sabato, Dicembre 21, 2024

Ferrari: il dilemma irrisolto tra gerarchie interne ed affidabilità

Due dei quattro GP previsti nel mese di luglio prima della pausa estiva hanno visto la Ferrari trionfare, a Silverstone con Sainz e al Red Bull Ring con Leclerc. Se da un lato appare chiara la competitività della F1-75, dall’altro incombono delle ombre che potrebbero rivelarsi decisive. La tanto discussa gerarchia tra i due piloti e la fragile affidabilità sono infatti variabili importanti in un mondiale lungo e finora combattuto.

Nel GP d’Austria la vettura di Maranello ha tradito per la seconda volta anche il pilota spagnolo; un episodio che ha confermato le preoccupazioni che la Ferrari aveva notato non solo in pista, ma anche in fabbrica. Il ritiro di Sainz, sommato alla vittoria di Leclerc, ha dunque permesso a quest’ultimo di riprendersi un buon vantaggio in classifica. Gli ostacoli però non sono finiti e sembrano tutti provenire dall’interno del team. Per la Ferrari è tempo quindi di scegliere; ma cosa è più importante sistemare?

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Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) – Gp Austria 2022

F1. Massa vota affidabilità: la gerarchia in Ferrari è meno importante

Al termine del GP corso sul tracciato di Silverstone, la situazione data dalla classifica complicava un po’ le eventuali scelte gerarchica in casa Ferrari. Tra Leclerc e Sainz si contavano infatti 11 punti, una distanza troppo corta per puntare su un solo cavallo. L’ultima gara andata in scena in Austria ha però visto il ritiro di Sainz, per un pesante guasto, e la vittoria di Leclerc, anch’essa macchiata da un problema.

Il risultato ottenuto al Red Bull Ring sembra quindi aver scelto un’ipotetica prima e seconda guida in casa Ferrari; tra lo spagnolo e il monegasco i punti sono ora 37, con Sainz distante 75 lunghezza dal leader Max Verstappen. Numeri che sembrano dunque dare una direzione chiara, visto che la lotta al titolo mondiale non può essere definita chiusa.

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Sul team di Maranello grava però un problema che potrebbe rivelarsi più importante della sola scelta del pilota di punta. L’affidabilità infatti ha colpita ancora una F1-75 che comunque dimostra di essere competitiva anche sul tracciato austriaco. Un aspetto che, viste anche le lamentele di Magnussen in merito alla power unit Ferrari, non può essere trascurato. Lo stesso Felipe Massa ha spiegato l’importanza dell’affidabilità, maggiore rispetto a quella della gerarchia.

Il problema maggiore della Ferrari è l’affidabilità. Bisogna sistemare prima la vettura, perché magari la prossima volta Carlos vince e Charles si ritira; con questa situazione è prematuro avere una gerarchia. Il clima è incerto, anche a Maranello non sanno chi finirà i prossimi GP”.

Una riflessione vera quella fatta dall’ex Ferrari, che ha così posto l’attenzione su una vettura che, per portare un pilota al titolo mondiale, deve prima avere la certezza di chiudere le gare.

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Felipe Massa

F1. Gerarchia tra piloti o affidabilità: Ferrari di fronte ad una scelta importante

Se le prime tre gare del mondiale avevano mostrato una Ferrari solida e una Red Bull più fragile, giunti all’esatta metà del calendario la sinfonia sembra essere cambiata. Le RB18 di Verstappen e Perez, anche se non senza problemi, risultano comunque più affidabili rispetto alle Ferrari. I problemi di affidabilità che si sono presentati in Spagna per la prima volta, non sembrano infatti intenzionati ad abbandonare la Rossa. Una variabile fondamentale in ottica campionato e su cui la Scuderia deve riflettere.

Il popolo rosso chiede a gran voce una scelta gerarchica tra i due piloti; una decisione che, al termine del GP d’Austria, la classifica sembra aver preso da sola. Ma se da una parte la Ferrari potrebbe optare per Leclerc come prima guida, dall’altra l’ombra di una possibile rottura sembra non voler sparire. E gli ultimi giri al Red Bull Ring ne sono una conferma.

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La vettura di Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) dopo il ritiro nel Gran Premio d’Austria 2022

Il bivio a cui è arrivata la Scuderia di Maranello detterà quindi le sorti del proseguo del mondiale. Con altrettante undici gare da disputare, i giochi sono infatti tutt’altro che chiusi; ma per vincere la Ferrari ha bisogno della certezza di una vettura solida.

Gerarchia tra piloti o affidabilità? È questa la decisione non semplice che spetta al team guidato da Binotto. Tralasciando per un momento gli errori del muretto, senza i ritiri che sia Leclerc che Sainz sono stati costretti a subire, ad oggi la classifica piloti sarebbe ben diversa.

I titoli sono ancora in palio, ma non sistemare l’affidabilità sulla F1-75 potrebbe portare non solo ad una disfatta nel 2022, ma anche ad un lavoro complicato in vista del prossimo anno. Nonostante un calendario lungo, il tempo corre senza perdonare la mancanza di una direzione netta in Ferrari.

E forse, vista la base competitiva che ha mostrato la F1-75, compromettere un buon lavoro non è la scelta migliore. Per vincere, d’altronde, serve terminare le gare; e ora in Ferrari persiste il dubbio che questo possa non accadere.


Autore: Chiara Zambelli

Foto: F1, Scuderia Ferrari F1

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1 commento

  1. Potreste dare qualche dettaglio in più sulle questioni tecniche delle PU, vista la loro rilevanza in generale anche rispetto ad altri fattori ipertrattati?
    Saluti

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