La prima vittoria in F1 non si scorda mai. Carlos da Madrid la ottiene con la storica scuderia italiana, dopo aver disputato la bellezza di 150 Gran Premi nella massima categoria del motorsport. Nelle ultime settimane l’iberico ha mostrato un netto cambio di tendenza. È finalmente arrivata la confidence con la F1-75, elemento cruciale per massimizzare il fine settimana. Il supporto reiterato della Ferrari ha portato i propri frutti e, a quanto pare, il trionfo può liberare mentalmente l’ex McLaren.
Lo spagnolo ha sofferto non poco la condizione di secondo pilota e in questo va senza dubbio sottolineata la comunicazione con la stampa che il Cavallino Rampante ha tenuto nell’ultimo anno. Dichiarare apertamente che il team punti alla vittoria mondiale con Leclerc, infatti, non è sembrata la strategia migliore. Questo malgrado all’interno della squadra le gerarchie fossero ben definite.
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Messo alle spalle il bagno di champagne britannico, il ferrarista si è presentato in sala stampa proiettandosi all’azione che prenderà il via domani con il primo turno di prove libere: “Non sono in grado di descrivere ciò che è avvenuto nella testa dopo la vittoria a Silverstone. Un trionfo che mi ha dato la fame per riprovarci. A Maranello l’accoglienza è stata grandiosa e sono stato con degli amici. E’ stato bello“.
Sull’evento che sta per iniziare in Stiria: “In Austria sarà un weekend interessante con la Sprint. Quest’anno sarà una gara ancora più intensa. Solitamente questa pista offre molto spettacolo e diverse possibilità grazie alle tre zone DRS. Credo che con queste macchine sarà ancora più bello guidare“.
Lo spagnolo viene interpellato sulla gestione delle fasi critiche che un pilota affronta durante un GP. Ecco il suo parere: “E’ una questione di equilibrio, trovare un punto di mezzo. Non c’è nulla di male ad agitarsi alla radio e farsi sentire dalla propria squadra. Ma bisogna anche dare fiducia al team. E’ necessario trovare un equilibrio. All’inizio della carriera o ero troppo calmo o troppo agitato. Col passare del tempo ho imparato a gestire meglio queste dinamiche“.
Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz
Foto: Scuderia Ferrari F1