F1. Un sorriso contagioso, la battuta pronta ed un grande talento: è questo Daniel Ricciardo per il pubblico alla sua undicesima stagione completa in F1. Il pilota australiano, però, ha anche sulle proprie spalle il peso di aver corso in due grandi team come Red Bull e McLaren senza essere mai riuscito a fare quel balzo in avanti che ci si aspettava da lui. Il suo futuro è segnato da un grosso punto interrogativo ma per avere un’idea più chiara, ascoltiamo direttamente le parole di Ricciardo a RacingNews365.com.
Ricciardo in F1 : corsa contro la data di scadenza
Molti scettici hanno iniziato a chiedersi quale sia la sua “data di scadenza” in uno sport che, dopo tanti anni passati a dare priorità ai piloti d’esperienza come Jenson Button, Kimi Raikkonen e Fernando Alonso sta invertendo il senso di marcia investendo sulle nuove leve. Un esempio lampante è l’attuale situazione in Mercedes, in cui il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton si sta limitando a cercare di guadagnare in pista – un tratto inusuale della Stella a Tre Punte dell’era post-Rosberg – la sua posizione contro un emergente George Russell.
La stessa situazione sta avvenendo in McLaren. Il team papaya, infatti, aveva investito su Ricciardo affinché guidasse sia la squadra che il giovane Lando Norris verso la punta della classifica. All’atto pratico, però, è l’inglese a dimostrarsi più solido.
A Ricciardo, quindi, rimane da chiedere per quanto pensa di potere e volere restare nel Circus.
“Più la gente me lo chiede (del ritiro, ndr) e più penso ma vaf… , voglio rimanere più a lungo!” ha scherzato l’australiano. Assumendo un tono più serio, ha detto di credere di poter essere competitivo ancora per qualche anno ma non vuole avere una data di scadenza.
“Se dico che voglio rimanere altri cinque anni ed il quinto anno inizio a vincere di più non me ne vado” ha affermato. “Penso che abbia a che fare con la competitività ed il desiderio”.
F1. Braccio di ferro McLaren e Ricciardo: chi ha in mano il futuro del binomio
Quello che invece è certo e non modificabile è il passato. Sicuramente Daniel Ricciardo ha quel talento raro ed esplosivo del pilota vincente che però non è mai effettivamente stato messo a frutto. A undici anni dal suo arrivo in F1 come rookie in quella che all’epoca era la Toro Rosso – ora AlphaTauri – il pilota ha guadagnato otto vittorie, di cui l’ultima a Monza nel 2021. Un risultato di tutto rispetto ma che non si sposa con le aspettative che il team, gli appassionati e lui stesso riponevano su di lui.
Prendendolo come suo alfiere, McLaren sperava di tornare ai fasti del passato dopo un presente semplicemente da dimenticare. Invece non è stato così. Ricciardo ha ben figurato e il team papaya è tornato fra i primi costruttori nelle classifiche dopo un’assenza durata sin troppo ma ancora non al livello previsto. Al contrario, in questo 2022, il team di base a Milton Keynes sta affrontando una serie di prestazioni che, sebbene non siano assolutamente negative, lo stanno risucchiando nella classifica di mezzo, allontanandolo da quel Top 3 agli esordi difficile ma non impossibile da raggiungere. Lando Norris sta facendo abbastanza bene da fare il suo. Ricciardo, al contrario, sembra essere lontano dal massimo delle proprie prestazioni ottimali.
Un futuro color papaya?
A proposito di ciò che lo aspetta fra qualche anno, inoltre, il pilota McLaren ha affrontato anche un altro tema sensibile: quello dell’incertezza. “Se penso a come erano le cose cinque anni fa, mi sento molto diverso. Non posso prevedere come sarà essere in F1 o come sarò io nel futuro.”
“Sì, ho fatto F1 abbastanza a lungo perché la gente sappia che sono un pilota capace” ha riflettuto ad alta voce l’alfiere McLaren “ma la gente comunque dimentica che non ho 20 contratti sotto la mia porta”. Il pilota ha in oltre affermato che non ci sono altre squadre in cui vorrebbe correre se non McLaren.
Ma se questo non fosse possibile, riflettiamo, l’australiano si potrebbe trovare costretto non solo a scegliere qualcun altro in F1 – se intende tornare e se dall’altra parte trova chi lo voglia con sé, ma anche valutare altre opzioni, magari la FE o altre categorie sempre in McLaren. Il grande dilemma da affrontare potrebbe essere la squadra o la F1. Per ora, però, sembrerebbe che McLaren sia legata a Ricciardo e alle sue scelte di un potenziale rinnovo. In questo caso, il futuro sarebbe, letteralmente, nelle sue mani. Spetta a lui farne una certezza.
Silvia Giorgi : silvia_giorgi5
Foto: Mclaren F1