F1. Ancora pole, ancora Leclerc. Il talento del monegasco si palesa prepotentemente durante l’ultimo tentativo della Q3 quando, la perfezione della tornata, regala la seconda partenza dal palo stagionale alla storica scuderia Ferrari. Un team, quello italiano, contento a metà nella giornata di ieri. La sfortuna si accanisce con lo spagnolo ex McLaren infatti, “costretto” ad accontentarsi della nona piazza.
Tuttavia, la grande competitività della F1-75 potrà senza dubbio emergere nell’arco della gara, dando modo a Carlos Sainz di recuperare posizioni e, perchè no, lottare per il podio. D’altronde, con l’aiutino di una Safety Car, tutto potrebbe cambiare nel giro di pochi minuti.
Osservando la telemetria relativa al giro push in qualifica tra Charles Leclerc e Max Verstappen, prendendo in esame curva 10, notiamo la grande differenza di velocità prodotta dalle monoposto. La RB18 raggiunge l’apice della piega producendo un delta positvo di 6Km/h rispetto alla Ferrari. Le spinta verticale della vettura austriaca in questo tratto si fa sentire, così come maneggevolezza e trazione alla fine del T3 della F1-75, elemento che di fatto rende la rossa “imbattibile” in questa sezione del tracciato.
Siamo Live. Mancano pochi minuti alla partenza del Gran Premio d’Australia edizione 2022. Dopo le consuete procedure in casa Maranello è tutto pronto per disputare il terzo round del campionato 2022. Parte il formation lap. Leclerc sceglie le Medium mentre Carlos, per sfruttare una diversa strategia, monta le Pirelli a banda bianca. Sotto questo aspetto non sarà affatto facile per l’iberico gestire le mescole durante la prima tornata.
Stacco frizione buono per Charles che difende la posizione su Max. Partenza “prudente” per Sainz, conscio dell’importanza di non commettere errori nelle primissime fasi di gara. Si passa di immediato a Soc 5 sulla numero 16, con il tentativo di spingere sull’ibrido per creare un gap sull’olandese.
Purtroppo l’errore di Carlos arriva. Lo fa in curva 10 nel tentativo di superare la Haas. Lo spagnolo finisce largo, perde la vettura e resta “incagliato” nella ghiaia. Adami cerca di aiutare il ferrarista a ripartire ma purtroppo la retro non sembra funzionare. La Safety Car entra in pista. Nel mentre, Leclerc chiede aiuto per gestire l’anteriore fuori dal range ottimale di temperatura. Si cambiano quindi i parametri su brake balance e sistema frenante. Inoltre, il monegasco chiede info sulle Red Bull, preoccupato che l’amministrazione delle coperture sulle vetture austriache sia migliore.
Nel frattempo Sainz scende dalla sua monoposto. Come anticipato il warm-up sulle Hard non ha di certo facilitato le cose. Probabilmente, con il senno di poi, un atteggiamento più conservativo avrebbe evitato tale situazione. Riparte la corsa. K2 ON e massima potenza sull’ICE per la prima tornata. Malgrado un leggera scodata sull’ultima curva, Charles riesce a produrre uno strappo sufficiente per mantenere dietro il campione del mondo in carica. La facilità della RB18 nel portare in temperatura le mescole è davvero buona.
Max sta pressando molto in questa fase. Il muretto box italiano fornisce un buona potenza sull’ibrido (Soc 4) per facilitare la difesa del monegasco. A tal proposito, va rimarcato il salto di qualità rispetto alla passata stagione, con una fase di ricarica molto più efficiente che permette di utilizzare mappature più aggressive nella fasi calde di gara.
Marcos suggerisce ora di gestire al meglio le coperture sull’anteriore, senza dimenticare di usare la quinta marcia sul bump. Si parla inoltre di dettagli relativi all’utilizzo dei cordoli, con l’obbiettivo di allungare la vita utile dello pneumatico. Ecco perché, ancora una volta, viene suggerito al ferrarista di avere particolare cura delle gomme in curva 6, 9 e 10.
Un certo “graining” sta inficiando negativamente sulla vettura di Verstappen. Ne approfitta Charles che, senza spingere, sta allargando il gap sull’olandese. In questa fase la gestione gara Ferrari è davvero ottima. Si curano i minimi dettagli, con diversi cambi di parametri sulla power unit per ottimizzare performance, usura e consumi. Dopo il secondo tyre phase up-date della gara, il muretto box italiano decide di puntare sul “Plan A plus 5“, allungando quindi lo stint di 5 tornate rispetto alle decisioni prese durante il briefing pre-gara.
I messaggi di amministrazione sulle coperture si ripetono quasi all’infinito. L’ingegnere di pista spagnolo chiede un atteggiamento “easy” su front e rear in curva 11, continuando a curare le calzature Pirelli alla 6 e alla 12. Si chiede, pertanto, di alzare leggermente il lap time per attestarsi su un ritmo medio pari a 24.0s, sufficiente per continuare ad allargare il delta su Max.
