Pulito, impeccabile, un guerriero: Charles Leclerc vince il gran premio d’Austria al Red Bull Ring: tuttavia in casa Ferrari F1 non c’è modo di riuscire a godere appieno di una vittoria, visto che il rovescio della medaglia è stato un rovinoso ritiro per Carlos Sainz (protagonista di immagini davvero preoccupanti, che avrebbero potuto anche tramutarsi in un epilogo terrificante).
Gli alfieri rossi sono stati di un’efficienza schiacciante, sebbene la Red Bull nemica numero uno non sia stata affatto da meno, in casa propria: anche per loro un ritiro (Sergio Perez) ed un buon secondo posto per Max Verstappen.
La lotta tra quest’ultimo e Charles Leclerc è stata una magistrale rappresentazione teatrale suddivisa in tre atti: il primo, durante il dodicesimo giro, ha visto il monegasco chiudere un bel sorpasso sull’olandese, il quale vittima di flat-spot è stato costretto a rientrare ai box durante il tredicesimo per correre ai ripari con un pit-stop non previsto.
Il che avrebbe potuto anche compromettere la gara, ma non se ti chiami Verstappen: in un continuo susseguirsi, al trentatreesimo in uscita box è nuovamente Charles a superare Max, ed infine dopo essersi trovato ancora una volta alle spalle dell’olandese, il terzo atto di sorpasso al cinquantatreesimo, che conclude definitivamente il loro perpetuo valzer di scambio posizioni.
F1. Ferrari: il ritiro di Sainz ed i guasti di Charles
Di contro poco dopo, mentre un rinvigorito Carlos Sainz tentava l’attacco su Max per poter conquistare una bella doppietta rossa, ecco comparire al cinquantasettesimo una preoccupante fumata dal suo posteriore, divenuta poi fiammata viva.
Nulla da fare, Carlos è costretto a piantarla lì, con non poche difficoltà. Non riusciva a bloccare la monoposto numero 55, che continuava a scivolare in retromarcia, non consentendogli di uscire dalla vettura; non sono riusciti agevolmente in tale manovra neppure i marshall, intervenuti apposta con dei blocchi sulle gomme anteriori. Il tutto condito da un fuoco vivo che prendeva sempre più corpo.
Ma l’incubo rosso non finisce qui: contestualmente al ritiro del madrileno, sono sopraggiunti problemi anche per il monegasco, il quale ha portato a termine una gara che ha tenuto col fiato sospeso un’intera tifoseria rossa globale sino alla bandiera a scacchi.
Il guasto riscontrato era piuttosto grave: intorno al sessantaquattresimo, Charles comunica al suo muretto che con l’acceleratore qualcosa proprio non va. Pare infatti che pur alzando il piede, il pedale rimanesse ugualmente giù conferendo alla monoposto una velocità ovviamente non richiesta.
Come se non bastasse, poco dopo ha iniziato a riscontrare degli ulteriori problemi anche al cambio, consecutivi a quanto già visto con l’acceleratore.
Insomma, nell’ultima scarsa decina di giri ha dovuto adottare uno stile di guida a dir poco oculato, guidando una F1-75 che a quel punto con una minima sbavatura, sarebbe diventata un razzo. Ed invece un sublime Leclerc dipinge un quadro di velocità futurista, mettendo in salvo una vittoria che difficilmente dimenticherà.
È stato lui stesso ad ammettere di aver avuto tanta paura in quei frangenti: tranquillo Charles, non eri il solo. A tal proposito afferma: “È stato veramente difficile, specialmente nelle curve lente come la 3 e la 4 in cui dovevo fare delle cose con i pedali davvero molto strane. Sapevo che non era un problema di motore perché era il pedale che mi dava sensazioni bizzarre: prima non riuscivo a tirarlo su, dopo non tornava a zero, però poi per fortuna sono riuscito a portarla alla vittoria, per cui sono veramente contento. Analizzeremo quanto accaduto perché è un problema che non abbiamo mai avuto, e non so cosa sia successo”.
F1. Leclerc e la battaglia con Verstappen
Sui duelli con Verstappen invece dichiara: “In battaglia con Max era bella soprattutto la prima, perché onestamente nelle altre due avevamo delle gomme diverse quindi era un po’ più facile. Però sono veramente contento perché dopo le ultime 5 gare dico che sono ottimista e rimango positivo, però devo anche convincermi ed è difficile, perché prendi colpi su colpi e vuoi solamente far vedere di cosa sei capace. Finalmente una gara normale, conquistiamo la vittoria e mi fa veramente piacere. Peccato per Carlos: dobbiamo guardare questo perché l’affidabilità sarà molto importante quest’anno, e sembra che abbiamo di nuovo avuto problemi”.
Insomma quest’oggi (a ragion veduta) si riconferma il medesimo Charles ottimista di ieri: “Io ci credo sempre, in qualsiasi situazione: oggi ci credevo. Siamo stati particolarmente forti, sapevo dove dovevo migliorare soprattutto su stint di media per avere il passo ed una buona gestione gomme, e sono molto contento perché abbiamo la prova che ha funzionato. Poter dimostrare che la macchina ha il passo e che possiamo vincere è incredibile. Questa vittoria è stata assolutamente necessaria, adesso basta solo fare questo per tutto il resto della stagione 2022.Sembra facile però sarà molto difficile…Altre 11 gare?! Eh, e allora… Darò il massimo, come sempre”.
F1. Sainz: la gioia di Silverstone sembra solo un ricordo lontano
Difficile d’altro canto tenere alto l’umore per Carlos, che a proposito del suo guasto al motore non sa darsi spiegazioni (né pace), affermando: “È successo tutto così”.
Amareggiato, dispiaciuto e deluso, accusa anche gli uomini della sicurezza di essere intervenuti in ritardo nonostante le fiamme: “Sì, sapevo che c’era il fuoco perché l’ho visto negli specchietti. Il problema era che non arrivava nessun marshall per fermare la macchina che andava indietro, per questo non potevo scendere; poi anche se non arrivava nessuno, ho deciso lo stesso di saltare fuori dalla vettura perché già c’era troppo fuoco”.
Quindi sull’affidabilità che oggi è mancata sulla sua monoposto, ne è certo: “Sicuro è un qualcosa da guardare. È chiaro che abbiamo avuto problemi durante tutta la stagione, ma è anche vero che la macchina è veloce ed oggi era una doppietta Ferrari abbastanza facile da fare. Ci sono degli aspetti positivi, ma dobbiamo guardare quelli negativi per rifarci ed essere sicuri che non succeda di nuovo lo stesso”.
Con oggi sembra che le sue fugaci speranze mondiali siano nuovamente scomparse fulmineamente: la definisce “storia della stagione” con quel difficile avvio, poi le quasi vittorie a Monaco e Montréal, il trionfo a Silverstone, un ipotetico secondo posto odierno…Tutti fattori che avrebbero contribuito ad avere un’accezione positiva, ma che invece fanno sfumare il suo pensiero per il titolo.
Oggi chiunque avrebbe creduto ad un’ulteriore guerra fratricida (come accaduto ieri), basata sui peggiori presagi: invece la classifica recita 170 punti per Leclerc e 133 per Sainz, con Verstappen a 208. E menomale.
F1 Autore: Silvia Napoletano – @silviafunoat
Foto: F1, Scuderia Ferrari, Red Bull Ring