Il quattordicesimo round di F1 sta per andare in scena. La storica scuderia Ferrari partirà in pole. Lo farà a seguito delle qualifiche del Gran Premio del Belgio, dove il secondo posto di Sainz, ottenuto grazie al prezioso aiuto di Leclerc attraverso la scia nel T1, è stato sufficiente per battere Sergio Perez. Benché il giro più veloce durante la sessione classificatoria è stato realizzato da Max Verstappen, le penalità in seguito alle sostituzioni relative alla PU, di fatto, lo hanno relegato verso il fondo della griglia. Esattamente come successo per Charles Leclerc.
D’accordo con in tecnici della rossa, il giovane monegasco ha scelto una messa a punto decisamente votata alla gara. La consapevolezza di provare la rimonta, attraverso un’oculata gestione delle mescole, ha pertanto inficiato negativamente sulla tornata secca. Resta da capire se tale provvedimento sarà sufficiente per garantire un passo gara concreto e raggiungere la vetta.
L’obbiettivo è quello di rosicchiare punti preziosi nella classifica piloti al talento di Hasselt. Scenario assai difficile considerando la competitività della sua vettura. Dal punto di vista tecnico abbiamo analizzato il rendimento della F1-75 in configurazione high fuel. Lo abbiamo fatto attraverso uno scritto dedicato fruibile a questo link.
Dall’analisi emerge come la vettura modenese abbia saputo amministrare bene il degrado sulle coperture Pirelli a banda rossa. Attraverso l’immagine precedente, scattata il venerdì dopo le Fp2, possiamo notare come, gli pneumatici utilizzati da Leclerc durante le prove high fuel, non presentino segni di particolari fenomeni negativi, né lateralmente, né longitudinalmente. Tutti i pochi giri a disposizione non possono garantire che in gara il consumo gomme non sia elevato.
A margine della considerazione appena espressa, va comunque rimarcato come la numero 16 abbia sofferto nel ritmo espresso, non riuscendo a mantenere un andamento constante nelle 6 tornate con alto carico di carburante. Al contrario, il passo di Max ha dimostrato ancora una volta la solidità del progetto RB18, monoposto capace di sviluppare una buona spinta verticale sommato ad un basso drag, elemento fondamentale nella pista che si srotola lungo in boschi delle Ardenne.
Per quanto riguarda Carlos Sainz vale il medesimo ragionamento fatto per il compagno di squadra. Tenere a bada il messicano Perez, pasticcione durante la qualifica, così come l’eventuale rimporta di Max, risulterà davvero difficile. Interpellato da FormulaUnoAnalisiTecnica al riguardo, lo spagnolo si è detto piuttosto preoccupato per l’altissima velocità che Red Bull è in grado di produrre. La sfida, sotto questo aspetto, si preannuncia molto interessante.
F1. Gp Belgio 2022: live gara
Il sole fa capolino sulla pista belga. Le varie monoposto del lotto, dopo le ultime verifiche in pista attraverso varie tornate, sono adesso posizionate sulla griglia. Mario Isola, responsabile Pirelli, sostiene che partire con le Medium trattasi della scelta più azzeccata, in quando prender il via con tale mescola offre un ventaglio di possibilità strategica molto ampio per la gara.
Da pochi minuti sono terminati i consueti check sulle Ferrari, power unit, trasmissione, sistema ibrido ed impianto frenante. Ambedue i piloti saltano in sella alle rosse. Arrivano nel mentre le solite raccomandazioni seguite dalla procedura di partenza da adottare. Temperatura della pista 36 gradi, quella dell’aria 21,5. Vento assente. Gasly viene spinto in pit lane per un problema tecnico. Partirà da lì. L’ottava piazza, per tanto, rimane incustodita.
Turbo engagement, bite point, pit limiter on: questo il programma per lo start. Gli ingegneri di Maranello fanno sapere ai propri piloti che i primi dieci partiranno con le mescole Medium. Semaforo verde e prima marcia inserita, l’intallation lap prende corpo. Sainz calza le mescole Soft esattamente come il compagno di squadra.
