In F1 lo sviluppo recita un ruolo cruciale. Una grande verità che seppur banale ogni tanto va rammentata. Lo sa bene la storica Scuderia Ferrari, avvezza a seri problemi in tal senso. La correlazione tra pista, tunnel del vento e simulatore ha creato diversi grattacapi nell’ultimo decennio ma, a quanto pare, le nuove strutture unite ad uno schema organizzativo differente, hanno risolto la spinosa tematica.
Se le dubbie strategie, la scarsa affidabilità, l’atteggiamento spesso inspiegabile sulla gerarchia trai i piloti e le indecisioni relative al pilotaggio degli alfieri della rossa continuano, sotto il profilo squisitamente tecnico vari passi avanti sono stati effettuati. Resta da perfezionare la comprensione del week end, fattore essenziale per proporre la miglior versione di se ogni fine settimana. Sopratutto quando il diretto avversario si professa superiore come in Belgio.
A margine del cappello introduttivo prende corpo una considerazione concernete gli aggiornamenti. Tale scenario si palesa in relazione alle incertezze espresse da Mattia Binotto, team principal della squadra modenese, sul presunto up date che la squadra di Milton Keynes avrebbe prodotto sul chassis della RB18.
F1: un nuovo telaio alleggerito fa volare la Red Bull?
Il budget cap ha regolato la massima categoria del motorsport. Il frutto dei benefici del tetto spese che limita gli investimenti per cercare di bilanciare il rendimento tra i top team ed il resto delle squadre, per il momento, non sembra essere così fattuale. La normativa al riguardo, inoltre, resta torbida.
All’interno del paddock circolano voci insistenti: si riferiscono allo sviluppo che la scuderia di Milton Keynes avrebbe prodotto sulle vetture austriache ancor prima del Gran Premio di Spa-Francorchamps. In tal senso, una certa preoccupazione viene resa nota dal tecnico svizzero, alla luce delle indiscrezioni che circolano libere per il paddock.
Mattia si professa totalmente ignaro sulla faccenda, in quanto non è certo messo al corrente sul lavoro svolto dagli ingeneri capeggiati da Adrian Newey. Non ha idea se il supposto telaio esista, ma al medesimo tempo si interroga sulla questione, lanciando un chiaro messaggio alla federazione legato alla totale trasparenza che in questi casi dovrebbe abbracciare un contesto simile.
D’altronde, il corpo normativo vigente relazionato al limite di presupposto finanziario può marcare una grande differenza, specialmente quando il livello di due scuderie in lotta per i titoli iridati è paritario. Ecco perché, secondo l’opinione di Binotto, va fatta luce sulle modalità di interpretazione ed esecuzione del budget cap.
Ferrari vuole chiarezza sulle manovre Red Bull
La FIA deve necessariamente adottare un atteggiamento molto forte in questi casi. Il target è quello di assicurare il totale impegno per rendere le norme finanziarie giuste ed eque. Questo, in estrema sintesi, il pensiero dell’ingegnere occhialuto a capo del reparto corse Ferrari.
Partendo dal presupposto che il Cavallino Rampante non sarebbe in grado di presentare un aggiornamento sul chassis a metà stagione, la sorpresa di assistere ad un contesto del genere è grande. Per questa semplice ragione, i quesiti di Mattia sull’efficienza del tetto spese si susseguono.
Binotto sostiene che la federazione internazionale non possieda un numero sufficiente di tecnici per gestire al meglio la situazione. Di conseguenza, si augura che in un prossimo futuro le cose possano cambiare, attraverso un infoltimento del personale che possa garantire controlli operativi maggiori.
Il provvedimento suggerito affonda le radici in un panorama offuscato, sul quale il ferrarista rivendica precisazioni che possano dissipare una perplessità che lo attanaglia: “sarebbe davvero sbagliato se un mondiale fosse dettato da un modello finanziario non regolato da normative tecniche o sportive…“
Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz
Foto: Oracle Red Bull Racing – Scuderia Ferrari
sarebbe da capire anche se le settimane di riposo / chiusura delle attivita sia rispettata da tutti, L ing Binotto girava per Ortisei, ma gli altri?