La debacle della Scuderia Ferrari al Paul Ricard propiziata dall’errore di Charles Leclerc e dal magro bottino di punti raccolto da Carlos Sainz nella furiosa rimonta dal fondo della griglia hanno favorito la fuga di Max Verstappen e della Red Bull nelle rispettive classifiche iridate della F1.
La fiducia espressa da Mattia Binotto al termine della gara a Le Castellet in vista dei prossimi dieci round del mondiale rappresenta l’ovvio tentativo di serrare i ranghi più che una reale prospettiva di ribaltare l’inerzia del mondiale.
Per un’incredibile serie di defezioni, la migliore monoposto realizzata dal Cavallino Rampante nell’ultimo lustro ha finora raccolto il magro score di quattro successi.
Questa stagione rischia di essere ricordata come la grande occasione persa dal team di Maranello nonostante la felice interpretazione aerodinamica del nuovo regolamento tecnico e una power unit che ha raggiunto e superato la concorrenza, almeno in termini di prestazione pura.
F1. Ferrari: i numeri condannano Charles Leclerc
Il distacco accumulato da Leclerc nella classifica piloti dal campione del mondo olandese sembra ormai incolmabile anche dal punto di vista statistico. A dieci round dal termine della stagione la rimonta più clamorosa è stata quella della stagione 2012, in cui era già in vigore l’attuale sistema di punteggio.
Fernando Alonso guidava la classifica piloti con ben 40 punti di vantaggio su Mark Webber e 42 sul futuro campione del mondo Sebastian Vettel. Nella sua incredibile rimonta, il tedesco fu in grado di recuperare 45 punti su Nando che fu beffato di soli tre punti nella classifica finale del mondiale piloti.
Se il distacco di 63 punti nella classifica piloti sembra incolmabile, il gap di 82 punti nella classifica costruttori potrebbe essere alla portata della storica scuderia italiana. Il condizionale è d’obbligo in quanto dovrebbe presupporre inevitabilmente la rinuncia a personalismi in funzione del risultato complessivo per il team.
Probabilmente, alla vigilia del gran premio di Francia, l’investitura a prima guida di Leclerc era stata condivisa all’interno del team. Tuttavia il grave errore del monegasco al Paul Ricard ha sostanzialmente riportato Carlos a ridosso del team mate nella classifica piloti.
In un’annata contraddistinta da scelte strategiche discutibili e obiettivi stagionali difformi nelle dichiarazioni dei piloti e del team principal italosvizzero, sarebbe opportuno ridefinire i target della stagione in modo realistico.
E il mondiale costruttori, che negli anni ha acquisito un enorme prestigio, può diventare l’obiettivo stagionale, titolo che sfugge al team di Maranello dalla stagione 2008.
Le condizioni affinché il risultato possa essere raggiunto sono concrete. La F1-75 ha dimostrato una duttilità che la rende competitiva su qualsiasi tipo di layout, al netto dei tracciati ad alta velocità come Spa e Monza in cui potrebbe pagare dazio in ragione della migliore efficienza aerodinamica della Red Bull RB18.
L’affidabilità delle unità turbo-ibride 066/7 sarà probabilmente gestita fino al termine della stagione con l’omologazione di altre power unit.
Tuttavia la splendida gara di Carlos Sainz in Francia ha dimostrato che le eventuali penalità, se scontate su tracciati che agevolano i sorpassi, non precludono rimonte ai margini della zona podio in relazione anche all’enorme vantaggio prestazionale della F1-75 rispetto alle monoposto del midfield.
F1. Ferrari: con un Sainz in grande spolvero si può puntare al Costruttori
Lo scorso weekend a le Castellet ha inoltre confermato lo stato di forma smagliante dello spagnolo che, nonostante il quinto posto finale, ha probabilmente disputato la migliore gara della sua esperienza in Ferrari.
Il sorpasso di forza a Signes su George Russell e quello di “rapina” su Sergio Perez sono la conferma che il pilota madrileño è finalmente entrato in perfetta simbiosi con il proprio mezzo. Anche la rinvigorita verve della Mercedes potrebbe essere un’alleata per le speranze iridate del Cavallino Rampante.
Se le Frecce d’Argento dovessero confermare la propria competitività sciorinata sul tracciato “amico” del Paul Ricard non possono essere escluse dalla lotta al vertice in alcune delle restanti tappe del mondiale.
Last but not least lo scarso rendimento di Sergio Perez a partire da Baku, al netto dei podi conquistati successivamente frutto di circostanze esterne piuttosto che di brillanti performance del pilota messicano. Rendimento che non è passato inosservato agli occhi dal sempre “tenero” Helmut Marko (clicca qui per approfondire).
La caustica critica dell’esperto consulente Red Bull riguardo alla distrazione di Checo che ha propiziato il sorpasso di Russell al termine della Virtual Safety Car, certifica il timore di poter subire il ritorno del team di Maranello nella classifica costruttori.
Considerando l’ultimo sprint weekend di Interlagos e il punto addizionale per il giro veloce in gara, ci sono ancora 268 punti da assegnare nel campionato piloti. Al netto di fattori imprevedibili, Charles dovrebbe recuperare circa sette punti su Max in ognuno dei prossimi round della stagione.
Nel mondiale costruttori i punti a disposizione sono ancora ben 468 il che rende più verosimile il recupero dell’attuale gap della rossa rispetto al team di Milton Keynes.
La scorsa stagione ha dimostrato che Charles e Carlos sanno lavorare di squadra riuscendo a capitalizzare il potenziale della monoposto mettendo da parte le legittime aspirazioni individuali.
Se il team Ferrari intende aspirare a un obiettivo superiore alle singole vittorie di tappa, è probabilmente giunto il punto di non ritorno nella definizione di un nuovo prestigioso target che nobiliterebbe il lavoro svolto dal team: il titolo costruttori.
Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat
Foto: F1TV, Scuderia Ferrari F1
