mercoledì, Dicembre 18, 2024

GP Spagna 2022/Red Bull: leader (in)affidabili dopo la seconda doppietta stagionale

F1 – Il Gran Premio di F1 in Spagna della stagione termina con una inaspettata doppietta Red Bull. Max Verstappen, infatti, ottiene un primo posto decisamente sudato dopo una serie di peripezie che hanno luogo sin dal primo giro sulla sua monoposto. A seguirlo, il suo frustrato compagno di squadra Sergio “Checo” Perez – che termina in seconda posizione – e George Russell, al suo secondo podio in stagione ed in carriera. Valutiamo cosa ci dice questo risultato sullo stato attuale della vettura di Milton Keynes ed i suoi piloti.

F1 – Un GP di Spagna sulle montagne russe per Red Bull

Lo stato di grazia del team della famosa bevanda energetica continua. Max Verstappen, infatti, si assicura la terza vittoria consecutiva in stagione, seguito da Sergio Perez. Questa doppietta manda un encomiabile segnale di potere ai rivali di Mercedes e Ferrari ma non è avvenuta solo per bravura della Red Bull. Anzi, potremmo dire che il Montmelò abbia messo alla prova tutte le vetture.

La gara si è aperta con una Ferrari molto competitiva, al contrario del team di Milton Keynes. La Red Bull, infatti, stava lamentando seri problemi di DRS sulla vettura di Verstappen, il quale non riusciva a sorpassare. Ad un certo punto, però, i ruoli si sono invertiti. Carlos Sainz è finito in ghiaia e Charles Leclerc ha sofferto inaspettati problemi di affidabilità sulla sua SF-75 che ne hanno compromesso la gara al punto da costringere il pilota monegasco al ritiro. Proprio in quel mentre, i problemi al DRS di Red Bull sembrano risolti e la vettura austriaca prende un ottimo passo.

I 66 giri previsti dalla gara poi sono continuati con i due piloti delle Red Bull e quelli della Mercedes in una lotta combattuta su due fronti: pista e strategia. Interessante, inoltre, è stato l’enorme aiuto fornito da Perez al compagno di squadra, richiesto a gran voce dai team radio. In definitiva, la gara della Red Bull è stata ottima, garantita però da una occasione d’oro servita su un piatto d’argento dalla debacle Ferrari.

RB18, vettura (in)affidabile

Il team di base a Milton Keynes ha una ottima macchina, questo è innegabile. Non si vincono tre gare di seguito per caso, portando nel frattempo a casa risultati invidiabili con entrambe le vetture. Se non bastassero i fatti a convincere i fatti, infatti, sarebbe necessario solo dare uno sguardo veloce alle classifiche di questa stagione. A sei gare dall’inizio, infatti, Max Verstappen ottiene la vetta della classifica piloti con 110 punti, superando di sette punti Charles Leclerc.

L’ “altro” della Red Bull, Perez, è attualmente terzo davanti a George Russell, che ha conquistato due podi ed è finito in maniera costante e solida davanti al ben più rinomato compagno di squadra, seguito da Carlos Sainz. La situazione si inverte in quella costruttori, in cui Ferrari rimane leader ma con una distanza che si accorcia a soli sei punti.

Questo, però, non può e non deve bastare a Red Bull. La scuderia, infatti, continua ad avere molto lavoro da fare, in quanto la sua vettura rimane decisamente inaffidabile. Pensiamo solo a questo weekend, che è appunto terminato nel migliore dei modi per gli austriaci. Red Bull ha avuto problemi con la benzina, poi con le temperature eccessive e per finire con il DRS in gara. “Non si può avere problemi anche con il DRS!” – ha infatti sbraitato Verstappen in team radio.

E, diciamolo, non gli si può dar torto. Per queste volte, chiamiamola fortuna o resistenza, Red Bull sta affrontando un problema dopo l’altro e sta riuscendo a superarlo ogni volta ma nel lungo corso, considerati anche gli aggiornamenti in vista dagli avversari, questo non può sbagliare. Mercedes, infatti, sta riguadagnando terreno, seppur lentamente e la SF-75 si è dimostrata nettamente inaffidabile, questo è vero, però è stata in condizione per tutto il weekend.

F1
Max Verstappen e Checo Perez – Oracle Red Bull Racing, Gp Spagna 2022

Verstappen, Perez e il team: team orders precauzionali

Il GP di F1 di Spagna 2022 ha dimostrato il potere di Red Bull. Non solo, però, sulla macchina di Verstappen. Anzi. Per ben due volte, infatti, compresa quella decisiva per vincere la gara, Perez ha dovuto farsi da parte e farsi superare dall’olandese.

La tecnica usata è sempre la solita: pit stop chiamati ad hoc per fare trovare il pilota in testa davanti all’avversario – Russell, nel caso in particolare – e richiamare ai box molto dopo il “primo” pilota, così da ritrovarsi con grande ritmo e gomme fresche e chiedere a quel punto di farlo passare perché è “più veloce”. Perez si è piegato al volere della squadra, lasciando intendere che però “ne avrebbero parlato”, facendo probabilmente riferimento ad un rinnovo di contratto anche per il 2023.

Non è mai bello assistere agli ordini di scuderia e, sebbene siano necessari e sappiamo che nell’economia della stagione ogni punticino conta, bisogna anche tenere a mente che siamo ancora solo al sesto appuntamento e Perez meritava di più di una parata insieme a fine gara ed il contentino del punto addizionale legato al giro veloce. Se i piloti non vengono lasciati di correre liberamente ora, quando?

F1
Max Verstappen e Sergio Perez festeggiano dopo la doppietta nel Gp di Imola 2022

F1-Autore: Silvia Giorgi – silvia_giorgi5

Fonte Immagini: Oracle Red Bull Racing

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