Le prime nove gare del mondiale di F1 2022 hanno espresso un chiaro verdetto: la lotta ai titoli iridati non sembra mettere in discussione altri protagonisti oltre a Red Bull e Ferrari, nonostante quest’ultima abbia affrontato non poche difficoltà. Dopo una partenza che ha portato il popolo rosso a sognare, il Casa del Cavallino Rampante ha dovuto fare i conti con vari problemi.
I 49 punti che separano Leclerc da Verstappen sembrano ora un abisso; gli errori strategici e l’affidabilità hanno portato il team italiano a dover rincorrere i rivali di Milton Keynes. Una situazione che ha conseguentemente messo sotto la lente di ingrandimento il lavoro svolto in GES. Le critiche non sono mancate, in particolare da chi il mondo della F1 lo conosce bene. Può però una critica oltrepassare alcuni limiti?
F1. Bernie Ecclestone non crede nella rimonta Ferrari
Dal primo Gran Premio corso in Bahrain a quello sul tracciato di Melbourne, la Ferrari ha mostrato una ritrovata competitività che, di fatto, ha riportato il suo popolo a credere nel titolo mondiale. Dopo aver colpito la Red Bull, il problema legato alla reliability ha varcato le porte di Maranello ridimensionando le loro aspettative.
Le rotture avute da Leclerc e Sainz tra la Spagna e Azerbaijan hanno dunque costretto a fare un passo indietro, spostando l’obiettivo sulla risoluzione dei grattacapi visto che, a livello di prestazione, la F1-75 ha continuato a mostrare tutto il proprio valore.
Il popolo rosso si è così ritrovato nuovamente a dover “sognare in piccolo”, nonostante un campionato lungo e la non perfetta Red Bull. Le critiche sul lavoro svolto sono piovute pesantemente, mostrandosi non sempre costruttive. Tra le ultime non è mancato il pensiero di Bernie Ecclestone, ex patron della F1 e nota lingua tagliente, spesso incapace di rimanere entro alcuni limiti.
“Devo avvertire tutti quelli che vogliono scommettere sulla Ferrari o su Leclerc… Saranno soldi persi, non otterranno niente”. Questo il pensiero espresso dal manager inglese. Un giudizio pesante che non tiene conto della forza che alcuni interventi, in determinati periodi, possono avere.
In un mondo dove la potenza dei social è spesso fuori controllo, lasciando carta bianca a critiche ed insulti, dichiarazioni di questo genere rischiano di alimentare un modo di fare che forse del tutto corretto non è. Soprattutto se arrivano da chi conosce così la schiacciante pressione legata alla massima categoria del motorsport.
F1.Ferrari sotto pressione: quando una critica oltrepassa i limiti?
Non è un segreto che la Ferrari in Italia rappresenti un orgoglio nazionale; così come non è segreta la pressione a cui spesso è sottoposto l’intera squadra, in particolare per quanto riguarda il mondo della media. Il pensiero espresso da Ecclestone rispetto ad una rimonta impossibile non è sbagliato, in quanto personale, ma ciò che nasconde suona a messaggio che rischia di andare oltre i limiti “concessi” da una semplice opinione.
Alcune affermazioni risultano decisamente troppo pesanti. Non tanto per le ovvietà di una Ferrari che ha vissuto delle difficoltà, quanto perché spesso ci si dimentica delle tante persone che lavorano in back ground pensando solamente alla monoposto guidata dal pilota.
Un scuderia di F1 è tale perché formata da individui che ogni giorno, all’unisono, profondono grandi sforzi e dedizione verso un unico obbiettivo: migliorare la vettura che scende in pista. Le critiche spesso colpiscono proprio queste persone, quelle nascoste che, con ogni probabilità, sono già “mortificate” se qualcosa nel lavoro svolto non ha funzionato.
Le parole possono fare davvero male, in quanto dotate di una potenza che può che può toccare tasti infelici. Dunque perché dare in pasto queste persone alla non controllata critica pubblica? Perché non pensare che un parere personale possa colpire nell’orgoglio soprattutto in un mondo dove gli attacchi sono all’ordine del giorno?
Tornando indietro di qualche mese, basti pensare a come l’errore fatto da Latifi durante il Gran Premio di Abu Dhabi si sia trasformato da un meme per strappare un sorriso a minacce di morte nei confronti del pilota Williams. Una situazione degenerata forse anche a causa delle frasi in apparenza semplice ma che possono portare a qualcosa di molto più grande, troppo in questo caso.
Le opinioni personali e le valutazioni costruttive sono da sempre ben accette, ma il rischio è quello di non fermarsi a pensare a quanto una parola possa in realtà scatenare. Dietro ad un errore, come detto, ci sono persone. Aspetto che spesso sembra non essere preso in considerazione e che per nessuna ragione al mondo merita di essere sminuito.
Autore: Chiara Zambelli, @chiarafunoat
Foto: F1 – Scuderia Ferrari F1