La pausa estiva della F1 è quasi volta al termine. Il weekend del Gran Premio del Belgio è pronto a mettere un punto all’estate e a dare il via al secondo round fra Ferrari e Red Bull per la vittoria del campionato, sia in ambito piloti che costruttori.
Nonostante la vicinanza di performance fra la RB18 e la SF-75, la matematica narra che la situazione attuale è nettamente a favore della scuderia austriaca in entrambe le classifiche. E la distanza, con la strategia attuata da entrambe le scuderie, appare destinata ad aumentare.
F1. Red Bull verso ordini di scuderia: strategia Horner
Al tramonto della pausa estiva Red Bull è pronta ad intensificare gli aiuti da parte del secondo pilota Sergio Pérez a favore di Max Verstappen. Lo stesso team principal Christian Horner, infatti, ha insinuato che nella seconda parte della stagione potrebbero implementarsi gli ordini di scuderia volti a favorire il pilota olandese. Questo evidenzia una presa di posizione che si sposa perfettamente con quanto avvenuto durante l’intera storia della F1, dove, per assicurarsi la vittoria, una squadra delinea un primo ed un secondo pilota.
Il secondo è colui che si sacrifica per il compagno e per la squadra. In questa maniera si aiuta il fattore numerico (più punti possibili al primo pilota) e si evitano lotte per il potere che potrebbero danneggiare la scuderia. Un esempio? Mercedes, Nico Rosberg e Lewis Hamilton. In aggiunta a questo, il “favorito” Max Verstappen, nel caso specifico, può essere anche più rilassato e concentrarsi esclusivamente a guidare bene affrontando gli avversari per evitare errori potenzialmente letali.
F1. Ferrari determinata alla corsa libera
Alla fredda precisione austriaca di Red Bull in stile Niki Lauda, Ferrari risponde con il bruciante e passionale istinto italiano. Al contrario degli avversari, il Cavallino Rampante ha dichiarato apertamente di non avere delineato nessuna gerarchia interna. Charles Leclerc e Carlos Sainz sarebbero quindi alla pari, liberi di lottare con gli altri piloti e soprattutto fra di loro. Una scelta di questo genere è stata sottolineata e difesa a gran voce da Mattia Binotto in persona (leggi qui).
Da un punto di vista di “giustizia”, una strategia del genere non può che essere adorata. Ferrari dà valore alla meritocrazia, senza eleggere nessun agnello sacrificale e dando ad entrambi i piloti piena libertà di espressione e di fiducia, con la promessa di non intralciarsi a vincenda danneggiando il team. Quello che ci chiediamo, però, a quindici anni dall’ultimo titolo conquistato da Ferrari, è se questa sia la strada giusta per tornare a vincere.
F1. Red Bull vs Ferrari: un mondiale in numeri
A decidere chi sarà il prossimo campione del mondo di F1, sia come team che come pilota, sarà uno scontro fra cuore e ragione. Se dal punto di vista romantico la strategia Ferrari sembra la migliore, in quanto lascia spazio all’imprevisto, alla passione, l’arte delle corse, quella di Red Bull, più sicura e calcolatrice si delinea come quella vincente.
La scuderia di Milton Keynes è pronta a massimizzare il risultato in ogni gara, andando quindi ad assicurarsi la vittoria con la matematica. E questo per gli 80 punti di vantaggio di Verstappen su Leclerc e i 97 fra le squadre.
Ferrari continua ad affidarsi a dettagli variabili, incostanti e cangianti, specialmente in un ambiente ad alta velocità come quello della F1, nonostante abbia il secondo pilota Red Bull a soli 5 punti di distanza da Leclerc e Mercedes che inizia a mettere il fiato sul collo agli italiani, a soli 30 punti di distanza a metà stagione ancora da correre.
Le classifiche della rossa recitano un distacco minore da coloro che la inseguono rispetto che a quelli da inseguire. Un approccio, analizzando diverse gare del mondiale in corso, che ha portato più vicino alla sconfitta. E questo in un momento di massima assenza di sicurezza, in quanto siamo ancora a metà campionato, con tutto il ventaglio di possibilità ancora spalancato. Se Ferrari continuerà così, quando riuscirà a laurearsi campione del mondo?
Autore: Silvia Giorgi – silvia_giorgi5
Fonte Immagini: Oracle Red Bull Racing, Scuderia Ferrari F1
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