Oramai mancano solo pochi giorni all’inizio del week-end catalano, sesto round del mondiale di F1 2022. La tappa spagnola si attesta come primo appuntamento chiave stagionale. Il Circus approda in terra iberica con un Verstappen davvero in palla capace, nelle gare dove la sua vettura non ha sofferto problemi legati all’affidabilità, di trionfare davanti al rivale e attuale leader del campionato Charles Leclerc.
Benché durante le prime corse la monoposto italiana sembrava godere di un discreto vantaggio tecnico su quelle austriache, da Imola in poi il trend si è invertito. Red Bull ha prodotto una serie di aggiornamenti mirati che, di fatto, hanno saputo perfezionare la RB18 nei suoi punti deboli. La gestione delle mescole è nettamente migliorata e con essa anche il comportamento nelle curve più lente.
Il reparto tecnico diretto da Adrian Newey ha puntato a ridurre il peso complessivo dell‘auto gara dopo gara, con un lavoro cominciato proprio nel circuito che sorge sulle rive del Santerno. L’agilità del bolide austriaco, supportato dalla spinta verticale prodotta dal fondo, unita alle alte velocità di punta facilmente espresse, ha concesso grandi performance al campione del mondo in carica.
F1: Come è “dimagrita” la RB18?
I provvedimenti messi in atto sulla vettura di Milton Keynes non sono affatto facili da scrutare. Secondo le informazioni raccolte da FormulaUnoAnalisiTecnica, il fondo montato ad Imola è riuscito a limare il peso di circa quattro chili. Assieme ad esso, sono state alleggerite anche alcune parti del bodywork, mentre internamente le componenti hanno perso peso lavorando sui materiali e diminuendo il volume degli elementi.
Più nello specifico, prendendo in esame la power unit, sono stati applicati fori e rientranze in punti strategici, in corrispondenza delle zone dove gli sforzi creati dall’andamento in pista delle vetture non sono elevati. Anche il sistema di raffreddamento è stato modificato nella sua componentistica. Ciò nonostante, i tecnici vestiti blue racing non si fermano. Ulteriori sviluppi sono previsti già a Barcellona, attraverso un piano di lavoro rivisto nelle tempistiche (clicca qui per saperne di più) per cercare di mantenere il piccolo gap tecnico, circa un paio di decimi, che attualmente la Ferrari paga rispetto alle RB18.
Il limite minimo di 798kg sembra quindi sempre più vicino. L’obiettivo è di recuperare altri di 7kg per riuscire a rientrare al di sotto di questa soglia. Raggiungere tale risultato produrrebbe un ottimo vantaggio poiché, potendo a quel punto distribuire la zavorra a proprio piacimento, si andrebbe ad intervenire direttamente sull’handling della monoposto. In questo modo migliorerebbe la rapidità nei cambi di direzione abbassando il centro di gravità della vettura. Modifica che avrebbe ottimi risvolti anche sul bilanciamento nelle curve lente.
F1: up-date Ferrari F1-75
In relazione agli aggiornamenti, la strategia del Cavallino Rampante è stata diametralmente opposta rispetto a quella adottata dal team rivale per il campionato. Sebbene il peso della vettura modenese non era annoverato tra i punti deboli, la cura dimagrante della monoposto austriaca ha spinto gli ingegneri italiani a intervenire su questo fattore. Malgrado come per la Red Bull anche a Maranello l’obiettivo sia quello di scendere al di sotto dei 798kg, il lavoro si è altresì concentrando in varie zone dell’auto.
Prima nella lista, come obiettivo a medio-lungo termine, i tecnici italiani hanno attenzionato la questione “efficienza aerodinamica”. Punto debole in relazione alle alte velocità di punta che le due RB18 hanno dimostrato poter raggiungere, mantenendo allo sesso tempo un ottimo livello di downforce. Per ottenere questo target, il lavoro precisa un quantitativo di tempo ben preciso. Il pacchetto aerodinamico della F1-75 è stato adeguato per introdurre una configurazione sull’ala anteriore e posteriore più scarica, con la finalità di produrre la medesima quantità di carico espressa sino ad ora e, al contempo, abbassare sensibilmente i riscontri cronometrici della rossa.
Inoltre, durante i test Pirelli post Gran Premio di Imola, sulla vettura modenese (foto in alto) è apparsa una nuova specifica relativa al fondo che, tuttavia, non ha ancora debuttato durante un week-end ufficiale di F1. L’up-date prevede alcuni tagli nella porzione collocata dinnanzi agli pneumatici posteriori, al fine di ridurre il fastidioso fenomeno del porpoising che limita il rendimento dell’auto in fase di frenata. Questa soluzione dovrebbe essere proposta proprio al Montmelò.
Assieme all’operato in questione, potrebbero comparire alcuni cambiamenti al profilo del fondo per ricalcare quanto visto sulla Red Bull. Si presume possano essere introdotte persino delle lamine in lega metallica da “attaccare” ai lati della specifica, per limitare l’abbassamento della componente stessa. Elementi già presenti sulla RB18.
F1: budget cap fattore cruciale nella sfida mondiale Red Bull vs Ferrari
Il nuovo regolamento in vigore dalla stagione 2022 di F1 prevede un preciso tetto spese. Oramai da tempo, la massima categoria del motorsport mira ad alimentare una politica “cost saving“. Addio pertanto ai milioni “sperperati” (più di 400 milioni di dollari) da Mercedes e Ferrari nelle passate stagioni, dove le due scuderie hanno potuto usufruire di cifre esorbitanti con un numero di addetti ai lavori superiore alle mille unità. Proprio in mattinata, attraverso uno scritto fruibile a questo link, abbiamo approfondito la faccenda in relazione alle conseguenze generate dall’ordinamento normativo adottato.
Ecco perchè, oltre a sottoporre le scuderie a diverse limitazioni inerenti alle unità turbo-ibride e ad una netta diminuzione dei test collettivi, dal mondiale in corso la necessita operativa all’interno di uno scenario finanziario ridotto deve tener conto, in automatico, degli oneri generati dagli up-date nell’arco del campionato per non sforare il budget cap imposto.
Le congetture sul tema ultimamente si sprecano e appaiono francamente di ardua lettura. Lo stesso Mattia Binotto, timoniere della storica scuderia Ferrari, ha espresso recentemente i propri dubbi sull’argomento, in merito alla continuità operativa della Red Bull nello sfornare aggiornamenti malgrado i limiti economici. Una frecciatina che sa tanto di messaggio “occulto” verso la FIA, chiamata a verificare l’operato della scuderia austriaca.
Dall’altra parte della barricata, per mano dell’arzillo settantanovenne che risponde al nome di Helmut Marko, lingua mai doma quando le polemiche corrono libere all’interno del paddock, ecco la provocazione inerente agli errori di Sainz, reo di aver procurato più di un costo fuori budget con i danni causati sulla Ferrari numero 55 durante le ultime prove iridate.
Benché la scorsa settimana un Christian Horner in versione pompiere abbia gettato acqua sul fuoco, escludendo una guerra mediatica stile 2021 Red Bull/Mercedes, tutti gli indizi sembrano convergere verso un unico punto focale: in F1, ogni arma a disposizione per screditare l’avversario, creare pressione e, in qualche modo trarre un piccolo vantaggio, risulta più che lecita…
F1-Autore: Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich – Alessandro Arcari – @berrageiz
Foto: Oracle Red Bull Racing – Scuderia Ferrari