Il quindicesimo round del mondiale di F1 2022 si appresta ad entrare nel vivo. Solo una breve pausa e le monoposto torneranno in pista a Zandvoort, Olanda. Attraverso la preview tecnica fruibile questo link, abbiamo analizzato le varie caratteristiche del tracciato, molto diverso da quello di Spa-Francorchamps.
La debacle del Cavallino Rampante trattasi di mera parentesi condizionata dall’incapacità di mettere a punto la vettura o, come pensano alcuni, Red Bull ha realizzato un’importante step in avanti annichilendo l’avversario? Lo scopriremo presto. Nel mentre andiamo ad analizzare gli aspetti che potrebbero favorire una o l’altra squadra, tenendo presente che, anche nei Paesi Bassi, la sfida al vertice vedrà due contendenti: RB18 vs F1-75.
F1. Gp Olanda 2022/Preview: setup meccanico e aerodinamico
Tante curve ad ampio raggio da percorrere ad alta velocità. Una sequenza di pieghe che si susseguono l’una dopo l’altra. I piloti necessiteranno di precisione da parte del loro mezzo, anche perché la pista non é molto larga. Inoltre ci sono molte curve in cui serve un buon livello di spinta verticale, generato da una piattaforma aerodinamica che rimanga il più stabile possibile durante tutta la fase di percorrenza.
Se la vettura dovesse dimostrare un beccheggio troppo elevato, ad esempio, il centro di pressione si sposterebbe verso l’asse anteriore facendo perdere carico al retrotreno. Si otterrebbe così una monoposto molto sovrasterzante a centro curva, caratteristica deleteria per ottenere buoni riscontri cronometrici. Per quanto riguarda le sospensioni, si mira ad un bilanciamento meccanico che consenta un anteriore piuttosto rigido.
Non si cerca molto rollio e il banking positivo delle curve aiuterà l’handling dei piloti. Se al contrario avessimo un profilo negativo il sottosterzo avrebbe fatto da padrone. Rispetto allo scorso week end si potrà abbassare l’altezza da terra in quanto l’asfalto più liscio lo consente. Vedremo come le nuove regole sul porpoising potranno influenzare o meno le prestazioni.
Ferrari dovrebbe trovarsi a proprio agio su questa pista, in quanto le sospensioni della F1-75, per le caratteristiche intrinseche dell’auto legate al centro di rollio, tendono ad essere mediamente più rigide a parità di barre e di torsione. Tuttavia non ci sono particolari punti dove la buona trazione della rossa potrà esprimersi. Detto questo, il retrotreno della vettura modenese potrà dare un solido contributo nelle fasi d’uscita dalle varie curve, tra cui quella che porta sul rettilineo principale.
A Maranello hanno buone aspettative per questa gara, anche pensando all’ottimo livello di carico verticale che la monoposto italiana sa generare. Si opterà, pertanto, su assetti da medio/alto carico per avere il massimo grip laterale, elemento più richiesto su questa pista per l’assenza di grosse frenate. Possiamo dire che il centro di pressione aerodinamica dovrà rimanere il più stabile possibile grazie all’assetto meccanico. Verrà spostato in una posizione leggermente più avanzata, in modo da adattare la vettura al tracciato.
In Red Bull, come sempre in questa stagione, potranno avvalersi della loro enorme efficienza aerodinamica per correre con ali più scariche. Ciò potrebbe dar loro un vantaggio sul rettilineo principale, che rappresenta anche l’unico vero punto di sorpasso. Per la RB18 si prospetta un altro fine settimana al top. Ricordiamo come lo scorso anno si fossero adattati molto bene su questa pista.
Aerodinamicamente parlando, i bolidi austriaci hanno dimostrato un’enorme competitività, sottolineata dal passo gara strepitoso messo in scena a Spa-Francorchamps. Ciò nonostante, va ricordato come spesso il sottosterzo abbia inficiato negativamente nelle curve ad ampio raggio e ad alta velocità.
Come detto in precedenza il banking positivo andrà incontro ai problemi dell’auto austriaca. Inoltre, negli ultimi mesi, i tecnici di Milton Keynes hanno speso molto tempo per migliorare l’anteriore. Tutto questo fa pensare che la battaglia sarà ancora una volta molto ravvicinata.
F1. Gp Olanda 2022/Preview: amministrazione compound
Sul fronte degli pneumatici un’ulteriore sfida prende corpo. Le alte temperature che avvolgeranno il week end olandese, considerando come la F1-75 ha dimostrato di saper gestire tale scenario, dovrebbero far comodo alla Ferrari. Mentre per Red Bull potrebbe essere un punto debole anche se, ultimamente, gli uomini vestiti di blue racing hanno rivelato un lavoro mirato alla preparazione del setup proprio nell’ottica di ridurre il degrado.
Angoli di camber, convergenza e altri parametri possono fare molto se studiati a dovere, volta per volta, run dopo run. Nel bellissimo percorso ricavato tra i boschi delle Ardenne, il consumo limitato dei compound che le vetture austriache hanno sciorinato, é stato ottenuto proprio da un setting su misura per la RB18.
In aggiunta posiamo dire che nelle diverse curve in appoggio presenti a Zandvoort, é necessario frenare delicatamente nella fase di entrata. Staccando più tardi, infatti, si va ad imporre una pressione troppo alta e, come risultato, si otterrebbe un carico eccessivo sugli pneumatici frontali.
Così facendo, si produce un surriscaldamento deleterio in percorrenza della traiettoria perdendo grip frontale, elemento cruciale su questa tipologia di curve. Lo stile di guida dei piloti, in tal senso, sarà piuttosto utile per limitare tale fattore.
Autori e foto: Niccoló Arnerich – @niccoloarneric – Alessandro Arcari – @berrageiz