Il Gran Premio del Belgio, Per Mercedes AMG F1, ha il dolce gusto dell’occasione irripetibile. Con Max Verstappen e Charles Leclerc costretti alle retrovie per la sostituzione delle rispettive power unit, gli uomini di Brackley hanno due sfidanti in meno sulla strada che porta a quella prima vittoria della quale Lewis Hamilton comincia a parlare apertamente.
Non che la cosa sia o sarà di semplice realizzazione. Sergio Perez è lì. Così come Carlos Sainz che vorrà approfittare delle defaillance del collega di box per ridare fasto alla sua classifica. Se il messicano della Red Bull fa meno paura perché negli ultimi tempi ha sofferto nei riguardi del duo Mercedes, diverso è il discorso per Sainz che, a questo punto, è da considerare come il favorito numero uno per accaparrarsi il prestigiosissimo gran premio di Spa Francorchamps.
F1. Mercedes: cosa hanno detto le libere
Il primo turno di libere, come al solito poco indicativo, non ha offerto dati interessanti. Il lavoro dei due piloti si è concentrato sulla gomme media C3 e su mini stint per verificare le nuove parti portate in pista. Nel finale entrambi hanno calzato gomme soft ma senza arrivare ad un vero giro cronometrato anche a causa delle pioggia che ha disturbato l’azione dopo che era stata deliberata bandiera rossa a causa della Haas di Magnussen bloccatasi sul declivio che porta dalla Source all’Eau Rouge.
Il secondo turno, che si è aperto con pista green dovuta alla pioggia caduta nel finale nella prima sessione, si è avviato con test con gomma hard. Che, in una prima fase, non hanno dato riscontri brillanti. Entrambi i piloti Mercedes hanno lottato per far entrare le coperture nella giusta finestra d’esercizio. I problemi più evidenti si manifestavano alla Source, sia in in frenata che in uscita.
Indicazioni imperscrutabili anche con le soft visto che i riscontri non sono stati lusinghieri (P5 per Lewis, P8 per George, ndr). C’è da dire che i piloti sono stati tra i primi a provare l’assalto trovando una pista che rapidamente evolveva in meglio. Sul passo gara non c’è nulla da segnalare perché la pioggia è giunta poco dopo l’avvio della simulazione. Con queste premesse i piloti sono arrivati ai microfoni.
F1. Mercedes: parlano Lewis Hamilton e George Russell
Le dichiarazioni post sessione non sono votate all’entusiasmo. In Mercedes hanno faticato con una pista particolarmente fredda e cangiante. E’ come se si fossero smarriti i punti di riferimento sui quali costruire il setup corretto. Cosa che verrà ottimizzata domani in FP3 con i favori di un meteo che dovrebbe volgere al buono.
Hamilton: “Oggi pomeriggio non eravamo più pesanti. Non siamo molto veloci. Non so perché. Siamo usciti e abbiamo dato tutto quello che avevamo. Potrebbe essere colpa delle gomme, delle pressioni, del livello delle ali. Potrebbe dipendere da diverse cose. Non mi sembra una situazione disastrosa, siamo solo molto lontani. Spesso ci troviamo in questa situazione il venerdì e poi le cose cambiano il sabato. Spero che sia questo il caso“.
George Russell si è focalizzato sul warm-up delle gomme che è stato ancora una volta problematico: “Credo che il mettere in temperatura le gomme sia una cosa su cui abbiamo faticato parecchio in questa stagione. Oggi abbiamo sofferto parecchio in questo senso. Abbiamo faticato a far entrare in temperatura tutte le mescole che abbiamo utilizzato“.
“È sicuramente qualcosa su cui dobbiamo lavorare – ha proseguito l’ex Williams – e se riusciamo a farlo arriva la prestazione. Il distacco da Max e dalle Ferrari è abbastanza elevato. Siamo abituati ad avere dei venerdì negativi, quindi vediamo se riusciamo a invertire la rotta. Non ci sono garanzie che troveremo le prestazioni dell’ultima gara, ma lavoreremo sodo“.
Un venerdì che dice che in Mercedes c’è molto da fare durante le notte e soprattutto in Fp3. La speranza è che si possa replicare l’exploit dell’Hungaroring. E le condizioni meteo di domani potrebbero non essere dissimili da quelle trovate nel sabato magiaro
Autore e foto: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, Mercedes AMG F1 Team