La prima giornata di prove libere del Gp del Belgio di F1 sul leggendario tracciato di Spa-Francorchamps è stata caratterizzata da molti temi che esulano dalla azione in pista. E’ arrivato l’atteso annuncio dell’impegno di Audi in Formula 1, a partire dalla stagione 2026, reso pubblico nell’apposita conferenza stampa di ieri mattina alla presenza di Stefano Domenicali, del presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem, di Mark Duesmann, CEO di Audi AD, e Oliver Hoffman, responsabile dello sviluppo tecnico di Audi (leggi qui).
Mentre il futuro remoto inizia a delinearsi, la stretta attualità non è stata priva di sorprese. Come anticipato da diversi giorni, Charles Leclerc dovrà scontare una penalità in griglia per l’introduzione della componente ibrida evoluta. Per il momento sulla monoposto numero 16 sono stati sostituiti cambio, l’MGU-K e l’Energy Store, tuttavia l’occasione sarà propizia per l’omologazione delle restanti componenti della Power Unit in relazione a una penalità che di fatto già relega Leclerc sul fondo dello schieramento di partenza.
F1. Red Bull marca la strategia Ferrari
La spada di Damocle del freeze delle componenti ibride dei propulsori fissata al primo settembre ha reso mandatoria l’omologazione degli elementi evoluti da parte di tutti i costruttori. Red Bull e Max Verstappen hanno deciso di marcare a uomo i rivali della Ferrari, sostituendo l’intera unità propulsiva (ICE, MGU-H, MGU-K, ES, TC, CE, oltre al cambio) e incorrere inevitabilmente nella prima penalità della stagione.
Al momento non è dato sapere se la scelta del team di Milton Keynes dipenda dalla possibilità di portare in pista elementi evoluti della propria power unit o sia stata una scelta che le consente di omologare un quarto propulsore per una efficiente rotazione dei elementi negli ultimi nove round del mondiale.
Per diversi ragioni la scelta effettuata dagli uomini capitanati da Christian Horner risulta ragionevole. L’enorme vantaggio in entrambe le classifiche iridate, la contestuale penalità di Leclerc e la concreta probabilità di terminare la corsa ai margini del podio hanno contribuito ad accettare l’arretramento in griglia, certi di poter limitare i danni nell’immediato e di avere maggiore serenità sul versante dell’affidabilità meccanica fino alla fine della stagione.
Nonostante i rivali per il titolo partiranno nelle ultime file, con ogni probabilità prenderanno parte a tutte le sessioni della qualifica. In primo luogo perché altri piloti dovranno scontare penalità in griglia. Esteban Ocon e Lando Norris dovranno ricorrere al quarto motore, Valtteri Bottas cambierà ICE, TC, MGU-H e cambio (sesta rotazione!, nda) mentre Mick Schumacher sostituirà l’elettronica e il cambio.
Solo la sorprendente affidabilità dell’unità turbo-ibrida Mercedes consentirà a Lewis Hamilton e George Russell di passare alla terza unità senza alcun arretramento in griglia. E’ evidente che esita la concreta possibilità per Max e Charles di monopolizzare l’ottava fila anziché l’ultima, piccolo avanzamento comunque importante in una gara di rimonta.
In secondo luogo è probabile che il campione del mondo e il pilota monegasco aiutino i rispettivi team mate, almeno in un run del Q3, offrendogli la scia sul lungo rettilineo del Kemmel. Insomma si prospetta un mondo alla rovescia almeno nelle qualifiche, con le prime guide (almeno in termini di punti per il duo Ferrari) a prestare soccorso ai rispettivi compagni di squadra con Max e Charles a contendersi una modesta 8 fila in griglia.
E la mente non può che tornare a alla epica edizione del gran premio del Belgio del 1995 in cui dalla sedicesima piazzola in griglia Michael Schumacher impartì una lezione di guida ridicolizzando gli avversari anche con gomme slick sotto una pioggia battente.
Con ogni probabilità domenica non pioverà, ma il circuito delle Ardenne è il tracciato delle opportunità per chi ha il talento al volante, se supportato da una lungimirante guida strategica del team. La safety car è una presenza quasi fissa delle scorse edizioni, e il ritorno delle vie di fuga in ghiaia limitano il margine di errore da parte dei piloti.
Se negli scorsi anni una traiettoria poco consona o una improvvisa perdita di aderenza potevano essere perdonate da generose vie di fuga in asfalto, quest’anno potremmo assistere a diversi insabbiamenti e quindi maggiori probabilità di ingresso della safety car. Max ha dimostrato che con queste vetture e un’ottima strategia di gara si può vincere partendo dalla decima posizione nel toboga dell’Hungaroring.
Possibilità che è anche nelle corde di Charles e della F1-75. Nel tardo pomeriggio di domenica potrebbe tornare di attualità un aforisma di comune uso consolatorio ma che nel caso di Charles e Max è più di una speranza: gli ultimi saranno i primi…
Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat
Foto: F1, Scuderia Ferrari F1, Oracle Red Bull Racing