domenica, Novembre 17, 2024

Red Bull attacca Ferrari. Ma in realtà ne teme la forza…

F1. Tempo di bilanci nel Circus iridato. Dopo sette gare, che corrispondono ad un terzo di stagione, si possono iniziare a tirare le somme dei rapporti di forza emersi a seguito dello stravolgimento regolamentare voluto dei gestori della categoria. FormulaUnoAnalisiTecnica ne ha prodotto uno di compendio basandosi su una comparazione tra l’avvio del 2021 e lo stesso lasso temporale del 2022 (leggi qui).

Anche i protagonisti della Formula Uno si sono lanciati in analisi più o meno profonde. Tra questi non poteva mancare Helmut Marko, il super-consulente Red Bull che, nel solito stile tranchant, ha fatto il punto della situazione senza risparmiare frecciate, allusioni e qualche provocazione gratuita a cui hanno fatto seguito delle riflessioni più analitiche.

L’ex pilota di Graz si è soffermato su tre team. Chiaramente le sue osservazioni si sono focalizzate sulla Red Bull, ma le cose succulente le ha dette, come spesso capita, quando il discorso è andato sui due competitor principali: Ferrari e Mercedes.

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il consulente austriaco Helmut Marko (Red Bull Racing Honda)

F1. Marko su Red Bull: “Il rinnovo di Perez non cambia gli equilibri interni”

L’argomento caldo relativo alla squadra di Milton Keynes è quello del rinnovo contrattuale siglato da Sergio Perez nel venerdì che ha preceduto il Gran Premio di Monaco. Un legame che si allunga fino al 2024, un premio per il messicano che sta disputando un mondiale di primissimo livello che poteva essere ancor più brillante se in Spagna il muretto non gli avesse imposto di regalare il GP al compagno di squadra autore di un errore non forzato e alle prese con un DRS bizzoso.

L’estensione del legame ha chiaramente motivato il messicano che a Montecarlo, con una mossa astuta, è stato in grado di vincere recuperando punti su Leclerc e anche sul collega di box olandese. Tanto che, a guardare la classifica, può essere considerato una minaccia. Per Verstappen e anche per gli equilibri interni del team che da anni lavora con un modello ben chiaro basato sul singolo pilota per il quale il secondo deve operare. E’ davvero così?

L’ipotesi è rigettata con diplomazia da Marko che glissa con rapidità: “Max resta calmo, ha abbastanza fiducia in se stesso“. Questo il laconico commento dietro al quale si cela l’agire Red Bull: le cose non mutano da politiche ben definite. La freccia nell’arco è e sarà Verstappen con Perez fedele scudiero che può cogliere le occasioni che la pista offre. Spagna e Monaco sono la cartina di tornasole di questo paradigma dimostratosi molto efficace.

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Max Verstappen e Checo Perez – Oracle Red Bull Racing, Gp Spagna 2022

F1. Marko su Ferrari: “Non riesce a gestire la pressione”

Quando la discussione si sposta su Maranello Marko dà fondo al suo vasto campionario di bordate. Un atteggiamento noto che viene riservato solitamente all’avversario di turno. Oggetti dei suoi strali Leclerc e la gestione del muretto box nei momenti di stress: “Quando è sotto pressione Leclerc ha difficoltà e commette errori“. Una visione delle cose piuttosto ristretta e che non fotografa i fatti. In stagione il ferrarista ha rasentato la perfezione commettendo un solo vero errore a Imola. Dei problemi strategici monegaschi e delle defaillance tecniche catalane il talento dell’academy non può avere responsabilità.

Dettagli che non bastano a Marko che ostenta la sua solita lingua velenosa. Strategia mediatica piuttosto scontata prodotta da chi ha paura. Red Bull sa che Leclerc è un avversario ostico, concreto e affamato. Un competitor che ha una vettura forte che nelle ultime tappe del campionato non ha messo a frutto un vantaggio tecnico piuttosto manifesto.

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Charles Leclerc precede Carlos Sainz nelle fasi iniziali del GP di Monaco 2022

Già in inverno il dirigente del programma piloti Red Bull si era prodotto in dichiarazioni inutilmente provocatorie dipingendo un quadro nel quale Sainz usciva come il team leader che stava mettendo in un cono d’ombra Leclerc. Questo campionato sta dicendo quanto errate e strumentali siano state quelle valutazioni.

Più centrata, invece, è la critica che l’ex pilota riserva alla Ferrari. “A Monaco abbiamo costretto la Ferrari a replicare con la nostra tattica ai box e loro hanno reagito istintivamente male“. Questa è un’evidenza difficilmente confutabile e fanno sorridere i cori di critiche levatisi circa un’osservazione disarmante nella sua veridicità. Il GP di Monaco era saldamente nelle mani di Maranello che ha gettato alle ortiche un comodo 1-2 per una pessima lettura del momento. Non bisogna accusare Marko per la sua uscita, è necessario lavorare affinché tali errori strategici vengano ridotti al lumicino.

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Lewis Hamilton e George Russell (Mercedes AMG F1 Team) in azione durante il Gran Premio di Miami edizione 2022

F1. Marko su Mercedes: “Possono ancora rientrare nella lotta al titolo”

Marko, con quindici round da disputare, sente tutt’altro che in saccoccia i mondiali. Non solo teme la Ferrari, ma mette in guardia su un eventuale ritorno della Mercedes che sta attraversando una fase piuttosto critica nel cercare di estrarre potenziale dalla W13. Con Russell a soli 41 punti da Verstappen tutto è possibile secondo il manager che sottolinea come la vettura “nemica” stia migliorando di gara in gara.

Una valutazione abbastanza ottimistica visto che Mercedes non riesce a schiodarsi dalla terza posizione nella scala dei valori. Lo spauracchio di Marko, a cui l’anno scorso riservava lo stesso trattamento che oggi offre a Leclerc, si chiama Lewis Hamilton: “Se la Mercedes improvvisamente ritorna in alto allora tornerà anche Hamilton. C’è molta sfortuna nel suo campionato“.

Tra stoccate e provocazioni, Marko conferma che in Red Bull sono consapevoli che il vantaggio nelle due classifiche non sta rispecchiando l’attuale scala valoriale. Alle porte del GP di Baku e di una fase di campionato che si preannuncia rovente, la franchigia di Milton Keynes sa che deve dare fondo a tutte le risorse tecnico-finanziarie per recuperare terreno su una Ferrari in forma che prima o poi inizierà a trasformare le prestazioni in punti.


F1 – Autore: Diego Catalano@diegocat1977

Foto: F1, Oracle Red Bull Racing

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