Mercedes non sconfessa se stessa. Nel giovedì che ha preceduto l’inizio dell’attività in pista del Gp di F1 di Gran Bretagna 2022 abbiamo potuto osservare una Williams FW44 profondamente rivista nella zona del cofano motore. I tecnici di Grove hanno deciso di abbandonare i concept rastremato per battere sentieri meno misteriosi andando incontro al design che al momento sta producendo maggiori benefici: quello della Red Bull RB18 che, in Spagna, era stato mutuato sulla tanto chiacchierata Aston Martin AMR22.
La Williams è mestamente ultima in classifica con uno score magrissimo di soli tre punti. Un peggioramento rispetto al 2021 che aveva offerto qualche barlume di speranza che un processo di crescita potesse essersi avviato. Agli albori del campionato in corso la storica scuderia inglese ha presentato una vettura che, filosoficamente, ricorda molto la sorella maggiore, la Mercedes W13. Dopo nove gare passate ad affinare ed a sverniciare la monoposto per renderla sempre più leggera a Grove sono passati al piano B: ricusare il piano progettuale applicato in inverno.
Giovedì pomeriggio la W13 non si è vista in pit lane. La cosa ha messo qualcuno sul “chi vive” facendo pensare che qualcosa di molto grosso stesse bollendo in pentola. Ieri la conferma che a Brackley non hanno sconfessato se stessi e che invece proseguono nel continuo processo di affinamento della vettura che si è presentata con diverse modifiche. La più grade delle quali riguarda il nuovo fondo “anti-porpoinsig”. Per tutti gli approfondimenti vi rimandiamo al seguente link: leggi qui. Ad oggi, dunque, la creatura di James Allison e Mike Elliott resta l’unica a contare su una filosofia concettuale che vorrebbe minimizzare, con soluzioni estreme, l’effetto drag.
F1. Mercedes: update che danno speranza
La stagione dei campioni del mondo in carica è sospesa tra il cercare di dare un senso tecnico a quest’auto e la necessità battere altre strade per ritrovare prestazioni. Per ora prevale la prima istanza che potrebbe essere indicativa di una parabola che inizia a tracciarsi: Mercedes crede nella filosofia ad ingombri limitati che potrebbe essere la base sulla quale adattare anche il modello 2023. Chiaramente con i necessari correttivi.
Dopo aver testato diversi pavimenti e aver lavorato letteralmente di cesoia senza esiti positivi, il “floor” installato ieri sulle vetture di Hamilton e Russell sembra aver dato indicazioni positive. Che chiaramente andranno confermate nel turno di qualifiche e soprattutto in gara. I segnali, è inutile negarlo, sono però incoraggianti. Ma bisognerà capire se le migliorie presentate ieri e che saranno confermate nelle sessioni ufficiali avranno aperto la finestra di utilizzo della W13.
Uno dei problemi atavici di questa vettura è che le prestazioni arrivano solo in condizioni meteo particolari e soprattutto su piste che presentano delle caratteristiche amiche di una macchina che tende costantemente a rimbalzare. Quindi le modifiche devono dimostrarsi efficaci sia a Silverstone (ed è ancora tutto da vedere) ma anche e soprattutto dove l’asfalto non è così regolare. Anche perché la direttiva 39 entrerà in vigore tra due gare, in Francia, e da quel momento ci sarà ben poco da fare se le oscillazioni non rientrano nella metrica individuata dalla FIA.
F1. Mercedes: incertezza sul giro singolo, solidità sul passo gara
Se le FP1 non hanno dato indicazioni di sorta a causa della una pista bagnata, è il secondo turno ad aver offerto spunti analitici più probanti. Sul giro singolo si è evidenziata una certa differenza prestazionali tra la vettura n°44 e la n°63. Se Hamilton ha convito ed è sceso nei tempi piuttosto agevolmente, Russell ha incontrato qualche difficoltà di troppo con il compound soft.
La situazione per il pilota di Kyng’s Lynn è cambiata nella simulazione di passo gara affrontata con pneumatici hard che, sulla carta, non dovrebbero essere la miglior scelta per affrontare la gara. Eppure il race pace è apparso solidissimo tanto da far sorgere un convinto sorriso sul volto dell’ex Williams.
