Dopo un weekend, quello austriaco, in cui i piloti sono stati funestati dai track limits, si arriva al Paul Ricard per il Gp di Francia di F1 dove le vie di fuga sono enormi e tutte asfaltate. Verrebbe quasi da pensare che la situazione potrebbe essere anche peggiore di quella trovata due domenica fa. E invece, dopo aver utilizzato la giornata del venerdì per capire come i piloti affrontassero il circuito, gli episodi a riguardo sono risultati davvero pochi.
In ogni caso, partiamo da qui, con una decisione che arriva proprio dal precedente austriaco. Nella scorsa qualifica Perez ha tagliato completamente curva 8 durante la Q2 completando l’intera sessione di prove ufficiali in quanto i commissari avevano reagito troppo lentamente nel valutare la violazione.
Ebbene, sul circuito di Le Castellet, durante l’ultimo tentativo della Q1, Mick Schumacher si qualifica per la fase successiva con un gran giro, tuttavia tagliando in maniera eccessiva curva 3. Ricordiamo che i limiti della pista sono definiti dalla riga bianca e che i cordoli non ne fanno parte:
I commissari, in questo caso, sono stati pronti e reattivi, tant’è che ancor prima del termine della Q1, era già arrivata la comunicazione che il tempo era stato cancellato. Viene da dire “molto bene”: questo contribuisce ad avere una sessione più regolare, non penalizzando un pilota che sarebbe rimasto fuori a causa della violazione di un avversario. Poi si può discutere su quanto abbia guadagnato o meno, ma la regola va fatta rispettare a tutti.
F1. GP Francia 2022: gli episodi relativi alla gara
Passiamo alla gara: Ocon e Zhou sono stati sanzionati con 5 secondi di penalità + 2 punti patente per aver causato un incidente. In entrambi i casi è una violazione del codice sportivo internazionale.
Per quanto riguarda il francese, durante il primo giro, ha tentato l’attacco all’ingresso di curva 8 su Tsunoda. Tuttavia ha perso il controllo della vettura ed è andato alla collisione con l’avversario dell’Alpha Tauri che è finito così in testacoda. A mio avviso assegnare una sanzione è corretto; infliggere solo 5 secondi un po’ meno: il giapponese ha avuto la gara totalmente compromessa, inoltre i danni riportati lo hanno costretto al ritiro pochi giri dopo.
Per quel che concerne l’episodio di Zhou, invece, Schumacher stava tentando l’attacco ai danni dell’avversario all’esterno di curva 11. Il cinese, tuttavia, ha perso il controllo del posteriore della sua macchina ed è andato al contatto con l’avversario, causandone il testacoda.
In questo caso la penalità inflitta sembra essere corretta: vero che la dinamica è stata simile a quella dell’episodio sopra analizzato, ma è altrettanto vero che i danni peggiori li ha riportati proprio il pilota Alfa Romeo, il quale ha dovuto effettuare anche una sosta non preventivata per cambiare l’ala anteriore.
F1. Gp Francia 2022: La sanzione a Sainz è corretta?
Ma andiamo oltre e vediamo quanto accaduto con Carlos Sainz. Lo spagnolo è stato sanzionato con 5 secondi di penalità per unsafe release. E’ una violazione dell’articolo 34.14 a) del regolamento sportivo:
Al momento della prima sosta, durante safety car, il ferrarista è stato rilasciato dal proprio team quando in pit lane stava sopraggiungendo un’altra macchina, la quale ha dovuto bruscamente frenare per evitare l’incidente. La decisione è assolutamente corretta ed in linea con quelle del passato. Tuttavia, ancora una volta, si discute di una sanzione inflitta al pilota per un errore del team: lui ha visto la luce verde ed è partito; sta alla squadra controllare che non si crei pericolo ad altri.
Va precisato che in passato (Germania 2019) proprio a Ferrari venne assegnata un’ammenda per un rilascio non sicuro di Leclerc durante la gara, ma gli avversari si mostrarono contrari alla decisione della Direzione Gara. Effettivamente, infliggere una multa ad una squadra durante la corsa, potrebbe spingere alcuni team a correre degli inutili rischi per guadagnare qualche decimo consapevoli che poi incorrerebbero solo una sanzione pecuniaria.
Autore: Alessandro Rana – @aleranaF1
Immagini: F1