Crescita incessante. Così si può fotografare il 2022 di Carlos Sainz che è alla sua seconda stagione con la Scuderia Ferrari F1. Dopo l’anno di esordio in cui è riuscito a battere Charles Leclerc, l’ex McLaren ha incontrato non poche difficoltà di adattamento alle monoposto di nuova generazione. Cosa che ne ha frenato lo slancio ed allargato la forbice prestazionale nei riguardi del suo compagno di squadra.
Ma, nonostante ciò, lo spagnolo è lì. Nel campionato in cui ha gustato la gioia della prima vittoria, arrivata nel rocambolesco GP di Silverstone, alla sua 150esima partenza in carriera, il distacco in termini di punti dal monegasco è decisamente limitato. La classifica recita così: Leclerc 178 punti (2°), Sainz 156 (5°). Ciò dipende anche dalla progressiva comprensione delle vetture ad effetto suolo che hanno portato il madrileno su un più alto livello di performance. Cosa che obbliga Maranello a non operare ancora una scelta su chi sia la prima guida; su chi ha le chiavi per sfidare un Max Verstappen lanciatissimo verso la sua seconda corona iridata.
I numeri dicono che Carlos paga in modo significativo in qualifica: (10-3 per Charles); mentre in gara migliora con una posizione finale media di 2,89 (quella di Leclerc è 3,20).
F1. Sainz: una stagione sulle montagne russe
Sainz ha parlato del suo 2022 ai microfoni del portale ufficiale della F1 facendo un bilancio generale e lanciandosi in previsioni, che hanno il sapore della speranza, sulle restanti nove gare in calendario. “È stata una stagione sulle montagne russe, soprattutto all’inizio. È stata dura con questa macchina. Due DNF consecutivi mi hanno fatto uscire dalla lotta per il campionato molto presto. Poi ho avuto un picco in Canada e con la vittoria di Silverstone. Poi un minimo e un massimo. Ma preferirei di gran lunga che le montagne russe fossero competitive come lo sono adesso piuttosto che come lo erano all’inizio“.
In questo percorso altalenante è stato decisivo il ruolo della Ferrari che ha sempre fatto quadrato intorno al pilota, proteggendolo in ogni modo: “Il supporto è stato importante, soprattutto dopo l’Austria, che è stata difficile da digerire. La mia annata stava iniziando a svoltare con un ottimo risultato in Canada e la vittoria in Inghilterra. Stavo per finire di nuovo tra i primi due per la terza gara consecutiva e poi un DNF ha mandato nel cestino le mie speranze per il campionato e molti punti“.
“Tutti, in Ferrari, sono contenti dei miei risultati. Se sarò competitivo, la squadra sarà felice. Hanno visto i progressi che abbiamo fatto con la macchina. Non sto dicendo che sia finita, o che non ho ancora bisogno di progredire e di continuare a mettermi a mio agio, ma ha sicuramente aiutato il modo in cui mi sono approcciato al fine settimana. La mia mentalità ora è più focalizzata sulla massimizzazione del weekend invece di concentrarmi su ogni sessione cercando di trovare qualcosa di particolare sulla macchina“.
F1. Leclerc difende la Ferrari sulle scelte strategiche
Se la Ferrari ha protetto Sainz, quest’ultimo ha difeso la Rossa per quanto riguarda la strategia della squadra che sono state messa in discussione in diverse occasioni: “La squadra sta eseguendo ad un livello molto alto. Siamo di fronte a una squadra molto forte come la Red Bull che complica le cose e dobbiamo esibirci ad alto livello per eguagliarli. La squadra è progredita molto in questi ultimi due anni. La strategia è sempre un argomento di discussione in Ferrari. Non so perché tutti guardino alle nostre tattiche e analizzino eccessivamente ciò che avremmo dovuto fare. Immagino che faccia parte dell’essere Ferrari. C’è anche un’analisi eccessiva della nostra radio. Tutti i nostri messaggi radio vengono trasmessi. Forse questo dà un’impressione di caos“.
Uno dei cardini dell’esperienza Ferrari è il rapporto solido che hanno i due piloti nonostante qualche normale tensione sportiva. Vedasi Austria e Inghilterra. “Charles produce sempre giri estremamente buoni durante le prove libere e le qualifiche, e quest’anno ha anche un ottimo ritmo di gara – ha spiegato Sainz – È sempre un ottimo riferimento da avere nella squadra; è un ragazzo fantastico con cui vado d’accordo. E’ un pilota da cui ho davvero imparato molto negli ultimi anni. Passiamo molto tempo insieme sia a Maranello che in pista e normalmente abbiamo opinioni simili su molte cose. A parte questo, quando è il momento di divertirci, possiamo farlo. Non tutto è super serio. Spero che riusciremo a mantenere questo rapporto“.
F1. Sainz, la gratitudine per Mattia Binotto e la possibilità di vincere il titolo
Se Sainz ha compiuto il passaggio dalla McLaren alla Ferrari è per volontà e merito di Mattia Binotto che ha creduto ciecamente nel potenziale dello spagnolo. Anche di questo il pilota ha parlato: “Mattia è stato per me un pezzo molto importante del puzzle. E’ stato quello che si fidava di me più di chiunque altro. Dovevo esserci nel 2021 per produrre i risultati che lui e la Ferrari si aspettavano da me. Da allora, il mio rapporto è stato fantastico, penso che sia un grande team leader. Penso che l’apprezzamento e il rispetto che ha all’interno della squadra siano enormi e sicuramente ci sta guidando nella giusta direzione“.
Sulla lotta iridata: “Statisticamente tutto è possibile. Ecco perché la mia intenzione non è cambiata. Arrivo ad ogni GP cercando di vincere. È un anno pazzesco quello che stiamo facendo. Se vedi come le prime due squadre sono in cima, dovrebbe essere un campionato in cui uno vince e uno arriva secondo. Ma non è così. Ci sono molte oscillazioni di punti, il che mi fa credere che tutto sia possibile. È un anno molto diverso da quelli precedenti perché le gare sono migliori. Ci crederò fino a quando non sarà finita. Se guardi da vicino le ultime gare, sono sul livello molto simile ai migliori. Mi sento come se fossi lì. È solo che il prezzo che ho pagato all’inizio della stagione mi sta costando quest’anno“.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, Scuderia Ferrari F1