In una settimana senza weekend di gara, i team sono chiaramente già proiettati verso quello che sarà il prossimo appuntamento: il gran premio di Gran Bretagna di F1, lo storico Silverstone.
Una tappa che potrebbe sancire una sorta di spartiacque rispetto a ciò che è già stato disputato, e che potrebbe dare una svolta in ottica di ciò che verrà: il decimo round inglese ci proietta oramai verso la quasi metà del campionato, per cui per le scuderie potrebbe essere già tempo di bilanci prima della pausa estiva.
Prima di giungervi però, ci sono ancora delle tappe fondamentali da disputare: sorvolando l’imminente Silverstone, si annoverano Austria, Francia ed Ungheria.
Chiaramente chi ha più da “perdere” prima della sospensione del campionato, e necessita fare man bassa di quanti più punti possibile per confermare e consolidare ulteriormente la propria leadership, è senza ombra di dubbio la scuderia Red Bull: giungendo a questo appuntamento da capolista di entrambi i mondiali costruttori/piloti, è chiaro che l’intento sia preservare strenuamente il gradino più alto.
F1. Red Bull: si prospetta un orizzonte poco favorevole
Come ben sappiamo, però, il team di Milton Keynes ha diversi avversari da cui guardarsi le spalle: se in un primo momento bastava considerare solamente la scuderia Ferrari come nemica numero uno, adesso sembra farsi sempre più strada l’ipotesi ritorno Mercedes.
Come già argomentato (leggi l’approfondimento qui), la storia si ripete: tra i due team principal Christian Horner (Oracle Red Bull Racing) e Toto Wolff (Mercedes AMG F1) la lotta sarà senza esclusione di colpi. D’altronde questo è uno scenario a cui siamo già ampiamente abituati.
Stavolta però, le ipotesi su cui presumibilmente sta ragionando Horner, avrebbero ragion di sussistere: gli appuntamenti che verranno potrebbero vedere svantaggiata la RB18, a causa dei layout poco favorevoli al suo prosieguo di vittorie (6 consecutive inanellate sinora).
Dunque il tracciato di Silverstone prima e quello del Paul Ricard poi, potrebbero rappresentare due momenti di difficoltà per il team Red Bull: il manto stradale particolarmente liscio senza asperità e connotato da un’alta velocità, richiama molto il Montmelò (ricordiamo la Mercedes essere andata abbastanza bene a Barcellona, con George Russell in terza posizione e Lewis Hamilton in quinta).
Per cui in casa Red Bull potrebbero star considerando l’eventualità Mercedes più che come un fantasma, come una probabile ipotesi, ulteriormente avvalorata anche dalle modifiche effettuate alle normative regolamentari.
F1. RedBull: strenua difesa necessaria per credere al titolo
Che il vantaggio conquistato in questi 9 appuntamenti disputati sia solo effimero? Difficile dirlo con estrema certezza, anche perché in talune circostanze e per loro stessa ammissione, hanno potuto trarre giovamento dalle altrui difficoltà. Certo, capitalizzare sulle sfortune è pur sempre qualcosa, e di fatto comunque li ha portati a conquistare quella posizione di rilievo che attualmente occupano.
Ma se la loro avversaria principale, la Ferrari, gestisse discretamente il proprio weekend senza errori di vario tipo, esprimendo il valido potenziale della F1-75 (in alcune tappe finanche superiore a quello delle prestazioni della RB18), e qualora subentrasse anche la Mercedes a dare filo da torcere, è chiaro che la situazione per Red Bull potrebbe non essere delle migliori.
Questi i motivi per cui Horner sostiene che Silverstone sarà per loro la gara più impegnativa in calendario: dichiarazioni atte quasi a tutelarsi con anticipo, in eventuale presagio di weekend negativo. Tuttavia l’ipotesi fine settimana con tre scuderie d’eccellenza darsi concretamente battaglia, bisogna ammettere che allo stato attuale del campionato, fa piuttosto gola.
F1 – Autore: Silvia Napoletano – @silviafunoat
Foto: F1, Oracle Red Bull Racing, Mercedes AMG F1 Team