Sebbene durante i primi giri dell’undicesimo round di F1 2022 il passo tra Verstappen e Leclerc sia stato simile, col passare dei giri la Ferrari del monegasco ha prodotto un ritmo migliore. Con una manovra brillante, pertanto, Charles è riuscito a sopravanzare la vettura numero uno che in quel momento stava faticando con le mescole. Come anticipato sabato (leggi qui l’analisi), il degrado era maggiore di quanto le squadre si aspettavano in base agli eventi degli scorsi anni.
Alla tredicesima tornata è proprio l’olandese ad aprire la danza dei pit stop. Il giovane talento di Hasselt stava già faticando da alcuni giri, ma il muretto ha aspettato che il ferrarista effettuasse il sorpasso in modo da fargli perdere il massimo “race time” possibile. Tutto guadagnato in vista del secondo stint con gomma bianca.
Di fatto i tecnici di Milton Keynes hanno provato l’undercut, strategia che con il degrado gomma di oggi pareva essere la più vantaggiosa. Max, dopo aver montato la gomma b, ha cominciato a volare e sotto il profilo prettamente prestazionale, la mescola bianca sembra essersi adattata bene alla RB18.
Benché attraverso il grafico sui passo gara emerga come Leclerc e Verstappen abbiano mantenuto lo stesso passo, la Ferrari ha fatto la differenza con il numero di giri sul quale sono riusciti a mantenere in vita la mescola Pirelli a banda gialla.
Al giro 27 il primo pilota della rossa è rientrato in pit lane per montare gli pneumatici Hard e cominciare la sua seconda parte di gara. L’undercut di Max ha funzionato, ma ovviamente Charles è rientrato in corsa facilmente avendo un compound 14 giri più fresco, aspetto da non sottovalutare. La differenza non si è vista subito, bensì dopo alcuni giri. Sono bastati alcuni passaggi e il monegasco si è ritrovato a ridosso della RB18 di Max.
In ottica strategica, il Cavallino Rampante si è trovato davanti a scegliere tra due opzioni: fermarsi per montare una gomma più fresca ed effettuare l’ultimo stint, oppure cercare di andare sino in fondo con la bianca. Quest’ultima, fin da subito, era l’opzione più improbabile visto il degrado. Verstappen aveva le mani più legate in tal senso, visto che anticipare lo stop ha spostato maggiormente la sua tattica di gara su minimo due soste.
F1/Gp Austria 2022: Ferrari batte Red Bull con la gestione delle Medium
Il grafico in alto mette a confronto il livello di degrado sugli pneumatici Medium patito dalle due monoposto in questione. Si parla di secondi al giro. Per l’olandese si rileva un gap superiore al decimo di secondo per giro nel primo stint. Molto più contenuto quello della Ferrari, con una valore pari a 0.06s per tornata.
A circa metà gara arriva il secondo punto di svolta strategico della corsa. Max viene richiamato ai box per un secondo pit stop. Ancora un treno di gomme Hard per lui, che ha fornito un feeling migliore. A quel punto Ferrari non doveva. Fermandosi nei due giri successivi, infatti, avrebbero perso il vantaggio costruito amministrando meglio la gomma rispetto a Red Bull. Inoltre, “restando fuori”, ci si poteva avvalere di qualsiasi evento ipotetico in merito a Safety Car o Virtual Safety Car.
Quattordici tornate più tardi Leclerc si ferma per l’ultimo cambio mescole. Questa volta torna a calcare l’asfalto di Spielberg con un gap negativo di 4 secondi sul pilota della scuderia austriaca. All’inizio del suo ultimo stint, con serbatoi più leggeri, l’olandese ha curato molto le “calzature” nelle fasi iniziali. Nello stint precedente, al contrario, aveva spinto parecchio mettendo in difficoltà la gomma.
Memore dello scenario vissuto ha quindi cercato di mantenere in vita le mescole più a lungo, in vista di un terzo duello con il pilota della Ferrari. Dopo pochi giri la battaglia Ferrari-Red Bull ha preso nuovamente corpo, ma la trazione della F1-75 ha avuto ancora la meglio. Max si è lamentato delle carenza di fase di accelerazione, ipotizzando alcuni problemi sull’erogazione di potenza.
Al cinquantottesimo passaggio, infine, arriva la beffa per Sainz, quando si trova oramai negli scacchi della RB18 numero 1 pregustando il sorpasso. Il motore della vettura numero 55 ha ceduto e la monoposto modenese si ferma in curva 4. In regime di Virtual Safety Car, memori dell’indecisione commessa a Silverstone, Ferrari richiama di immediato Leclerc, montano sulla rossa un treno di Medie, stessa strategia adottata per Vertappen.
L’epilogo legato al problemi di affidabilità rende tremendamente difficile il finale di gara ferrarista. Soli il talento e l’abnegazione di Charles permetto alla storica scuderia italiana di ottenere la seconda vittoria consecutiva.
Autore e grafici: Niccoló Arnerich – @niccoloarneric – Alessandro Arcari – @berrageiz
Foto: Scuderia Ferrari