F1. Siamo ufficialmente entrati nella settimana del Gran Premio di Spagna. Dopo la fugace apparizione imolese, la Formula Uno ritorna in Europa per rimanerci, eccezion fatta per la parentesi canadese, fino alla fine dell’estate. Al Montmelò – e non solo per le temperature che si preannunciano elevate considerando la media stagionale – si entrerà nella fase più rovente del campionato.
Proprio per tale ragione i team porteranno numerosi sviluppi alle proprie vetture sfruttando la conoscenza di una pista sulla quale hanno potuto accumulare importanti quantità di dati durante i test invernali. Tra i grandi osservati ci sarà di certo la Mercedes W13 che dovrebbe mostrarsi con un pacchetto massiccio di update atto a limitare il fenomeno del pompaggio aerodinamico per poter finalmente dispiegare tutto il potenziale del concept a sidepod zero che le analisi ai simulatori avevano mostrato.
Montmelò, insomma, potrebbe rappresentare una sorta di nuovo inizio per i campioni del mondo in carica che restano strenuamente legati all’idea di non abdicare in favore della Red Bull e della ritornante Ferrari. Una prospettiva che al momento sembra molto difficile da concretizzare.
F1. Gp Spagna: Lewis Hamilton in cerca della svolta
Non è solo la Mercedes che vuole dare un senso al campionato 2022. Anche Lewis Hamilton conta di procedere verso un cambio di passo deciso. L’avvio del sette volte iridato non è stato in linea con quelli degli ultimi anni a causa di una vettura non all’altezza della situazione. Dopo un buon terzo posto nel gran premio del Bahrain colto grazie alle sventure della Red Bull, la dea bendata, a peggiorare le cose, pare aver voltato le spalle all’ex McLaren.
Eccezion fatta per il GP dell’Emilia Romagna in cui Lewis ha mostrato un smalto piuttosto opaco, tre safety car beffarde hanno offerto a Russell la possibilità di avere la meglio del compagno di squadra. Cosa che ha favorito un allungo in classifica deciso e che ha iniziato a produrre una serie di commenti, valutazioni e analisi che mirano al ridimensionamento del pilota più titolato di sempre.
Esercizio piuttosto sterile guardando attentamente le dinamiche degli accadimenti. Lo sa perfettamente Toto Wolff che ha parlato del momento particolare del vicecampione del mondo alludendo senza mezzi termini alla sfortuna.
F1. Wolff difende Lewis Hamilton: “Attraversa una fase sfortunata”
Discettando sul Gran Premio di Miami, Wolff ha così parlato: “La Safety Car è uscita in una situazione non favorevole a Lewis e favorevole a George che era più attardato“. Hamilton aveva un ventaglio di soluzioni piuttosto ristretto e comunque penalizzante: poteva, come fatto, rimanere su pneumatici hard usati o fermarsi per montare un treno di soft che difficilmente sarebbero rimaste efficaci per la restate parte del GP.
Tra il pilota ed il muretto c’è stato un conciliabolo infruttuoso che non è riuscito a smuovere una dinamica irreversibile: in ogni caso Lewis avrebbe dovuto cedere il passo nei confronti di Russell. Una situazione analoga a quella capitata in Australia che è seguita all’errore tattico di Jeddah che non ha permesso al “44” di rientrare nei giochi dopo una buona rimonta dalle retrovie. In quel caso si è trattato di un evidente difetto di valutazione del box che ha chiamato tardi il pilota rimasto poi “incastrato” in pista a causa della pit lane chiusa.
Hamilton si aggrappa a elementi statistici che dicono che non sempre, in situazioni analoghe, può andar male. Certo è che poco cambia tra una terza ed una quarta piazza o tra un quinto e sesto posto. Quella che attualmente è la dimensione della Mercedes.
F1. Russell – Hamilton: la calma prima della tempesta?
Allo stato attuale non si può parlare di una vera e propria rivalità interna. Hamilton e Russell stanno lavorando di concerto per provare a fornire elemento utili ai propri ingegneri per uscire dalle sabbie mobili in cui la W13 è rimasta invischiata. Battagliare in pista non avrebbe senso in una lotta per le posizioni di rincalzo. I due piloti fanno il loro percorso sperando che la svolta arrivi presto.
Wolff, che non vuole sentir parlare di un dualismo come quello vissuto in seno al team fino al 2016, si gode questa pax sportiva. “Sono davvero felice di loro due, di come interagiscono, di come si comportano rispettosamente l’uno con l’altro“. Emblematico è stato il doppio scambio di posizioni dell’ultimo GP statunitense in cui Hamilton, in evidente situazioni di inferiorità causata da mescole più penalizzanti, non ha forzato la mano concedendo strada al rivale interno.
Ovviamente l’idillio potrebbe durare ancora poco. Specie se la W13 risolverà i suoi problemi. Siamo certi che una macchina in grado di lottare per la vittoria farà immediatamente mutare le prospettive ai due alfieri della Stella e Tre Punte. Russell vorrà finalmente assaporare la gioia del gradino più alto del podio, Hamilton vorrà ritornare ad imporre la sua legge. Due pulsioni che difficilmente possono ritenersi compatibili…
F1 – Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, Mercedes AMG F1
Non capisco il mondo reale e quindi non do se leclerc è più veloce di verstapoen