Tematica certamente molto calda, in queste ore, nel mondo della F1 sono le decisioni che saranno prese (tra nemmeno chissà quanto) in merito alle modifiche regolamentari previste dal gran premio del Belgio in avanti ed anche quelle relative al regolamento per la stagione 2023.
Come si suol dire, però, c’è “baruffa nell’aria”: difatti, se per quanto potrebbe accadere da Spa in poi oramai è subentrata una sorta di rassegnazione, nel senso che si è ben consapevoli del fatto che tali cambiamenti avverranno “nonostante i nonostante”, in ottica stagione 2023 al contrario c’è ancora qualche remora e qualche segno di dissenso da parte dei protagonisti del paddock.
Procediamo con ordine. Per quanto riguarda le modifiche che arriveranno in concomitanza con Spa, si fa riferimento all’oramai trita e ritrita questione porpoising, in cui ricordiamo strenui sostenitori della risoluzione di tale problematica, specialmente gli uomini in casa Mercedes.
F1. Il porpoising: incubo della prima metà stagionale
La battaglia capitanata da Toto Wolff con al seguito i suoi due alfieri Lewis Hamilton e George Russell, sarà finalmente portata a compimento: ricordiamo quanto spesso si siano entrambi lamentati di quanto fosse sgradevole e difficoltoso guidare la loro W13 in condizioni di gara,
così come ricordiamo lo stesso Lewis scendere dalla vettura quasi piegato in due per il terribile mal di schiena, oppure George lamentarsi di dover far uso di medicinali per gestire i vari fastidi / dolori che le prestazioni all’interno della monoposto comportavano.
Va detto però, che di recente da parte del team di Brackley sembravano non esserci più rimostranze su tale tematica, segno del fatto che probabilmente gli aggiornamenti effettuati sulla W13 li abbiano poi portati ad un lieto fine.
Il che c’è stato eccome: basti pensare all’ultimo appuntamento prima della pausa estiva, in cui il podio dell’Hungaroring è stato da loro colonizzato (eccezion fatta per la prima posizione), in una maniera parzialmente inaspettata.
Insomma, sebbene ad inizio stagione la questione porpoising sembrasse l’unico tema centrale (o forse capro espiatorio) ad impensierire piloti e team, e nonostante ad oggi non se ne lamenti più nessuno da oramai qualche tempo, le innovazioni regolamentari arriveranno comunque.
Spa sarà sicuramente palcoscenico di queste novità, e dunque non ci resta che attendere di capire nello specifico tali modifiche cosa investiranno.
Rovescio della medaglia però, è anche il fatto che questi cambiamenti avranno sicuramente delle ripercussioni in ottica stagione 2023: anche se però ad avviso di qualcuno, prendere delle decisioni in questo momento potrebbe essere quasi già troppo tardi.
F1. Interventi FIA: le rimostranze di Mattia Binotto
Nella fattispecie, il team principal Ferrari Mattia Binotto, sostiene che dover prendere atto di tali cambiamenti che potrebbero sopraggiungere da un momento all’altro, potrebbe non solo essere una decisione che arriva fin troppo in ritardo, ma anzi un condizionamento in ottica 2023.
Dal suo punto di vista non si può pretendere un’immediata capacità di adattamento, quando i cambi previsti andranno ad investire un progetto già potenzialmente ben impostato; oltretutto, arrivati a questo punto sembrerebbe come intervenire su un problema fantasma oramai quasi del tutto dimenticato.
Una questione che sta così tanto a cuore a Binotto proprio perché senz’altro il progetto della F1-75 mai come quest’anno si è rivelato vincente: un inizio di stagione importante, nonostante degli alti e bassi, ed un prosieguo di tutto rispetto, in cui la vettura ha sempre fatto la sua parte.
Se la FIA intervenisse realmente (e lo farà) attraverso l’escamotage tutt’altro che trascurabile della tutela delle condizioni di salute dei piloti, potrebbe essere messo a “rischio” l’intero progetto da loro impostato.
Questo chiaramente non è un problema esclusivamente Ferrari: è chiaro che se c’è qualcun altro che ha da perdere in questa storia, è anche la scuderia Red Bull, perché da capolista di entrambi le classifiche si presume intenderà fare il bis anche il prossimo anno.
Dunque quello che vale per l’una, varrebbe anche per l’altra.
“Purtroppo” l’intervento della FIA sopraggiungerà inesorabilmente: bisognerà prenderne atto e vedere come ogni team sarà in grado di adattarsi, cercando di non perdere quanto di buono ha potuto progettare sinora.
F1 Autore: Silvia Napoletano – @silvianap13
Foto: F1, FIA, Scuderia Ferrari F1