Buono lo stacco frizione per entrambi i ferraristi. Carlos mantiene la prima piazza, mentre Charles supera due vetture e si accomoda in scia di Verstappen. Il monegasco ha provato nel T1 l’attacco su Max, ma l’olandese sia è difeso con i denti. Il giro successivo mette alle spalle l’Aston Martin di Stroll, nona pozione per lui. Nemmeno il tempo di concludere la seconda tornata e arriva la prima Safety Car della gara. Hamilton in curva 16 e Bottas alle 7 concludono anticipatamente la propria corsa. Nessun pilota approfitta della doppia bandiera gialla.
Charles chiede un check alla sua vettura relativo alle temperature delle mescole sull’avantreno. Sospetta una foratura alla gomma destra. Il muretto lo richiama ai box per un controllo più accurato. Si monterà un set di Medium. Effettuata la sosta tutto è ok. Il monegasco torna in pista occupando la diciassettesima posizione. Nessuna modifica all’ala. “Safety Car in this lap“, la corsa riprende.
Lo “strappo” di Carlos è buono. L’iberico riesce a mantenere la testa della gara sventando l’attacco di Perez. Marcos fa sapere che le temperature di esercizio della vettura sono in ordine, suggerendo la massima concentrazione alla guida. Leclerc supera Schumacher alla frenata di curva 1 e si mette in scia di Gasly. Per il momento il madrileño della Ferrari riesce a mantenere dietro Sergio. Adami comunica la scelta sulla strategia: Plan B.
La numero 16 si trova a dover partire quello che in gergo viene definito “Drs train“, situazione che sta inficiando negativamente sul recupero. Nel mentre Verstappen è risalito sino alla terza piazza alle spalle del compagno. Finalmente a Charles riesce la manovra di sorpasso sull’AlphaTauri numero 10. Ad entrambi gli alfieri della rossa viene chiesto di praticare del “lift and coast”, con l’obbiettivo di preservare le temperature della monoposto. Leclerc continua nella sua rincorsa sverniciando Zhou, la tredicesima posizione è sua.
Le due Red Bull sono ora incollate alla F1-75 numero 55. A quanto pare, secondo le info elargite in radio, il degrado delle mescole è superiore a quello pronosticato per tutti. A tal proposito Adami propone un cambio di strategia accettato da Carlos: Plan D. L’ingegnere italiano chiama ai box Sainz. Non arriva nessuna modifica al carico sviluppabile all’anteriore durante lo stop. L’iberico torna in pista in sesta piazza alle spalle di Ricciardo.
Quando sono trascorsi 13 giri dall’inizio della corsa Verstappen comanda già la gara. In teoria però, se Max dovesse fermarsi ora, l’undercut Ferrari funzionerebbe visto la differenza di tempi a favore dello spagnolo. Nel frattempo Leclerc è risalito sino alla quinta piazza in seguito a varie soste dei competitor. Si trova ora dietro a Vettel. La sosta anticipata di Sainz funziona e Perez, effettuato lo stop, si accoda all’iberico appena davanti a Charles che si è prontamente liberato di Sebastian.
Anche Verstappen cambia le mescole montando un treno di Medium. Tornato in pista si accoda a Carlos con un distacco di circa 5 secondi. Plan D per Leclerc superato da Russell. Le Hard sono più rapide di quello che si pensava, ma il degrado resta alto. La velocità della RB18 numero 1 è spaventosa. Max chiude il gap in pochi giri su Carlos e si riprende la prima posizione facilmente. Sul canale radio della numero 16 si parla di strategia. Marcos svela l’obbiettivo finale: quinto posto. Per questo chiede a Charles quale mescola preferisce montare: Hard o Medium?. Saranno ancora 5 le tornate per Leclerc, poi di li a poco, dovrebbe arriverà il cambio gomme.
Tanti consigli anche per Sainz. Resistere al messicano e concludere in seconda piazza non pare facile ma, al momento, tale scenario si mantiene. La necessità di gestire la monoposto sta rallentando Leclerc. Frenate più dolci, attenzione massima nella fase di trazione e lift and coast. Adami commenta ancora la strategia, si pensa sempre ad un Plan D considerando i lap time che il ferrarista sta mantenendo. Carlos, purtroppo, non ce la fa e lascia il passo a Perez… terza posizione per lui.
