venerdì, Novembre 22, 2024

Ferrari conservativa. Verstappen ringrazia e vince ancora

Non serve girarci intorno per centinaia di parole: in F1 la Ferrari non vince da due mesi e mezzo e a Montreal ha buttato l’ennesima occasione di questo 2022. In sintesi, molto più semplicemente, il team di Maranello non è in grado di lottare per il titolo mondiale. La Red Bull porta a casa la settima vittoria nelle prime nove gare, la sesta per Verstappen, nonostante una F1-75 che non smette di mostrare in pista una competitività invidiabile.

I problemi di affidabilità mostrati dal Cavallino Rampante tra Barcellona e Baku avevano inevitabilmente ridimensionato le aspettative dei tifosi per il weekend canadese, ma anche in questa occasione c’è parecchio da recriminare per ciò che poteva essere e non è stato.

Chiaro, l’obiettivo del fine settimana per Leclerc era esclusivamente quello di limitare i danni in ottica campionato, puntando ad una top 5 per massimizzare un risultato che sarebbe stato comunque più che dignitoso partendo dal fondo. Insomma, per il monegasco si doveva semplicemente cercare di perdere meno punti possibili in un fine settimana in cui si sono smarcati due nuovi motori.

F1
la power unit italiana 2022 che equipaggia la Ferrari F1-75

Eppure anche in questa occasione la sensazione è quella di aver lasciato per strada più punti del necessario. In primis, perché il muretto non è stato in grado di valorizzare a dovere le Virtual Safety Car per concedere a Leclerc un azzardo, in una gara che si è poi rivelata essere più su due soste che su una (come erroneamente ipotizzato da Pirelli). Inoltre l’errore al pit stop, probabilmente causato più dal pilota che dalla crew di meccanici italiani, ha costretto Charles a dover ripetere i sorpassi su un trenino di ben 4 piloti.

Ovviamente non si scrivono le gare con i sé e con i ma, eppure il dubbio che il finale della corsa sarebbe potuto essere ben diverso permane, con le Mercedes che potevano essere seriamente “attaccabili” con altre premesse. Ma soprattutto, trovo totalmente insensata la scelta Ferrari di non provare a mettere la gomma rossa a Sainz per gli ultimi 20 giri.


F1. Gp Canada 2022: Ferrari non rischia, sbaglia e Red Bull trionfa

Non si aveva nulla da perdere, si doveva arginare Verstappen ad ogni costo, ci si poteva permettere un azzardo con un pilota alla ricerca della prima vittoria in carriera dopo tanti anni spesi nella massima categoria del motorsport.

F1
la sosta dello spagnolo Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) per montare le mescole Hard

E invece anche questa volta si è scelta l’opzione più conservativa, pur sapendo benissimo che a quel punto le possibilità di sorpasso sarebbero state praticamente nulle. Veramente qualcuno sperava che Sainz sarebbe stato in grado di passare l’olandese, a parità di gomma (qualche giro in meno di usura chiaramente non avrebbe mai fatto la differenza su una mescola dura) e in una pista in cui Leclerc ha faticato addirittura a passare la Alpine di Ocon?

Credo che per i tifosi Ferrari il momento di disillusione sia ormai arrivato allo stadio finale: dopo che per anni si è attesa una macchina vincente, ora ci si è resi conto che la vettura modenese non è comunque sufficiente ad essere dei seri contendenti per la lotta iridata. A questo punto, se ne riparla l’anno prossimo. Anzi, se non cambiano profondamente le cose dalle parti di Maranello, probabilmente non se ne riparla proprio…


Autore: Marco Santini – @santinifunoat

Foto: Scuderia Ferrari

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