La pausa estiva della F1 non ferma comunque il lavoro del Circus. Dal mercato piloti in pieno fermento per il caso che ha coinvolto Piastri, Alpine e McLaren sino alle decisioni che coinvolgeranno anche il regolamento per il mondiale 2023; un lavoro, quest’ultimo, che ha come scopo principale l’eliminazione del porpoising sul quale sembra essere stato raggiunto aver raggiunto un compromesso.
Al WMSC, World Motor Sport Council, previsto nella giornata di mercoledì 10 agosto, saranno infatti presentate le due proposte che potrebbero cambiare le forze in pista. Sia la Direttiva Tecnica 39 prevista in Belgio che le modifiche per le regole nel 2023 hanno infatti bisogno dell’approvazione.
Un gioco politico che finora ha mostrato il potere di una Mercedes in difficoltà in pista ma non al tavolo di discussione. Ne abbiamo parlato in mattinata tramite uno scritto dedicato fruibile a resto link. Un potere che sembra anche aver spaventato chi potrebbe fermare questa decisione, ovvero la Ferrari.
Regole 2023: Ferrari non userà il diritto di veto
La pubblicazione della TD039 poco prima del Gran Premio del Canada aveva sollevato non poche polemiche tra le squadre di F1; in particolare aveva sorpreso la prontezza della Mercedes nel montare quel famoso secondo tirante con lo scopo di limitare il porpoising. Le discussioni non si sono fermate però, portando la FIA verso quell’unica strada che prevedeva il rinvio delle modifiche imposte per ragioni di sicurezza.
I team sono così stati chiamati al confronto per riuscire a trovare un compromesso che mettesse d’accordo tutti. La contrarietà della maggior parte delle scuderie non ha però permesso di annullare tale decisione: la sicurezza, infatti, batte chiunque. Le scuderie hanno inoltre dovuto affrontare un’altra spinosa questione, ovvero quella inerente ad un possibile cambio di regole in vista della prossima stagione.
Gli sviluppi futuri sulle attuali monoposto rischiano infatti di riportare in pista il fastidioso porpoising; uno scenario che la Federazione vuole evitare. Per questo motivo alcune modifiche alle regole per il 2023 verranno presentate al WMSC, celando così quella che sembra essere una vittoria politica di casa Mercedes. Il team di Brackley, visti i numerosi problemi, ha infatti spinto molto per tali modifiche, battendo anche l’alleanza Red Bull/Ferrari con cui si è scontrata.
Una lotta fuori dalle piste determinante per mettere in chiaro che, ad oggi in F1, la case della stella a tre punte resta molto influente. Il WMSC si prepara dunque a votare le modifiche proposte, cambiamenti non voluti dalla maggiora delle parti. tuttavia, chi potrebbe provare a fermare sembra non avere intenzione di farlo. La Ferrari gode del diritto di veto, un privilegio concesso alla storica scuderia e che consente di bloccare alcune decisioni.
Ferrari non userà il veto per le modifiche alle regole: opportunismo o lungimiranza?
Le tanto discusse modifiche anti porpoising sono ormai pronte per essere votate. Un compromesso che i team sembrano aver raggiunto nonostante non tutti siano favorevoli a tale cambiamento, soprattutto viste le tempistiche strette. Se il WMSC dovesse infatti approvare le nuove regole per il 2023, le squadre sarebbero costrette a rivedere in parte i loro progetti, anche quelli più vincenti come Red Bull e Ferrari. Quest’ultima potrebbe però avere l’occasione di bloccare la proposta; un’opportunità che non sembra voler usare.
La storica scuderia italiana gode infatti del diritto di veto, un punto di forza che permette al team di fermare determinate decisioni. Il Cavallino Rampante non desidera usare tale diritto visto quello che il passato insegna. I cambiamenti proposti negli ultimi anni non hanno infatti favorito di certo la Ferrari che, nonostante questo, non ha mai fatto valere la sua forza. Questo scenario si ripresenta dunque in occasione delle modifiche per il 2023; cambiamenti non voluti ma che il team di Maranello sembra accettare.
Il team principal della rossa ha così parlato di opportunità; cedendo sul fronte del regolamento per il prossimo mondiale, Ferrari potrebbe in seguito avvalersi di tale favore per chiederne altri. Una strategia già usata ma che finora non sembra aver dato grossi risultati. Un’occasione che la scuderia modenese è pronta a sfruttare ma che potrebbe nasconde il rischio di poter perdere l’attuale forza mostrata in pista. I cambiamenti, anche se minimi, potrebbero infatti risultare determinanti su quelle vetture che finora hanno funzionato al meglio.
La sensazione però non sembra confermare questa presunta forza Ferrari. La politica infatti ha sempre avuto un ruolo particolare in F1; una forza che la scuderia di Maranello nel tempo ha perso e che oggi sembra aver paura di recuperare. L’eventuale utilizzo del veto potrebbe infatti sfidare Mercedes per riconquistare punti agli occhi della federazione internazionale.
La paura sembra però aleggiare attorno ad una squadra che deve tornare tra i grandi in maniera definitiva ma che, al momento, non sembra ancora in grado di farlo. Un punto di forza diventa una debolezza? Il rischio di mostrare il fianco scoperto che permetterebbe a tutti di poter attaccare.
Autore: Chiara Zambelli – @chiarafunoat
Foto: F1,