F1. Carlos Sainz conquista con le unghie e con i denti la quinta posizione con annesso giro veloce al GP di Francia, in rimonta dalla 19^ casella sulla griglia. Senza la penalità per la sostituzione della power unit, lo spagnolo della Ferrari si sarebbe assicurato agevolmente una prima fila e la possibilità di giocarsi la vittoria.
E’ senz’altro un Carlos Sainz ritrovato quello del GP Francia. Veloce, sicuro, efficace in gara e anche in qualifica, in cui ha brillato come stratega e team player per aiutare Charles Leclerc a centrare una pole importante.
F1. Ferrari: il rammarico di Carlos Sainz
“Senza la penalità questo sarebbe stato un fine settimana in cui avremmo lottato per la pole position e la vittoria” ha commentato Sainz nel post-gara.
“Anche con la penalità abbiamo fatto una gara perfetta, con soste andate regolarmente. Senza la penalità avremmo lottato per il podio, un risultato molto buono“.
Nonostante una penalità di 5” per unsafe release in pit lane davanti a una Williams, è grazie al madrileno che si limitano i danni in casa Ferrari nel weekend transalpino, terminato prematuramente per Leclerc al 18° giro. Il monegasco ha commesso un errore in curva 11, finendo nelle barriere mentre era in testa.
“Errori come questo quindi possono capitare – ha dichiarato Sainz – perché siamo davvero al limite lì davanti ed è davvero pazzesco quanto spingiamo, quanti rischi corriamo. Io ho commesso un errore nella gara precedente, oggi è successo a Charles”.
Ancora una volta il muretto Ferrari e l’iberico si sono trovati in disaccordo in merito alla strategia. La decisione di fermare Sainz è arrivata in un momento decisivo nella lotta con Sergio Perez, punto sul quale sarà necessario riflettere e discutere insieme alla squadra.
“Erano convinti che fosse il giro giusto per effettuare la sosta, anche se ero in bagarre con Checo. Sono le tipiche discussioni con il team” ha commentato.
“Alla fine hanno più numeri e dati a disposizione rispetto a me, quindi li ascolto quando mi dicono di fermarsi. Poi andremo ad analizzare meglio il tutto, mi spiegheranno perché hanno preso quella decisione”.
“La difficoltà era passare George [Russell] e Checo con gli stessi pneumatici, avevamo pittato praticamente in contempeanea, ma avevamo il passo per riuscirci. Con Checo soprattutto è stato difficile, non c’era molto spazio e mi sono dovuto inventare un punto per passarlo e alla fine ci sono riuscito”.
F1. Ferrari: Sainz in Ungheria per vincere
Il bilancio del fine settimana per Sainz risulta comunque positivo, guardando al potenziale della vettura e alla rimonta. Nelle dichiarazioni post-gara riemerge il fantasma dell’Austria, ma la sicurezza riacquisita dal madrileno rispetto all’inizio della stagione gli consentirà di affrontare la tappa di Budapest con più grinta.
“Alla fine tengo in considerazione gli aspetti positivi. Dovevo servire la penalità, è una cosa che non potevo controllare e quello che non posso controllare cerco di lasciarmelo alle spalle. Avrei potuto chiudere secondo in Austria e lottare per la vittoria questo weekend, ho avuto un buon passo, quindi tengo in considerazione tutti gli aspetti positivi di questo momento. Vado in Ungheria con l’obiettivo di vincere“.
“Da Barcellona sono stato in grado di non concentrarmi troppo sui risultati per ritrovare la fiducia. Adesso la mia sicurezza è tornata e i miei risultati lo dimostrano” ha concluso.
Autore: Beatrice Zamuner – @beafunoat
Foto: F1TV, Scuderia Ferrari F1