.
Ci sarà il tempo per disputare un’ulteriore giro lanciato, con i 2 minuti e 58 secondi che dividono la Q3 dalla bandiera a scacchi. Si riparte e Charles scende immediatamente in pista sempre con le Intermedie. Considerando che la pioggia è continuata a cadere, sarà molto difficile migliorare il crono per il ferrarista. Marcos chiede al monegasco di passare Verstappen se può. Poi cambia idea e ordina di prendere un certo gap dall’olandese. Soc 1 e via con il giro push. Quattro curve ed è nuovamente red flag per un errore di Norris. Finisce così la qualifica.
Tirando le somme, tra l’errore di Sainz e la fortuna che di fatto non ha di certo assistito Leclerc, il team di Maranello non riesce a massimizzare il risultato. Detto questo, tenendo in considerazione il format della Sprint Race, partire dalla seconda posizione per per il monegasco non è certo un disastro. Questo malgrado a Imola sorpassare non sia affatto semplice.
F1-Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz
Foto: Scuderia Ferrari