Vietato sbagliare. Due paroline da tenere ben presente per la Ferrari durante l’ottavo round di F1 2022. Il pretto tecnico continua ad essere all’altezza. Le prime sue sessione di prove libere del Gran Premio dell’Azerbaijan lo hanno ampiamente confermato. Ottima la trazione della rossa, rapida a centro curva e, capace, a differenza dei passati appuntamenti, di generare una buona competitività nei tratti ad alta velocità di percorrenza.
Gli ultimi up-grade prodotti hanno fatto centro. La configurazione aero utilizzata, alquanto scarica, oltre innalzare le doti velocistiche sulle rette ha di fatto garantito la downforce necessaria per affrontare al meglio i tratti della pista più lenti. Attraverso l’analisi prestazionale delle Fp2, scritto fruibile a questo link, abbiamo analizzato con cura la tematica suddetta.
Dando un’occhiata alle curve telemetriche relative ai best lap dei ferraristi notiamo un rendimento molto simile, eccezion fatta per la porzione di pista che porta al rettifilo del traguardo. In questa zona, malgrado durante le Fp1 lo spagnolo avesse faticato non poco nell’interpretazione della vettura, la numero 55 sfrutta l’accelerazione in uscita dalla 16 generando una velocità superiore.
Tuttavia va sottolineato un fatto. Come spesso succede il venerdì, il monegasco della Ferrari ha effettuato una serie massiccia di variazioni sul carico verticale all’avantreno. Lo studio dedicato al “balance” della vettura ha portato i propri frutti nella seconda parte della sessione, quando il treno di Pirelli a banda rossa aveva già perso la propria effettività sul giro secco. A tal proposito le Fp3 confermeranno la bontà delle scelte, corroborate dalle valutazioni tecniche effettuato durante la notte al simulatore.
C’è un fatto importante da non sottovalutare. La terza sessione di prove libere si disputa allo stesso orario della corsa. Ecco perchè le prove high fuel di oggi saranno decisamente più indicative in ottica gara. Resta da capire, tramite le simulazioni con un quantitativo di benzina a bordo superiore, come reagirà la F1-75 sul degrado gomme.
Dopo le analisi del venerdì, il costruttore italiano Pirelli ha deciso di modificare il valore relativo alle pressione degli pneumatici. Le temperature più alte e le sollecitazioni molto forti al posteriore hanno di fatto suggerito un innalzamento delle pressione che, quest’oggi, verrano modificate sino al valore di 21.5 PSI.
Secondo le ultime notizie in arrivo da Baku, visto l’incidente occorso in Formula 2, la sessione subisce un ritardo per ripristinare le barriere tech pro. Al momento non c’è un orario prefissato. Attendiamo notizie in merito.
Gp Azerbaijan 2022/Fp3: live on board Ferrari F1-75
Il propulsore delle due Ferrari è in acceso. Benché i piloti attendano per entrare nelle vetture, si stanno realizzando i consueti controlli sulle parti meccaniche: trasmissione, impianto frenante, sistema ibrido e PU. A quanto pare, lo spauracchio nelle Fp2 relativo ad un presunto calo di potenza sull’endotermico di Leclerc non ha avuto seguito per fortuna. La sessione dovrebbe ripartire tra circa 6 minuti.
Attraverso le comunicazioni radio all’interno dei box gli ingegneri erudiscono i propri piloti. Il programma di lavoro prevede un prep-lap per attivare al meglio le mescole prima del giro push. La numero 55 è in marcia per saggiare l’asfalto azero. Gli pneumatici sono Soft. Sulla vettura di Sainz si scorge il flow viz sull’ala posteriore per raccogliere dati importanti sul comportamento dei flussi diretti al retrotreno.
Al contrario di quanto detto in precedenza all’interno del garage, si procede con il giro secco senza realizzare una tornata di preparazione. Dal suono della power unit la mappatura utilizzata risulta ancora blanda. Il bilanciamento pare buono, con lo spagnolo che gestisce agevolmente la propria monoposto nelle curva più lente. Resta il porpoising sulla retta principale anche se il fenomeno appare più contenuto.
Nel mentre anche Leclerc è sceso in pista con le Pirelli a banda rossa. Benché il primo tentativo sia valutato buono, il monegasco chiede ed ottiene un cambio di carico all’anteriore: “plus 6“. Sainz, invece, realizza il secondo giro. Adami chiede di non andare in “over push” in curva 5 e 6 come in precedenza. Il tentativo, però, viene abortito per un errore alla prima staccata.
