giovedì, Dicembre 19, 2024

Porpoising: l’inedito “decisionismo” della FIA indotto dalle critiche

Wolff, con questa dichiarazione shock si riferisce al porpoising in F1, ed è la risposta assai piccata che il team principal della Mercedes ha riservato ai team, la maggior parte, che non volevano l’intervento della federazione tanto per quest’anno, quanto soprattutto per il prossimo.

La famigerata direttiva tecnica è diventata un terreno di scontro eminentemente politico, dove dai 25 millimetri iniziali di sollevamento del fondo delle monoposto prospettati, si è arrivati ad un valore pari a 15 millimetri. Una sorta di compromesso dove, evidentemente, non era così importante la sicurezza. Se lo fosse stata, la Federazione Internazionale poteva tirare dritto per i 25 millimetri derogando dal voto dalle varie scuderie.


F1/porpoising: possibili danni cerebrali secondo Wolff

Nelle dichiarazioni di Toto si legge un inedito e commovente impegno del squadra di Brackely per garantire la salute e sicurezza di tutti i piloti. Infatti il boss del team pluripremiato afferma che le “frequenze di saltellamento” già a due hertz potrebbero creare problemi cerebrali, e che le monoposto possono raggiungere i 7/8 hertz, quindi sarebbero pericolosissime.

F1
George Russell (Mercedes AMG F1 Team) a bordo della sua W13

E a chi gli contesta il fatto che negli ultimi Gran Premi quasi nessuno, compresa la Mercedes di Russell che è partita in pole in Ungheria, ha sofferto di pompaggio aerodinamico, il manager austriaco replica che quelli non erano circuiti probanti dal punto di visto del tedioso fenomeno.

Che dire. Curiosamente tutto è cominciato quando Hamilton ha accusato dei terribili mal di schiena, dopo una gara. Per fortuna sua e nostra, che eravamo assai preoccupati per la sua colonna verterbale, pare che poi tali problemi fisici non si siano più ripetuti. Sollievo. Ma intanto la macchina si era messa in moto. Difatti, la FIA, una volta tanto è sembrata più veloce di Flash, partorendo una normativa che poteva rivoluzionare (di nuovo) le monoposto per il 2023, per poi arrivare al compromesso di cui sopra, che forse al nostro Totone ha lasciato un pò l’amaro in bocca.

Che morale si può trarre da questa vicenda? Che è durata poco la guerra MercedesFIA (epilogo scorso mondiale). Se da Spa vedremo un ribaltamento totale di valori tecnici, magari qualche domanda ce la potremo pure porre. Di certo, Red Bull e Ferrari, avversarie in pista ma alleate (per ora) sul versante politico, escono sconfitte, almeno in parte. Altra cosa curiosa: tutta questa vicenda del porpoising, se ci pensiamo bene, nasce soprattutto dalle decisioni pregresse della Federazione Internazionale. Mi spiego.

F1
l’austriaco Toto Wolff, team principal della scuderia Mercedes AMG F1 Team

In sostanza, la FIA, nonostante il cambiamento significativo delle monoposto a partire da quest’anno (reintroduzione effetto suolo), non ha ritenuto necessario far svolgere più sessioni di test. Eppure le avvisaglie si erano subito palesate sin dalla prima sgambata stagionale durante in pre season test in Bahrain.

Quindi i soldi di Place De la Concorde, alla faccia del motto “Safety first“, con il nuovo regolamento, i limiti all’uso dei test, l’utilizzo della galleria del vento e il budget cap, hanno posto le premesse per monoposto (a sentire Wolff e mamma FIA) potenzialmente pericolose. Forse proprio per questo la FIA ha mostrato un inedito “decisionismo”. In sostanza si chiama coda di paglia…


Autore: Mariano Froldi – @MarianoFroldi

Foto: Mercedes AMG F1 Team

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