Prosegue l’amministrazione della monoposto per Charles, costretto ad usare una mappatura ibrida più blanda per le alte temperature. Interessante sotto questo aspetto notare come la SOC (state of charge) della batteria utilizzata sia mediamente più bassa rispetto al compagno. Segno che il nuovo sistema ibrido è più efficiente.
Per entrambi i piloti Ferrari la sosta di avvicina. Il primo è Leclerc che moneterà la Medium seguito immediatamente da Sainz che disporre delle Hard. Un “doppio” come viene definito via radio. L’operazione viene espletata con successo. Lo spagnolo si trova ora in quarta posizione dietro a Russell, mentre Leclerc occupa la settima piazza alle spalle di Ocon. Adami chiede di evitare il bump in curva 17.
Fase di stallo della gara. Carlos sta gestendo la vettura mentre il monegasco mette dietro il francese dell’Alpine sul rettilineo del Kemmel. Il suo passo è buono come conferma Marcos. Russell effettua il suo ultimo stop è lascia la terza piazza al madrileño. L’inglese si getta a capofitto all’inseguimento delle Ferrari chiudendo il gap in maniera molto rapida. Anche Max effettua un nuovo cambio gomme per montare le Pirelli a banda gialla. L’olandese mantiene la testa della gara.
Per Charles è il momento di spingere al massimo. Lo fa sapere Marcos ricordando di affrontare curva 10 in maniera meno aggressiva, in entrata, per poi sfruttare al meglio l’uscita. Per il momento la furia di Russell sembra placata. Carlos sta lottando parecchio, spingendo al massimo per mantenere alle proprie spalle il britannico a sei tornate dalla fine. Marcos chiede a Leclerc se può abbassare i tempi e provare a mettere giù il giro veloce. Per farlo il ritmo deve scendere di 3/4 decimi.
Adami continua a sostenere il proprio pilota per aiutalo “nell’impresa” di concludere la gara a podio. Scenario che a questo punto pare davvero possibile. Box per Leclerc. Plus two clicks sull’ala anteriore e via con un treno di gomme Soft nuove. Soc 8 per ricaricare al massimo le batterie per poi, durante l’ultima tornata, cercare il giro veloce e aggiudicarsi un punticino in più.
Sebbene dopo la sosta il monegasco perde la posizione su Alonso, all’ultima curva del penultimo giro passa alla modalità Soc 1, massima potenza ibrido, prende la scia sul Kemmel, supera lo spagnolo due volte campione del mondo e prova nell’intento di acchiappare il giro veloce levandolo al rivale Verstappen. Purtroppo però non ce l’ha fa.
La mossa Ferrari pareva intelligente ai tecnici. Questo se avessero calcolato a dovere i tempi per la sosta. Secondo il rette garage, infatti, Leclerc doveva tornare in pista davanti ad Alonso, per poi spingere alla ricerca del fastest lap. Peccato che una volta tornato a calcare l’asfalto di Spa-Francorchamps Fernando fosse davanti. Senza contare la manovra rischiosa considerando che battere l’149.3 di Max pareva francamente improbabile. Alla fine così è stato… ma non finisce qui.
Durante il cambio gomme la velocità della numero 16 in pit lane ha superato i limiti e la direzione gara ha inflitto 5 secondi di penalità a Charles. Un quadretto assai bizzarro che, ancora una volta, descrive lo stato confusionale degli uomini in rosso. Conclusione: Oltre a non avere acciuffato il punticino extra ne sono stati persi altri due, in quanto la posizione finale del monegasco è la sesta.
Il commento finale non lascia spazio a troppe congetture. Oggi le due RB18 erano davvero imprendibili. La storica scuderia italiana perde ancora punti nelle due classifiche iridate. Il tutto aggravato dall’oramai consueto errore strategico che non può mai mancare…
Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz
Foto: Scuderia Ferrari