Si corregge ora un errore sull’elettronica con l’utilizzo di una stringa alfanumerica: “Driver default delta 05”. Nel mentre la numero 1 entra ai box. Di immediato, Leclerc chiede di controllare il bilanciamento sulla Red Bull con le Hard per raccogliere dati utili. Sebbene le coperture Medium della Ferrari iniziano a soffrire leggermente, al momento la rossa resta in pista. In questa fase, d’altronde, il ritmo del monegasco è sufficiente per guadagnare tempo sugli avversari. Si passa ora al Plan B per Charles, consapevoli della pozione di Max.
Viene fornito il primo lap time dell’olandese con le Hard: 23.2s. Il ferrarista ne prende atto senza commentare, sino a quando arriva la chiamata ai box. Si monta un treno di Hard anche sulla rossa. Marcos avverte sulle difficoltà relative alla warm-up durante il primo giro. La difesa su Russell a gomme fredde è buona, facilitata dalla seconda Safety Car della gara che, di fatto però, azzera il vantaggio costruito su Verstappen.
In regime di Safety Car Leclerc lancia in radio un messaggio molto chiaro a Xavi: “Controlla i commenti di tutti piloti sulle gestione delle Hard“. Le Pirelli a banda bianca, secondo i dati raccolti, hanno un rendimento migliore rispetto a quello che ci si aspettava. Malgrado un leggero graining, in generale il rendimento non cala.
Si riparte. Marcos chiede di stare attento con le mescole per i primi due giri. Allo strappo, un piccolo errore sull’ultima curva ha creato un pò di suspence ma Leclerc è stato comunque bravo a difendersi dall’olandese. La tranquillità del monegasco sorprende. Benché la RB18 numero 1 sia molto vicina, la necessità di amministrare le coperture nella prima tornata ha di fatto deciso la strategia in tal senso. Non appena ultimato il warm-up sulle Hard, il giro successivo, il lap time Ferrari torna a dettare legge. Sebbene il ferrarista sia in gestione gomme senza spingere, il gap su Vertappen sta crescendo agevolmente anche nel secondo stint.
Marcos insiste e sottolinea l’importanza di amministrare al massimo i compound. Vengono pertanto forniti tutti i dettagli utili per evitare di soffrire nell’ultima fase di gara. Charles chiede come gestire l’energia immessa sullo pneumatico in curva 6, per evitare stress all’anteriore. Malgrado il ritmo della Ferrari sembri indiavolato, in realtà Leclerc non sta affatto spingendo.
Viene ora chiesto di praticare un po’ di lift and coast in curva 1 e 11. Il motivo è semplice: gestire le temperature sull’asse posteriore evitando l’overheating. Lo svela lo stesso Marcos in radio. Nel mentre, vengono elargiti i lap time di Max che di fatto restano decisamente più alti. Il delta sull’olandese, quindi, continua a crescere come la fase di gestione sulle mescole: “frenata curva 11 più easy” commenta Xavi. Inoltre si passa ora alla mode PW.
Colpo di scena in casa Red Bull: Verstappen è costretto al ritiro. In radio Charles non fa una piega e chiede di immediato i lap time di Perez. Viene ora tolta la Virtual Safety Car e la gara riparte. Sono ancora 18 le tornate per tagliare il traguardo e concludere il Gran Premio australiano.
Marcos “tranquillizza” Leclerc sullo stato delle gomme: “La vita delle Hard è in linea con i dati”. L’amministrazione delle coperture continua senza tregua. In casa Ferrari l’obiettivo attuale è chiaro e viene ribadito in radio: “Manage the gap“. Mentre la noia si palesa nel cockpit della numero 16, vale la pena sottolineare la scelta azzeccata sul set-up. La F1-75, infatti, oltre aver dimostrato un’ottima competitività sul giro secco, ha saputo gestire al meglio i compound dominando la gara a livello prestazionale.
Viene ora consigliato un ulteriore tyre saving in curva 13 e 14, quando la Ferrari comanda la gara in solitario. Per le ultime tornate Marcos sostiene che ci sara del traffico sottolineando un concetto basilare: “Bring the car home“.
Quando mancano un paio di tornate alla conclusione è già tempo di congetture. La superiorità dimostrata dalla rossa sorprende. La numero 16 taglia il traguardo e si aggiudica il punticino addizionale per il giro veloce. Dominare la corsa senza avere mai la necessità di spingere mette in luce l’altissima competitività della F1-75 qui in Australia. Durante il venerdì le simulazioni high fuel “nascoste” della rossa hanno gettato fumo negli occhi agli avversari…
Il team radio finale del monegasco è carico di gioia: “La macchina è stata incredibile oggi. Che passo eccezionale abbiamo avuto. Davvero molto bello… Grazie a tutti.” Anche Binotto partecipa alla festa e si complimenta con il suo pupillo. Leclerc si compiace e aggiunge: “Che bello essere dove siamo pensando alle ultime due stagioni. Siamo solo alla terza gara, ok, ma resta tutto favoloso…“
A margine dello scritto un paio di considerazioni. Ferrari realizza ancora una volta un week-end pulito senza sbavature. Ottime strategie, rapidità decisionale in gara e, come per gli scorsi appuntamenti iridati 2022, si dimostra più rapida di Red Bull nei cambi gomme. Resta la delusione per Carlos però. Visto l’altissima competitività sciorinata dalla F1-75 in questo fine settimana, una doppietta era decisamente alla portata…
F1-Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz
Foto: Scuderia Ferrari