F1 – Pochi giorni fa, ve ne abbiamo dato conto (leggi qui) il CEO della Volkswagen, Herbert Diess, ha rotto gli indugi. In un evento organizzato a Wolfsburg, dove si trova la sede e parte della produzione di un gruppo geolocalizzato in molti paesi del globo, ha annunciato la discesa in campo nella massima categoria del motorsport.
Un atto reso possibile dal nuovo contesto normativo che entrerà in corso di validità dal 2026. Le nuove direttrici su cui saranno basate le power unit 2026 saranno, sostanzialmente, la sostenibilità ambientale e quella finanziaria in un quadro di semplificazione tecnica dell’intera unità. Da qui la capacità della F1 di attirare il colosso tedesco che vuole avere sin da subito la possibilità di primeggiare senza dover rincorrere, come accaduto ad esempio con Honda, per troppo tempo.
I propulsori di nuova generazione saranno concepiti in modo da minimizzare sensibilmente l’impatto ambientale attraverso l’impiego di energia elettrica fino al 50% e grazie all’utilizzo di carburante sostenibile al 100%. E questo genere di politica ha moto appeal su una casa all’avanguardia nella produzione di motori stradali eco-friendly. Cosa che intercetta le necessità politiche di molti Stati europei (e non) che hanno imposto stringenti dead line oltre le quali non sarà più permesso allocare sul mercato modelli che continuano a produrre emissioni di Co2.
F1 – Volkswagen: in via di definizione la partnership con Red Bull
La casa di Wolfsburg entrerà nella classe regina in grande stile poiché intenderà valorizzare i suoi marchi a maggiore vocazione sportiva. Da un lato vi sarà Porsche che andrà a legarsi con Red Bull. La sensazione è cha la F1 abbia lavorato per rendere possibile questo matrimonio. L’attuale congelamento regolamentare, arrivato con l’avallo di tutti i soggetti coinvolti, ha di fatto permesso alla squadra di Milton Keynes di gestire l’abbandono della Honda che ha lasciato in dote un propulsore potente, efficace e affidabile al di là dei problemi alla componentistica esterna verificatisi in Bahrain e in Australia.
In questi quattro anni di stop forzato la squadra vicecampione del mondo può assestarsi e, via via, aprirsi alla collaborazione tecnologica con Volkswagen. Chiaramente servirà il progressivo disimpegno di Sakura e sarà necessario sistemare alcuni dettagli legali di non poco conto che investono la sfera economica (leggi qui per approfondire). La strada è comunque segnata anche se mancano firme e pubblici annunci che arriveranno a tempo debito.
F1 – Volkswagen alla ricerca di partner per Audi.
Se Red Bull si accasa con Porsche è possibile che AlphaTauri segua la stessa direzione. Rimarrebbero altri due posti poiché, con dieci team in griglia, non sarebbe possibile sforare i quattro motorizzati dalla stessa casa produttrice. Sauber, Williams e Aston Martin sono le squadre che più o meno hanno manifestato l’idea di sposare la causa tedesca. Il team elvetico è quello “più freddo”, specie dopo aver potuto constatare che la power unit Ferrari ha raggiunto un livelli di efficacia invidiabili.
Lawrence Stroll, proprio oggi, ha lasciato intendere che l’ipotesi non sarebbe da scartare pur sottolineando che l’intesa con Mercedes è totale. La verità è che l’ambiziosa compagine anglo-canadese cova il sogno di produrre da sé i propulsori. Ad oggi utopia, ma un elemento che forse blocca lo slancio verso il cambiamento. Chi è stato piuttosto esplicito è Jost Capito, CEO della Williams che non più di un mese fa è stato più che allusivo.
F1 – McLaren/Mercedes: atto di fedeltà
Il contratto con Mercedes AMG High Performance Powertrains scade a fine 2025, giusto in tempo per un ipotetico switch. Che, a quanto pare, non vuole invece operare McLaren. A riportarlo è l’agenzia di stampa d’Oltremanica Reuters, non il classico insider dedito a congetture e scenari più o meno immaginari. L’interesse c’è stato, così come una trattativa è stata imbastita. Ma ad ora si è arrivati ad uno stallo pressoché totale: alla base distanze economiche incolmabili.
Ma probabilmente, dopo anni in cui la scuderia di Woking ha conosciuto troppi ed infruttuosi cambi di propulsione, vince la linea delle fedeltà e della continuità concettuale. McLaren ha vinto i suoi ultimi titoli piloti e costruttori con un motore della Stella a Tre Punte che, all’epoca, era esclusivamente in fornitore. Nonostante il suo status sia mutato in una scuderia che ha fatto man bassa di titoli ed onorificenze, la storica scuderie britannica ritiene che sia più saggio rimanere fedeli che lanciarsi, come accaduto con Honda, in un altro crepaccio tecnico senza la necessarie rassicurazioni di buona riuscita.
Anche in questa chiave si possono leggere le recenti dichiarazioni di Andra Stella, racing director della McLaren, che si fatto ha “scagionato” la power unit prodotta a Brixworth sulla quale molti avevano espresso dubbi. L’ex Ferrari ha ammesso che le difficoltà dei motorizzati Mercedes albergano in telai non efficaci e non nel cuore pulsante che mantiene ottimi livelli di performance e grande affidabilità.
F1 – Scongiurati nuovi blocchi di potere?
La decisione di Woking potrebbe avere anche un altro significato. Volkswagen rischierebbe, accaparrandosi un altro team di grandi ambizioni oltre a Red Bull, di creare un nuovo blocco di potere che ai conterranei tedeschi della Mercedes di certo non farebbe sorridere. Specie quando in ballo c’è un mercato internazionale dell’auto da aggredire. Ecco che il rinnovo del legame andrebbe a bilanciare una manovra che, in ogni caso, qualche scossone al Circus iridato lo darà.
Lo scacchiere è in fase di preparazione. Nei prossimi mesi accordi verranno siglati ed altri andranno in soffitta. La F1 è pronta a riassettarsi su un nuovo equilibrio per arrivare al quale saranno necessarie molte scosse telluriche.
F1 – Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, Oracle Red Bull Racing, Albert Fabrega, Mercedes AMG F1, McLaren