Con il GP corso a Silverstone è tornata protagonista una discussione che nella passata stagione ha spesso acceso gli animi, ovvero la questione legata ai sorpassi in F1. In Gran Bretagna si sono infatti verificati alcuni episodi al limite, con vetture accompagnate fuori dalla pista in fase di sorpasso. Situazioni che la FIA non ha punito e sulle quali ha deciso di non indagare.
A fare conto con questo via libera da parte della Federazione è stato Max Verstappen; il pilota olandese, noto comunque per uno stile di guida più aggressivo di altri, si è trovato in più di un’occasione a effettuare sorpassi che hanno lasciato qualche dubbio. Il non intervento da parte dei commissari ha così creato quello che nelle prossime gare potrebbe essere usato come un precedente; una situazione contraddittoria nel regolamento che, ancora una volta, porta ad episodi poco chiari che di certo non possono fare bene.
F1. Sorpassi al limite sul tracciato di Silverstone: la FIA non interviene
Se la F1 del passato permetteva dei veri e propri scontri ruota a ruota, il presente non è della stessa idea. I sorpassi, negli anni, hanno fatto discutere, portando di conseguenza la Federazione ad agire a livello regolamentare. Nella scorsa stagione, la situazione è poi sfuggita dalle mani della FIA, creando confusione e contraddizione tra quanto era permesso e quanto no.
Il regolamento 2022 ha così introdotto delle nuove linee guida, atte ad ottenere delle manovre pulite e uno spettacolo assicurato. Sul tracciato di Silverstone qualcosa però sembra non avere funzionato. Alcune delle manovre di sorpasso che hanno contribuito alla spettacolare gara inglese, non sembrano essere in linea con l’idea della Federazione. Episodi che, nel decimo appuntamento mondiale, non sono stati né penalizzati né indagati, creando così un ulteriore buco in quelle regole già poco chiare.
Il pilota che maggiormente ha approfittato di questa ennesima zona grigia è stato Max Verstappen. A Silverstone il pilota olandese è stato autore di alcuni sorpassi, sia all’interno della curva che all’esterno, che hanno sollevato delle perplessità. In alcune occasioni, il campione del mondo in carica ha infatti accompagnato i rivali fuori dalle linee che delimitano la pista, mentre in altre non ha lasciato troppo spazino per un’eventuale lotta. Necessità sancite dal regolamento, ma senza che ci sia una chiara priorità.
F1. Verstappen aggressivo nei sorpassi: la FIA crea il precedente
Sbagliando si impara, ma forse non è questo l’anno giusto per farlo. Le tante, forse troppe, polemiche sollevate nel corso del mondiale 2021 non sembrano infatti aver insegnato molto alla FIA. La chiarezza dei regolamenti spesso manca, con l’unico risultato possibile che si trasforma in una confusione da cui diventa complicato uscire. Sorpassi al limite, sportellate ruota a ruota e tagli di curva sono già stati al centro dell’attenzione, ma le nuove linee guida non sembrano aver influito su un cambio di situazione.
Gli episodi azzardati da Verstappen a Silverstone non hanno infatti trovato penalità o indagine, creando così una situazione che nei prossimi appuntamenti iridati potrebbe accendere una nuova discussione. Le manovre del pilota olandese hanno poi portato altri piloti ad agire allo stesso modo, spingendosi contro un regolamento che spiega ma senza troppa chiarezza. Sorpassi spettacolari che dunque diventano oggetto di contraddizione.
Conta più restare in pista o lasciare spazio? Ha la precedenza chi è ad avanti ad ingresso curva, poco prima o poco dopo? Domande lecite che non trovano una risposta tra le nuove linee guida con le quali la FIA ha provato ha mettere ordine nella caotica situazione nata nel 2021. Domande che probabilmente una risposta la troveranno solo nel momento in cui uno di questi sorpassi terminerà con i piloti coinvolti in un incidente. E a quel punto, come già accaduto, sarà troppo tardi per cambiare le regole o semplicemente chiarirle.
Max Verstappen è spesso definito come un pilota aggressivo, a tratti pericoloso, nel suo stile di guida fatto di sorpassi al limite e di quelle sportellate che in F1 oggi non sono ben viste. Ma è il pilota olandese ad osare troppo o la FIA che non ferma situazioni potenzialmente pericolose?
Il non intervenire per mantenere lo spettacolo vivo è una scelta che funziona, ma il caos di un campionato macchiato dalla confusione e dalle polemiche non sembra uno scenario così distante. Il precedente ora è stato creato, dunque resta solo da scoprire quanto tempo passerà prima che la FIA penalizzi episodi simili, gettando la F1 di nuovo nell’occhio del ciclone.
Autore: Chiara Zambelli – @chiarafunoat
Foto: F1, Oracle Red Bull Racing