sabato, Novembre 16, 2024

Ferrari favorita per la pole sulle Red Bull? C’è una tendenza che lo evidenzia…

F1. Le previsioni di Christian Horner alla vigilia del weekend nel Principato di Monaco sono state confermate dalle prestazioni offerte in pista nelle prove libere dalle RB18.

Le monoposto del Cavallino Rampante sembrano volare nelle stradine del principato a differenza delle creature di Adrian Newey più distanti del solito rispetto alla coppia Ferrari in termini di prestazione pura.

E’ necessario ricordare che nelle free practice 2 dei primi sei round del mondiale, la Red Bull non ha mai primeggiato, eccezion fatta per il gran premio inaugurale del Bahrein, e probabilmente non si tratta dell’ossessiva necessità di nascondere il proprio vero potenziale.

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Max Verstappen – Oracle Red Bull Racing – Gp Monaco 2022

Il successo in Florida di Max Verstappen fu preceduto da un venerdì da incubo, in cui il campione del mondo fece un solo giro nel secondo turno di prove libere. Max esternò la frustrazione del momento chiedendo maggiore preparazione al proprio team e probabilmente non si riferiva solo alle noie tecniche.

F1. Red Bull: la RB18 è una vettura che trova l’assetto ideale più lentamente

In antitesi rispetto alla Ferrari, il team austriaco sembra essere meno pronto nelle prime sessioni del venerdì, come se il lavoro di simulazione nella factory di Milton Keynes non fornisse un setup di partenza su cui poter lavorare di fino nel resto del weekend.

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Distacco Verstappen vs Leclerc nelle free practice 2

Alla fragorosa rimonta messa in atto da Red Bull negli ultimi tre gran premi, che le è valsa la testa di entrambe le classifiche iridate, corrisponde un ritardo sempre più elevato dalla Ferrari nelle giornate del venerdì. I riscontri del primo giorno di attività in pista potrebbero sembrare irrilevanti in quanto fortemente influenzati dal tipo di lavoro pianificato dai team derubricandone il significato.

Con tutte le premesse del caso, il distacco rimediato oggi dal campione del mondo in carica è prossimo a 134 millesimi di secondo per chilometro, davvero troppo anche per chi non vuole scoprire le proprie carte anzitempo.

Anche tenendo conto del tempo ideale, che molte volte fornisce un quadro più chiaro dei reali valori in campo, il distacco rimediato dal tandem Verstappen/Perez rispetto al duo Ferrari è consistente.

Entrando le dettaglio della prestazione, sia Max che Checo accumulano il ritardo nel primo e nel terzo settore, segmenti in cui la trazione e la potenza a bassi regimi della power unit Ferrari sembra fare la differenza.

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Infografica con i migliori settori dei primi sei classificati delle FP2 e relativo ideal lap.

F1. Red Bull, Marko lancia l’allarme giro singolo

Gli uomini Red Bull insieme al fuoriclasse di Hasselt sono riusciti a sovvertire l’inerzia di molti weekend iniziati anche in modo peggiore come hanno dimostrato non più tardi di sei giorni fa in terra spagnola.

Helmut Marko, vulcanico consulente Red Bull, fornisce alcuni elementi che giustificano le opache prestazioni di Max Verstappen. L’origine del distacco così netto sembrerebbe additabile al test di un setup che non ha fornito i riscontri attesi:

Attualmente siamo troppo indietro rispetto a Leclerc sul giro secco. Nei long run, eravamo chiaramente migliori con le gomme medie, ma ora dobbiamo capire come gestire l’equilibrio tra performance in qualifica e sulla distanza di gara. Con Max, abbiamo deliberatamente provato qualcosa sull’assetto, ma non è andato nella direzione desiderata“.

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Helmut Marko, consulente e detentore dei contratti dei piloti Red Bull

Il manager nativo di Graz, analizzando la prestazione nelle prime due sessioni di prove libere indica nel primo settore il segmento del tracciato su cui dovranno essere effettuati i maggiori progressi:

Alla prima curva abbiamo sofferto principalmente di sottosterzo, ma poi di nuovo di sovrasterzo. Dopo le prime prove libere l’equilibrio è peggiorato. Le modifiche che abbiamo fatto chiaramente non l’hanno funzionato. È principalmente nel primo settore, ma crediamo di conoscere la causa”.

Alla luce di quanto ammesso da Marko, l’ultima sessione di prove libere assume un valore determinante per le sorti dell’intero weekend in costa azzurra confermando sostanzialmente il trend di una Red Bull in affanno all’approssimarsi delle qualifiche. E quelle di Monaco sono molto più che qualifiche.

F1, Red Bull: qualifiche elemento cruciale a Monaco

Un piazzamento in prima fila rappresenta una sorta di caparra sulla vittoria della gara. Basti pensare che nelle ultime venti edizioni, in qualsiasi condizione climatica, solo in due occasioni la vittoria è sfuggita a chi partiva dalla prima fila.

Nel 2008 la gara fu vinta da Lewis Hamilton, a bordo della McLaren MP4-23, partendo dalla terza piazzola in condizioni climatiche proibitive. Juan Pablo Montoya, su Williams, si aggiudicò l’edizione del 2003 dopo aver conquistato il terzo tempo nelle qualifiche.

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uan Pablo Montoya si impone nella edizione 2003 del gran premio di Monaco,

Con ogni probabilità anche oggi assisteremo a una lotta per la pole sul filo dei centesimi di secondo ma il monito di Max Verstappen in Florida è ancora di stretta attualità. Per vincere occorre la perfezione sin dal venerdì…


F1-Autore e infografiche: Roberto Cecere – @robertofunoat

Foto: F1, Oracle Red Bull Racing

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