Il Circus è finalmente tornato in Canada ma per Mercedes è cambiato tutto. La F1 ha deciso di tornare a correre al Circuit Gilles Villeneuve per la prima volta da quando il Covid ha appestato il mondo e gli spalti sono gremiti di fan impazienti. L’ultima volta che la categoria regina del motorsport è venuta qui per il Gran Premio correva l’anno 2019 e Mercedes dominava senza rivali. La Freccia d’Argento che ha corso qui quest’anno le prime due sessioni libere non potrebbe essere più diversa dai fasti di quel tempo non troppo lontano.
F1 torna in Canada: le prove libere della Mercedes
Dopo un Gran Premio di Baku che l’ha vista sul podio – anche se sfruttando le disgrazie di Ferrari – ci si aspettava molto di più da Mercedes. La Freccia d’Argento ha avuto performance altalenanti che non hanno confermato l’ottima performance dello scorso evento. Durante la prima sessione di prove libere, infatti, George Russell si è dovuto accontentare di un sesto posto mentre Lewis Hamilton, ancora una volta finito dietro il più giovane compagno di squadra, era ottavo.
La seconda sessione di prove libere è andata anche peggio. George Russell ne è comunque uscito abbastanza bene, conquistando un settimo posto, mentre per Lewis Hamilton queste FP2 sono state un disastro. Il sette volte campione del mondo, infatti, non è entrato nemmeno nel Q3. La sua monoposto ha dato dei problemi talmente tanto grossi da costringere l’inglese a rientrare in pit.
F1. Mercedes: nuovo fondo ma “inguidabile”
La W13, che per questa occasione porterà in livrea il nome di Paul Sims, ovvero un lavoratore di Mercedes che è venuto a mancare proprio oggi, non ha ben impressionato. E questo nonostante le tante novità apportate. Il team con base a Brackley, infatti, ha portato in Canada diverse innovazioni aerodinamiche nella zona del fondo e della sospensione posteriore. Hamilton, però, ha definito la sua monoposto semplicemente “inguidabile”.
Tuttavia, l’inglese ha anche aggiunto che questo non cambia rispetto alla solita sperimentazione del venerdì. “é stato abbastanza uguale ad ogni venerdì, sperimentando un sacco di cose”, ha detto Hamilton, prima di scendere in dettagli riguardanti il nuovo fondo. “Abbiamo trovato un nuovo fondo sulla mia auto stamattina ma non ha veramente funzionato: sembra che molte delle nuove cose che proviamo su questa macchina non funzionino.”
“Abbiamo provato molti set up completamente diversi fra loro sulle due vetture nelle FP2 tanto per vedere se qualcosa funzionasse in un modo e non lo facesse nell’altro. Qualunque cosa proviamo per migliorare sembra che la renda più infelice ma dobbiamo continuare a provare, è quello che è. Un tocco sui cordoli ed ecco che la macchina vola ma qui a Montreal hai veramente bisogno di andare sui cordoli”.
Il pilota ha poi espresso il suo dispiacere di essere completamente lontano dai livelli che lui e Mercedes avevano nel 2019. “Non è la Montreal a cui sono abituata e in cui ho guidato per tutta la mia carriera, è il peggio che abbia mai provato su qualunque auto qui e spero di riuscire ad ottenere qualche solido progresso nella notte”, ha ammesso, sconsoltao.
“Stai combattendo una battaglia epocale per tenerla lontana dal muro, stai tenendo sotto controllo una macchina che sta saltando, questo ti tiene decisamente in allerta – abbiamo alzato la macchina ma non fa nessuna grande differenza.“
F1. George Russell: le sue prime impressioni
L’altro inglese sembra trovarsi più a proprio agio con l’auto. “é divertente quidare su questo circuito, è “vecchia scuola” ed è impegnativo, con le auto che saltano sui cordoli” ha detto Russell.
“La nostra performance non è quella che vorremmo, siamo con un passo lento rispetto ai due team davanti e ci sono un altro paio di ragazzi – Fernando e Seb – che sembrano essere molto forti, abbiamo del lavoro da fare.”
Russell ha poi parlato del problema dei saltellamenti della loro vettura. “é ancora molto saltellante lì fuori, la rigidità di queste auto è davvero brutale. Non possiamo passare sui cordoli tanto quanto siamo abituati, abbiamo reso la monoposto più morbida possibile ma c’è qualcosa nell’iterazione delle auto che ci ferma dal farlo effettivamente.”
Il pilota ha poi parlato della diversa performance fra lui ed Hamilton, visibile specialmente nelle FP2. “Nelle FP2, che probabilmente ha visto la maggiore diversificazione di set up fra me e Lewis, siamo andati in due direzioni completamente diverse, in modo tale da riuscire a trovare una bella via di mezzo fra i due nella notte. Abbiamo bisogno di qualificarci davanti al mezzo della classifica, abbiamo una macchina da gara veramente forte, probabilmente la terza più veloce, ma se permettiamo a una o due macchine di andarci davanti, potremmo renderci le cose più complicate”, ha affermato.
Scendiamo più nel dettaglio con Shovlin
Mercedes saltella troppo, l’abbiamo capito. Per quanto il team di Brackley si impegni per sistemare l’auto e renderla guidabile, niente sembra funzionare per riportarla – se non in condizioni inarrestabili come nel passato – almeno competitiva con Red Bull e Ferrari. Cerchiamo di capire qualcosa di più nelle parole di Andrew Shovlin, l’ingegnere capo delle performance della Freccia d’Argento, responsabile della performance ingegneristica a bordo pista.
“Abbiamo messo alla prova diverse modifiche sulle auto per aiutare quei problemi avuti a Baku e continueremo ad analizzare i dati ma il quadro qui è simile a Baku e Monaco, dove il percorso sta davvero infastidendo la monoposto sia nelle curve a bassa che ad alta velocità – ha ammeso Shovlin.
“Abbiamo provato ad usare tutti i settings a nostra disposizione ma stiamo solamente trovando nuovi compromessisenza aggiungere alcuni miglioramenti significativi nella performance generale.”
Nonostante le difficoltà di Mercedes siano sotto gli occhi di tutti, l’ingegnere mantiene le aspettative sotto controllo e continua ad essere positivo, almeno riguardante un piccolo progresso.
“Il bilanciamento – ha aggiunto – non è stato grandioso nè con il serbatoio pieno di carburante nè vuoto e speriamo di poter avere almeno un piccolo miglioramento nella notte. Ci manca il grip posteriore, che è qualcosa che presumibilmente possiamo migliorare con i soliti strumenti. Nonostante sia stato uno dei nostri venerdì più faticosi, stasera continueremo a lavorare duramente per ottimizzare quello che abbiamo. Abbiamo dimostrato che possiamo ottenere dei buoni punti anche con una macchina difficile.”
Silvia Giorgi – silvia_giorgi5
Fonte Immagini: Profilo Twitter ufficiale Mercedes – AMG Petronas F1