F1, Gp Spagna 2022. L’intera griglia, ad esclusione di Lewis Hamilton, è partita con la Pirelli a banda rossa. Essenzialmente hanno optato per la mescola più morbida solamente per gestire al meglio il primo giro. Allo start, la differenza tra Soft e Medium in termini di grip doveva essere talmente marcata da obbligare di fatto all’utilizzo della mescola più morbida.
In tale senso, la prima informazione importante arriva dal box Ferrari. Dai primi dati disponibili, gli ingegneri di Maranello hanno constatato come il degrado fosse minore di quanto si aspettavano. In concomitanza, al muretto Red Bull hanno cominciato ad avere diverse difficoltà. Verstappen ha effettuato un’escursione in curva quattro, sporcando le gomme e perdendo il filo da Leclerc.
Osservando gli board, la RB18 è parsa parecchio nervosa e tendeva a perdere il facilmente posteriore. Il bilanciamento visto nella giornata di sabato pareva inspiegabilmente svanito. Durante le qualifiche la vettura era leggermente sottosterzante, mentre in gara si è “trasformata”nella Ferrari di venerdì.
Ovvero una monoposto eccessivamente puntata sull’anteriore difficilmente controllabile in varie curve. Le mescole dell’asse posteriore erano quindi più inclini a surriscaldarsi, fattore che ovviamente peggiora il degrado creando uno scivolamento termico nocivo.
Durante l’arco dello stint iniziale, dati alla mano, i due contendenti al titolo hanno tenuto il medesimo ritmo, seguiti a 2 decimi da Perez. Più staccate le Mercedes, entrambe sul 28.7s.
Ad aprire il valzer dei pit stop sono stati Verstappen e Russell, che al quattordicesimo giro entrano assieme per montare la gomma gialla. Ultimamente abbiamo visto che i team, in determinati casi, lasciano che la lotta per la posizione si svolga esclusivamente ai box. In altre parole non mettono in cantiere né un overcut né un undercut, ma provano il sorpasso direttamente in pit lane.
Entrambi hanno montato la gomma Medium ingaggiano poi una lotta in pista, decisamente deleteria per l’attuale campione del mondo in carica, costretto a rimanere negli scarichi di Russell per molteplici tornate. Per tutto il week-end la W13 era tra le più veloci sul rettilineo principale. In aggiunta, sulla RB18 numero 1 non funzionava il sistema di riduzione della resistenza. Tutto ciò, ovviamente, ha creato un bel vantaggio per Leclerc, che al momento del sosta al 22esimo giro aveva addirittura 27 secondo di margine sulla coppia Russell-Verstappen.
F1. Gp Spagna 2022: gli up-date Ferrari funzionano!
La F1-75 aveva un ottimo bilanciamento sul compound Soft, segno che il lavoro svolto tra venerdì e sabato al simulatore è stato ingente e di qualità. Nelle simulazioni high-fuel nella Fp2 la vettura modenese scodava molto e il degrado rapido inficiava negativamente sui riscontri cronometrici. fattore che durante il Gp non si è+ affato verificato. Poco dopo lo stop arriva il ritiro per il monegasco che fino a quel momento stava dominando. Grande la delusione per la squadra italiana. Ma perlomeno Ferrari ha pronto a casa risposte molto positive sugli aggiornamenti prodotti.
Poco dopo il ritiro di Charles, Verstappen rientra per montare la Soft e andare a caccia della vittoria cambiando un po’ le carte in tavola visto che, in quel momento, era imbottigliato dietro alla W13 numero 63. Tale scenario apre la porta a Perez per il sorpasso su Russell. Il messicano ci mette poco a passare la W13 sul rettilineo principale, potendosi contare, al contrario del compagno di squadra, dl prezioso supporto dell’ala mobile.
Che si sbarazza prontamente del britannico, andando poi a creare un gap di sicurezza di circa quattro secondi. Tutto gira ora a favore della casa austriaca. Dopo il pit stop Max vola e vede la seconda posizione sempre più vicina. Con l’abbassarsi del livello di carburante il bilanciamento della RB18 si ristabilisce parzialmente.
F1. Gp Spagna 2022: giochi di ruolo in Red Bull
In Red Bull hanno di fatto differenziato le strategie: con la numero 1 hanno deciso di realizzare una sosta in più e mantenere un ritmo più alto in pista. Mentre con Perez si è optato per una gara votata al tyre management. D’altronde, l’ex Racing Point è tra i migliori in griglia in termini di gestione delle mescole. Il sedendo pilota Red Bull ha poi effettuato un ulteriore pit negli ultimi giri, per andare a caccia del giro veloce.
Gli strateghi Mercedes al trentasettesimo giro richiamano George, con il chiaro obbiettivo di fornirgli una mescola media nuova. Nessuna Safety Car ha potuto aiutare la gara del britannico, che in quel momento si è trovato in una posizione di inferiorità rispetto alle due Red Bull. Dal muretto box, poco dopo, richiamano Verstappen. Siam alla quarantacinquesima tornata, quando il bolide austriaco free fornito di Pirelli a banda rossa.
Tale provvedimento lo relega in seconda posizione subito davanti a Russell. E’ in pratica una sfida interna alla squadra, se così la si può chiamare. E’ chiaro come per il team di Milton Keynes fosse imperativa la vittoria di Max. Gli strateghi, assieme al team principal, hanno quindi dovuto cercare un modo “elegante” per scambiare le posizioni. Anche perché, il messicano, aveva fatto notare il proprio dissenso in radio al riguardo.
Fq. Gp Spagna 2022: gestione gomme al top per Lewis
Parlando di Hamilton, nell’arco della gara il smettevate campione del mondo ha dimostrato ancora una volta tutto il suo talento. Questo malgrado la sua prova sia stata completamente compromessa dalla manovra di Magnussen durante il giro 1 (clicca qui per i dettagli tecnici). Contesto che di fatto a vietato la lotta per il podio al campione di Stevenage.
L’amministrazione dei compound del RE nero ha dimostrato altresì la bontà degli aggiornamenti sulla W13 e Lewis, perfetto interprete, è stato davvero bravo a mantenere in vita per ben 26 tornate il set di gomme Medie montato sulla freccia d’argento numero 44. Meglio di lui, ironia della sorte, il solo Magnussen capace, con la sua Haas, di portare a termine lo stint con 2 giri in più a parità di gomma. Senza l’incontro ravvicinato trar i due sono la partenza, Hamilton avrebbe puntato facilmente al podio.
Il grafico in alto mette in luce il ritmo globale dei vari piloti in pista durante l’arco di tutta la gara. Tiene conto di tutti gli stint completati ed è utile per avere una visione d’insieme della corsa. Il dato di Leclerc, ovviamente è “sfalsato”, in quanto il monegasco non è stato il grado di completare il Gran Premio per il problema sofferto dalla sua Ferrari.
Prendendo in esame la grafica, notiamo coma la vettura numero 1 sia stata globalmente la macchina più rapida. Subito dietro Perez ed Hamilton, con un ritmo medio pari a 27.5s. Proprio per questo possiamo asserire come Lewis avrebbe facilmente raggiunto il podio e chissà, per come si era messa la corsa, avrebbe potuto addirittura puntare ad un risultato più importante. Russell, in termini di ritmo, ha messo in atto una gara più simile a quella Sainz, inibito nel passo gara da un problema aerodinamico in seguito alla sgambata fuori pista.
Autore e grafici: Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich
Foto: Scuderia Ferrari
