giovedì, Dicembre 19, 2024

Mercedes e la sindrome da accerchiamento: Wolff vuota il sacco

Sindrome da accerchiamento. E’ un po’ quello che stanno vivendo in Mercedes in questa fase centrale del campionato del mondo di F1 2022. Non si tratta di una percezione distorta o di sensazioni frutto di paranoie. E’ proprio ciò che sta accadendo. Al centro della questione c’è la direttiva tecnica 039, lo spauracchio deliberato – ma non applicato – in Canada e che secondo qualcuno aiuterebbe (come?) il team di Brackley.

Ma le accuse non terminano qua. Altre compagini, capeggiate dalla Ferrari, hanno insinuato che la nomina di Shaila-Ann Rao a segretario generare del motorsport in un luogo del dimissionario Peter Bayer generi un conflitto di interesse evidente visto che la professionista, nel recente passato, è stata una consulente di Toto Wolff. Insomma, il solito quadro di veleni di una disciplina che su questi si regge e si sviluppa. Ahinoi.

Chiaramente in Mercedes respingono le accuse al mittente alla vigilia di un gran premio che, nei loro desideri, dovrebbe segnare la svolta stagionale dopo nove gara in affanno passate e raccogliere le briciole lasciate da Ferrari e Red Bull che si sono ferocemente fiondate sul banchetto della F1.

Ferrari
Christian Horner (Red Bull Racing Honda), Toto Wolff (Mercede AAMS F1 Team) e Mattia Binotto (Scuderia Ferrari) a colloquio

F1. Mercedes: Toto Wolff contrattacca

È proprio nella mia zona di comfort. Tutti sono stati contro di me per tutta la vita, ed è in queste situazioni che mi comporto meglio. Se sono contro di me significa che devo aver colpito qualcosa“. E’ Un Wolff molto aggressivo quello che si presenta ai microfoni del portale austriaco oe24 e che si sente accusato nonostante il team non stia brillando e nonostante, in F1, ci siano tutt’ora posizioni che, a ben vedere, generano potenziali conflitti di interesse ancor più grossi.

Voci di corridoio raccontavano di un clima nucleare nella riunione tra team principal in Canada. Wolff non smentisce e spiega che la tensione è letteralmente deflagrata: “Siamo stati accusati di manomissione della FIA perché il mio avvocato ora è il loro Segretario allo Sport. Lei è un avvocato con totale integrità”. 

Ancora, i capi delle squadre influenzano i loro piloti in modo che non debbano ammettere in pubblico che il rimbalzo è un problema di salute. Ho parlato con ognuno e ho detto: almeno un driver ha detto pubblicamente che ha dolore o mal di testa o che ha problemi di vista ed è danneggiato durante la guida. Invece i dirigenti si comportano come se non fosse niente. Questo è irresponsabile“.

Mercedes, che è stata pubblicamente accusata dalla Red Bull di far pressione sui propri conducenti affinché la FIA intervenisse in materia di porpoising, ribalta, quindi, le prospettive e rilancia l’accusa nel campo avversario. Wolff ha fatto nomi e cognomi ed evidentemente non ha paura di farsi altri nemici quando dice che alcuni piloti fanno il doppio gioco sulle ragioni di sicurezza scaturenti dal pompaggio aerodinamico: “Gli unici che non ne parlano sono Leclerc e Verstappen, ma lo dicono a porte chiuse“.

F1
Toto Wolff, team principal Mercedes AMG F1

F1. Mercedes: si rinnova il duello mediatico con Red Bull. In attesa di quello in pista

Al momento c’è una tale distanza prestazionale tra Mercedes e Red Bull che immaginare che i piloti delle suddette compagini possano duellare costantemente è pura fantasia. In Spagna abbiamo visto qualche avvisaglia di battaglia tra Russell e Verstappen grazie ad un DRS che non voleva saperne di funzionare. In condizioni normali non c’è mai praticamente stata partita. Ecco che la sfida si sposta necessariamente sulla sfera verbale.

Wolff ha risposto, stavolta con eleganza, alle provocazioni arrivate da Helmut Marko sull’assenza di un leader forte come Niki Lauda e sul mal di schiena “intermittente” di Lewis Hamilton. “Helmut è così, prende sempre in giro. Ma va bene. Ma una cosa è vera: Niki manca sempre. Mi manca come amico e come sparring partner. E anche come presidente. Credimi, preferirei combattere con Niki ora che da solo“.

Sul mal di schiena di Hamilton che secondo Marko sarebbe stato frutto di una strategia pressoria nei confronti della FIA il team principal viennese ha glissato senza cadere nella provocazione: “Lewis l’ha tenuto sotto controllo, la schiena non è più un grosso problema“.

F1
Lewis Hamilton (Mercedes AMG F1 Team) – Helmut Marko (Oracle Red Bull Racing)

F1. Mercedes: verso Silverstone senza illusioni

Chiuse (?) le polemiche sulla questione tecnica del momento, è tempo di proiettarsi verso il Gran Premio di Gran Bretagna, un appuntamento che in Mercedes attendono con particolare trepidazione perché Silverstone dovrebbe essere una pista amica. Anche se Wolff allontana con veemenza l’idea che una W13 possa portare a casa la coppa del vincitore.

Abbiamo già avuto alcuni punti positivi quest’anno, come l’ultima volta a Montreal. A Silverstone porteremo un aggiornamento che speriamo vada nella giusta direzione. Ma voglio tenere a bada l’euforia. Al momento siamo troppo indietro e dobbiamo tenerne conto. I regolamenti rimarranno gli stessi l’anno prossimo, quindi ogni sviluppo che portiamo oggi è importante anche per la prossima stagione. Dobbiamo assolutamente staccare meglio dai blocchi di partenza.

Quando vincerà la sua prima gara George Russell? Quando gli daremo una macchina con cui può farlo“. E quel momento non sarà domenica. Wolff è piuttosto perentorio: “Non abbiamo ancora il pacchetto per questo. Ma stiamo facendo tutto il possibile per cambiarlo“. 

Un Wolff all’attacco – e inacidito – quando ha dovuto ricacciare al mittente le accuse e al contempo pacato quando ha parlato delle aspettative di breve e medio periodo. Mercedes è un animale ferito e per questo spaventa gli avversari che conoscono bene la forza di un team che negli ultimi otto anni ha imposto la sua legge. In questa chiave devono leggersi i continui attacchi che i top team muovono alla franchigia anglo-tedesca che al momento non può far altro che difendersi. In attesa che arrivino tempi tecnici migliori…


Autore: Diego Catalano@diegocat1977

Foto: F1, Mercedes AMG F1 Team

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3 Commenti

  1. Continui attacchi alla Mercedes? Mercedes ferita? Ma dove?!?!?! Hanno semplicemente sbagliato la macchina e, anziché starsene zitti e lavorare a testa bassa come hanno fatto Ferrari e McLaren negli scorsi anni, devono cercare responsabilità al di fuori e dare le colpe agli altri. Si stanno comportando come un bambino a cui è stato tolto il giocattolo. Sono ridicoli, sta emergendo tutta l’immaturità di un team giovane che non ha mai avuto a che fare con momenti di difficoltà.

  2. l’ex avvocato di totò non avrà “conflitti di interesse”, però la Mercedes è riuscita a mettere in pista un fondo con 2 tiranti meno di 24 ore dopo la comunicazione della Direttiva Tecnica…..
    …mi sembra poco credibile a meno che tale DT fosse su richista della Mercedes o
    che fosse stata comunicata in anticipo la DT.
    Chissà chi sarà stato??????

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