venerdì, Novembre 15, 2024

Gp Belgio 2022/Ferrari: Binotto non fa mea culpa

Si sono spenti da poco i motori sul circuito di Spa Francorchamps che ha segnato la quattordicesima tappa del campionato del mondo di F1 2022. Le cose per la Ferrari si erano messe male sin dal venerdì, quando è stato chiaro che Charles Leclerc dovesse subire l’ennesima penalizzazione per la sostituzione di una power unit che, per la Rossa, è ormai croce e delizia.

La gara odierna ha il sapore della resa. La classifica si è fatta pesante. La doppietta della Red Bull determina un vantaggio di ben 118 lunghezze. Leclerc, sesto al traguardo e protagonista di un inconveniente “fantozziano” (una visiera a strappo è andata ad ostruire il condotto dei freni posteriore destro, nda) è ormai sparito nel retrovisore di Verstappen che inanella da nona stagionale e fa un passo decisivo verso la seconda corona iridata. 93 lunghezze è il gap che si è costituito ad otto gare al termine. Un Everest innevato da scalare.

Ma ciò che preoccupa in casa Ferrari non è tanto la situazione relativa ai punti, ma il delta palesatosi nello storico tracciato che sorge nei suggestivi boschi della Ardenne. La RB18 ha letteralmente surclassato la F1-75. E lo ha fatto senza appello in ogni condizione e con ogni tipologia di gomma. Sainz non è mai stato della partita vincente. Il terzo posto finale è un brodino scialbo che non toglie la fame.

Leclerc, dal canto suo, ha ottenuto un modesto sesto posto che arriva dopo un assurdo rientro ai box per provare a fare il giro veloce (con esito negativo) e nel quale supera il limite di velocità subendo una penalità di cinque secondi che fa godere Fernando Alonso. Una situazione oggettivamente imbarazzante. Ma non per chi guida il team.

F1
Charles Leclerc, Scuderia Ferrari F1, Gp Belgio 2022

F1. Ferrari: Binotto “dribbla” gli errori strategici

Tanti i temi che Mattia Binotto avrebbe dovuto affrontare nel dolente post gara. In realtà il team principal non è stato particolarmente loquace dopo i 44 giri che hanno caratterizzato il Gp del Belgio. Si è infatti limitato a poche, asettiche, battute rilasciate ai colleghi si Sky Sports Uk: “Abbiamo preso la decisione giusta facendo fermare Charles. Nelle corse bisogna rischiare e abbiamo cercato di prendere il punto, senza però riuscirci. Non credo però che sia stato un errore, anzi…“. Singolare ricostruzione visto lo sbilenco epilogo della mossa tattica.

Sul confronto con Red Bull questo il rapido commento del team principal della Scuderia: “Ci sono state alcune gare in cui loro sono stati più veloci di noi e viceversa. A Spa il loro pacchetto ha funzionato meglio del nostro visto che le gomme sulle nostre macchine degradavano dopo pochi giri. Dobbiamo analizzare i dati e guardare avanti, accettando che in questo fine-settimana Red Bull ci sia stata superiore“.

F1
Il team principal della Ferrari Mattia Binotto

L’ultimo passaggio sembra far tornare la Ferrari indietro di due anni. Si riparla di analisi di dati e di elementi da sviscerare in fabbrica. Non un buon segnale per un team che fino a poco fa era il punto di riferimento tecnico della categoria. Il Cavallino Rampante, al di là della retorica del crederci ancora, ha evidentemente alzato bandiera bianca. E il clima sommesso che si respira nel box rosso lo dice chiaramente.


Autore: Diego Catalano@diegocat1977

Foto: F1, Scuderia Ferrari F1

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1 commento

  1. Giustissimo.
    Basta scusare Binotto. Finché si prendono gli stessi e si ricomincia il risultato non cambia, soprattutto senza ‘mea culpa’ e aggiungerei ‘mea maxima culpa’

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