F1, Spielberg. La Sprint Race ha mostrato un assaggio della gara di domani, fornendo un’indicazione sul ritmo delle varie vetture con la gomma impiegata durante questi 23 giri. Per la maggior parte dei team è stata la media, ottimo compromesso fra prestazione assoluta e costanza della stessa su uno stint di media lunghezza. Andiamo dunque ad analizzare i passi gara, in modo da trarre conclusioni utili per l’undicesimo round del mondiale della massima categoria del motorsport.
Per prima cosa, un sguardo “globale” alle performance, considerando lo stint nella sua interezza. Facciamo questo con la rappresentazione cosiddetta “boxplot“: per ciascun pilota, il passo è rappresentato da dei rettangoli, contenenti una linea orizzontale e due estensioni, una superiore ed inferiore, terminanti ciascuna con un’altra linea orizzontale. Parliamo dell’immagine a seguire.
Il passo medio è rappresentato dalla linea orizzontale all’interno del rettangolo, e costituisce effettivamente il ritmo tenuto dal pilota, indipendentemente da quanto questo fosse costante. Il 50% dei giri è contenuto all’interno del riquadro: più questo è basso, quindi, e più il passo è consistente.
Infine, le linee che si estendono sopra e sotto il rettangolo comprendono il 99% dei dati previsti, fornendo tutti le tornate che non siano eccezioni. Eventuali outliers sono rappresentati da dei punti. Per riassumere, un pilota veloce avrà un rettangolo spostato verso il basso, mentre uno costante avrà un rettangolo meno alto.
F1. Gp Austria 2022/Sprint Race Data Analysis: Ferrari e Red Bull sul medesimo passo
Dopo questa breve introduzione, osserviamo i risultati per la Sprint Race austriaca: Verstappen e Leclerc hanno lo stesso ritmo, indicando una prestazione del tutto equivalente. Notiamo però, una maggior costanza da parte di Charles: il 50% dei suoi giri, infatti, si trovano in una “forbice” meno ampia rispetto a quella di Max.
Al medesimo tempo dobbiamo rilevare un paio di eccezioni nel ritmo del monegasco: un giro molto lento (punto in alto), dovuto alla battaglia con il compagno di squadra, ed uno estremamente veloce, effettuato nel tentativo di rimonta. Carlos mostra un passo in media più lento del compagno ma più incostante.
Inferiore, ma comunque di buon livello, il passo di Russell. Leggermente più lento in quanto danneggiato dal traffico quello di Perez. Il ritmo di Hamilton è stato in buona parte determinato da quello della Haas di Schumacher davanti a lui. Per tale ragione risulta inferiore a quello delle due McLaren, “danneggiate” dalla pessima qualifica di ieri e, inoltre, più basso se paragonato a a quello dell’ottimo Ocon.
F1. Gp Austria 2022/Sprint Race Data Analysis: degrado fattore imprevisto
Vediamo a seguire come l’evoluzione del ritmo con il passare dei giri, sotto l’effetto positivo del consumo di benzina e quello negativo relativo al deterioramento degli pneumatici. Quest’ultimo fattore risultato abbastanza elevato rispetto a quello che si poteva penare: notiamo come le linee che indicano la progressione della performance tendono a salire con il passare dei giri, indicando una prestazione “degradata”.
Per di più constatiamo che tale elemento risulta più reale per Verstappen rispetto ai due ferraristi: maggior degrado gomma o gestione del vantaggio accumulato? Per il resto possiamo definire molto interessante la prestazione di Russell, che replica di fatto l’andamento di Leclerc con un gap quasi costante. Sainz, invece, ha un’evoluzione molto più “ondulata”, in quanto alterna tornate condotte con ritmo molto più aggressivo ad altre di gestione, sia per quanto riguarda la mescola bloccata in frenata, sia per quanto concerne il distacco da Leclerc davanti a sé.
Perez, una volta sbarazzatosi del traffico, non riesce ad eguagliare il ritmo dei 3 piloti di testa, restando sempre lontano dal passo di Carlos. In ultima istanza, parliamo del “blocco” di Hamilton messo in atto dalla Haas di Schumacher: non appena effettuato il sorpasso i suoi tempi scendono sensibilmente, avvicinandosi ai piloti migliori senza però eguagliarne la prestazione.
Autore e grafici: Mirco Bartolozzi – @F1DataAnalysis
Foto: Scuderia Ferrari – Oracle Red Bull Racing