giovedì, Novembre 21, 2024

Verstappen: i “segreti” che hanno portato l’olandese della Red Bull al titolo

La F1 moderna è complicata, molto di più di quanto si possa davvero immaginare. La pletora di informazioni raccolte durante un fine settimana assume un’importanza vitale per il rendimento del pacchetto pilota-vettura. Massimizzare, pertanto, significa vincere se il progetto lo consente. Al contrario, benché le possibilità di trionfo siano concrete, il risultato non sarà raggiunto.

Sotto questo aspetto, il lavoro prodotto nell’arco del fine settimana tramite la comunicazione con gli ingegneri, indirizza il guidatore sulla corretta strada di set-up. L’obbiettivo primario, come sempre, si infulcra sulla necessità di fornire al conducente la miglior versione della vettura in relazione alla pista.

I processi decisionali sono strettamente connessi all’affiatamento creatosi negli anni, capace di fare la differenza non solo verso la “costruzione” della messa a punto, ma bensì molto utile nel gestire i momenti complicati che, come sempre, fanno presenza massiccia all’interno della massima categoria del motorsport.

Nel corso degli anni il team di Milton Keynes ha dimostrato doti eccelse nel valorizzare i propri punti di forza, limando problemi e “difetti”. Disporre di un talento cristallino come quello di Verstappen, considerando il temperamento ingombrante del campione del mondo in carica, non è certo stato facile nelle ultime annate.

F1
Max Verstappen a colloquio con il responsabile della trackside communication Giampiero Lambiase (Oracle Red Bull Racing)

Dettami societari a parte, il legame dell’olandese con Gianpiero Lambiase, tecnico in forza alla scuderia austriaca dal lontano 2008, ha contribuito in maniera significativa all’efficacia del giovane talento di Hasselt. Noi di FUnoAnalisiTecnicaTecnica, attraverso le innumerevoli analisi on board, abbiamo potuto constare le capacità dell’ingegnere italiano, professionista preciso e diretto molto apprezzato da Max.

Il responsabile della trackside communication definisce “un regalo” poter lavorare con Verstappen. Ne elogia le doti conscio che, senza di lui, il proprio percorso in F1 non avrebbe di certo la stessa valenza. E, a quanto pare, il sentimento è mutuo.

Tramite un tuffo nel passato Lambiase ricorda la facilità di adattamento dell’attuale leader del campionato al primo Gran Premio in Red Bull, abilità che li permise di battere il suo compagno in qualifica e, approfittando del clamoroso harakiri Mercedes, conquistare la vittoria in Spagna al volante della RB12.


F1: la franchezza di Vertappen, caratteristica vincente

Fiducia: sensazione di sicurezza basata sulla speranza o sulla stima riposta in qualcuno o qualcosa. La definizione del vocabolario italiano sulla parola in questione fotografa perfettamente il rapporto tra i due costruito negli anni. Tale approccio ha fornito i paramenti per instaurare un canale comunicativo impeccabile. D’altronde, come sottolinea lo stesso Lambiase, un pilota che non risulta del tutto onesto in merito alle sensazioni della vettura rende molto più complicato il compito da svolgere.

In questo Max risulta senza dubbio uno dei piloti più franchi di tutto il Circus. Basti pensare ai numerosi team radio dove, spesso con parecchia foga, il figlio d’arte ha “sfogato” la propria frustrazione relativamente alle performance imperfette della sua monoposto. Tale caratteristica intrinseca ha facilitato non poco gli ingegneri verso la risoluzione dei problemi.

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Max Verstappen (Oracle Red Bull Racing) sul podio del Gran Premio d’Austria edizione 2022

La partecipazione di un pilota verso la scelta sulla messa a punto non segue regolarmente la medesima metodologia. Il pilota con cittadinanza belga, secondo i feedback di Lambiase, oltre ad essere in grado di orientare i tecnici sul lavoro da svolgere, è sempre stato capace di fornire tutti i dettagli utili per capire sino dove l’auto può arrivare. D’altronde, come detto, poter spingere al massimo una F1 significa valorizzare il prodotto sfruttandone le possibilità complessive.

Senza queste istruzioni fornite Red Bull non avrebbe realizzato i grandi passi effettuati nel corso degli ultimi mondiali. Benché la mente analitica di Verstappen sia stata di frequente sottostimata, ha inciso concretamente verso l’ascesa al titolo e unita al talento naturale di pilotaggio del quale dispone, ha reso possibile l’anelito tanto bramato: laurearsi campione del mondo.


Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz 

Foto: Oracle Red Bull Racing

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