Marcos suggerisce un atteggiamento migliore in curva 4 e 8, provando a centrare al meglio l’apex delle pieghe in questione. Lo spagnolo realizza un giro ulteriore, dove riesce a correre l’handling non ottimale sciorinato in precedenza, spinto da una configurazione sull’ibrido più alta. Doble cool balance per il madrileño che in radio definisce “non male” l’assetto. Tuttavia decide una modifica all’ala anteriore per avere un ulteriore riscontro.
Sul canale di Charles si parla di “engine rotary“. Per il momento il cambio messo in atto sull’assetto pare soddisfare il monegasco che realizza un passaggio in pit lane. Nel frattempo arrivano un paio di consigli per Leclerc: curare l’uscita di curva 12 mentre alla 16, per gestire al meglio la trazione, una marcia in meno faciliterà il compito. Bene l’approccio sulla prima staccata. I provvedimenti presi sembrano funzionare e la numero 16 stacca il miglior crono davanti al compagno di squadra.
Il terzo settore, benché le velocità espresse siano senz’altro buone, resta territorio Red Bull almeno per il messicano Perez. La RB18 gode di una penetrazione aerodinamica al top. Il primo run delle Ferrari si conclude per ambedue gli alfieri della rossa. Il feedback ricevuti sono molto positivi. Come programmato, sulla monoposto di Charles si passa ad una diversa configurazione sospensiva per comparare il rendimento con in dati racimolati durante la prima sgambata.
Marcos consiglia uno “slow out lap” a Leclerc per il prossimo run. L’obbiettivo risulta molto chiaro: non incidere negativamente sul rendimento dello pneumatico evitando uno stress termico non necessario in tali condizioni. Inoltre, per entrambi in piloti, vengono elargite le correzioni da compiere in alcune curve dopo aver studiato la telemetria.
Carlos calca nuovamente l’asfalto. Compound Soft nuovi di trinca per lui. Medesimo scenario per Leclerc che abbandona la pit lane 1 minuto e mezzo più tardi. Buona la track position per ambedue le rosse. Mode push per la numero 55 che si lancia ora per il primo tentativo con la mappatura endotermico “settata” su Engine 4. Sainz commette un errore e “abbandona” la tornata. Piccola correzione in uscita dalla 2 per il monegasco.
In apparenza le modifiche compiute sulla Ferrari del giovane talento di Monaco funzionano e i riscontri cronometrici lo confermano. Tuttavia, ancora una volta, arriva un cambio drastico sulla parte anteriore della macchina: “plus 8“. La necessità di vagliare tutte le variabili impera. Per Carlos, invece, si parla di un avantreno non ancora preciso. Ecco perché anche per il figlio d’arte arriva un cambio al carico sviluppabile sull’avantreno.
Dagli on board si nota una leggera tendenza al scivolamento per la monoposto numero 55 in uscita dalle curve, fattore di certo non positivo per la gestione delle mescole. Contesto che accomuna la macchia di Charles quando arriva lungo alla fine del T2. Si passa, quindi, ad una impostazione differente in merito al differenziale. Stesso provvedimento per il brake balance, fondamentale nelle forti staccate di Baku.
Gp Azerbaijan 2022/Fp3: conclusioni
La terza sessione di prove libere volge al termine. Al contrario di quanto si potesse pensare le prove high fuel sono state completamente “snobbate”. La ricerca sulla precisione estrema in relazione all’handling hanno occupato l’intera ora a disposizione. Con uno sguardo di insieme possiamo definire buona la prova delle rosse, impegnate, come nelle Fp2, nella mera raccolta dati per scegliere il miglior set-up in vista della qualifica.
In ultima istanza va sottolineata la mitigazione del saltellamento aerodinamico rispetto a ieri, con il “balance” delle F1-75 che non pare abbia risentito dei cambi per attenuare il tedioso fenomeno. Secondo i dati i nostri possesso, sembrerebbe che la Red Bull abbia spinto un pelo in più sulle mappature della power unit. Panorama che di sicuro, soprattutto nel terzo settore, porta un vantaggio decisivo.
Benché l’impressione sul lavoro svolto dalla Ferrari resti ottimo, i tecnici di Maranello dovranno fornire i dati necessari ai piloti per mettere assieme le prestazioni sui tre settori per massimizzare il giro secco.
Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz
Foto: Scuderia Ferrari