“Ho lottato con la macchina con basso carburante rispetto a Lewis che ha fatto un giro molto forte – ha esordito il britannico ai media – Con più carburante la situazione era decisamente più promettente rispetto alla McLaren che era anch’essa sulla Hard. Quando le nostre gomme sono andate in temperatura abbiamo mostrato un buon passo rispetto alle Ferrari e stavamo migliorando giro dopo giro. Qualche segnale positivo c’è ma sicuramente abbiamo margini di miglioramento“.
“Dobbiamo capire perché il nostro ritmo di gara è molto più forte rispetto al giro singolo. Non riusciamo a far funzionare le gomme in un solo giro. Sul passo gara siamo in una finestra abbastanza buona. È un circuito molto diverso da Montreal e Baku, sapevamo che l’auto sarebbe stata una sfida nelle curve ad alta velocità. Questo si è rivelato vero a Copse, Maggotts e Becketts: l’auto rimbalzava, quindi dobbiamo cercare di sistemare ciò. Ma non stiamo saltellando sui rettilinei, il che è positivo“.
Anche Hamilton ha posto l’accento sul bouncing che è stato limitato ma non di certo annullato: “È stata una buona giornata, siamo riusciti a fare 10 giri nelle FP1. Quindi ne sono stato felice. Stiamo rimbalzando ancora un po’. Non sui rettilinei, bensì in curva. Quindi abbiamo ancora del lavoro da fare. Sembra un piccolo passo avanti, ma dobbiamo continuare a lavorare. Con questa macchina non puoi guidare come una volta per quanto è rigida. Resta comunque divertente quando si passa per Maggotts, Becketts e anche Stowe: sono le mie curve preferite“. I numeri, in effetti, dicono che Lewis in quel settore è stato il più efficace.
“È stato difficile sentire i miglioramenti perché vieni da una pista così diversa: dalle curve a bassa velocità a Montreal alle curve a media e alta velocità presenti qui. La pista – ha proseguito il vicecampione in carica – è più liscia di quella che abbiamo avuto di recente, il che è molto meglio. Ma, in generale, questa pista è semplicemente la migliore: fa rizzare i capelli quando guidi. Il nostro ritmo sulla lunga distanza non è buono come quello di alcuni altri. Ma non siamo lontano. Il pubblico mi dà speranza, è così bello vederli qui e apprezzo così tanto il supporto“.
Il clima di moderata fiducia è confermato anche da Adrew Shovlin che intravede una flebile luce in fondo al tunnel: “Questo è stato il nostro miglior venerdì da alcune gare. Abbiamo ancora molto da migliorare ma la macchina sta lavorando molto meglio su questa pista. È difficile valutare se gli aggiornamenti stanno facendo esattamente quello che ci aspettiamo, specialmente in condizioni ventose. Ma non abbiamo visto nulla di preoccupante, quindi continueremo con queste specifiche per il resto del weekend“.
“George ha avuto una sessione più complicata di quella di Lewis, ma avevamo la gomma Hard sulla sua vettura all’inizio della seconda sessione e la doppia mescola gli ha reso difficile ottenere il massimo dalla Soft. Detto questo, il suo ritmo sul passo è stato incoraggiante. Lewis ha fatto un ottimo giro con la mescola Soft, ma ci aspettiamo che i team veloci abbiano molto da progredire domani. Dobbiamo lavorare sodo per appianare alcuni problemi di equilibrio e rimbalzo. C’è tanto da fare, ma è un inizio di fine settimana ragionevolmente incoraggiante“
Il sabato inglese potrebbe riservare buone probabilità di pioggia durante entrambe le sessioni. Una variabile ulteriore da tenere in considerazione nel processo di valutazione degli aggiornamenti installati sulle Frecce d’Argento. L’obiettivo è di massimizzare le prestazioni in qualifica per presentarsi ai nastri di partenza in buona posizione in una gara che sarà sicuramente asciutta.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, Mercedes AMG F1 Team, Marco Santini