Con l’arretramento in griglia di Max Verstappen e Charles Leclerc gli occhi erano tutti puntato su Carlos Sainz. Il pilota madrileno ha sulle spalle il compito di incorniciare il Gp del Belgio di F1 con una prestazione che possa permettere alla Ferrari di limitare i danni. Ma che possa anche rilanciarlo in classifica andando a ridurre ulteriormente il gap dal compagno di squadra.
Per ora il programma si sta svolgendo in linea con le attese. Il n°55, con il secondo miglior tempo assoluto (1.44.297), scatterà in pole position, la seconda stagionale, e soprattutto riesce a tenere alla spalle Sergio Perez che era sicuramente l’avversario più temibile. Sainz è solo all’inizio del cammino che porterà all’eventuale vittoria. La RB18 è temibilissima sugli allunghi calati tra i boschi delle Ardenne e la difficoltà a mettere immediatamente in temperatura le coperture possono essere un fattore sfavorevole allo starti di un gara che si correrà con temperature relativamente basse, in linea con quello odierne.
F1. Ferrari: Sainz è soddisfatto a metà
Carlos Sainz è stato molto realista nel commentare la sua performance. Se il risultato finale viene accolto con gran favore, a destare qualche preoccupazione è il distacco di quadi quattro decimi nei riguardi di Max Verstappen che si è potuto concedere il lusso di non effettuare il secondo assalto nella decisiva Q3. La Red Bull RB18 sembra essere una vettura costruita per questa pista. L’enorme efficienza aerodinamica ha esaltato le prestazioni dei gioiello concepito da Adrian Newey.
“Il giro è stato abbastanza buono. Sono contento di partire in pole position ma non così contento di vedere il distacco da Max e il vantaggio che Red Bull ha su di noi – ha esordito lo spagnolo – Dobbiamo continuare ad analizzare per capire perché la Red Bull è così veloce su questa pista e perché noi così indietro. Partire in pole è la cosa migliore però, cercheremo di vincere domani“.
F1. Ferrari, Sainz: “puntiamo sul passo gara, ma c’è da lavorare”
“Il mio primo tentativo nel Q3 è stato più pulito. Il secondo giro di lancio, invece, è stato un po’ incasinato. Mi sono trovato davanti e non ho avuto scia, abbiamo fatto un po’ un pasticcio. Ma il primo giro, per fortuna, è stato sufficiente per la P2 che sapevo mi avrebbe dato la pole position. Sono sconcertato dal distacco così grande da Max e dalla Red Bull. Il nostro passo gara è migliore che in qualifica, ma sicuramente dovremo trovare qualcosa”.
E’ proprio al passo gara che la Ferrari si affida per confermare la prima piazza anche dopo la bandiera a scacchi. Va anche sottolineato che in nessuna delle tre sessioni di libere gli uomini di Maranello hanno provato stint minimamente assimilabili ad una simulazione domenicale. Ci saranno tante incognite da affrontare in un GP del Belgio che non si annuncia semplice per il Cavallino Rampante.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, Scuderia Ferrari F1