venerdì, Novembre 15, 2024

Gp Italia 2022. Analisi tecnica Red Bull vs Ferrari: la sfida si sposta sulla coppia fondo/diffusore

Il mondale di F1 2022 è finito. La “tragicità” della frase di apertura si spiega in maniera semplice: la lotta al vertice ha preso una piega ben delineata a favore di Red Bull. La capacità di essere sempre pronta a vincere della RB18 si contrappone allo smarrimento tecnico della rossa. Ancora una volta, come troppo spesso è accaduto in passato, durante la seconda parte della stagione Ferrari si scivola nei meandri più reconditi e, incapace di reagire, accampa motivazioni molto poco plausibili sui fatti.

Le parole di Mattia Binotto suonano a melodia quasi logorroica. La litania del “dobbiamo capire”, oramai, ha perso anche la comicità del caso. Binotto sostiene che sia molto difficile comprendere se la normativa anti porpoising abbia prodotto un effetto negativo sulla F1-75. Di certo, però, a quanto dice il team principal di origine svizzera, non ha avuto un ruolo da protagonista nell’involuzione palesatesi nel dopo Ungheria.

Noi di FUnoAnalisiTecnica abbiamo dedicato uno scritto fruibile a questo link, spiegando i fattori che concorrono alla riduzione della finestra operativa delle vetture modenesi. Elemento che, senza ombra di dubbio, per quanto ci riguarda, ha contribuito in maniera solida nella riduzione delle performance sopratutto in gara.


F1. Gp Italia 2022/Red Bull vs Ferrari: bilanciamento aero meccanico

Arriviamo in Italia, a Monza, circuito dalle caratteristiche uniche. Se a Montecarlo si gira con la massima downforce possibile, sul tracciato lombardo vedremo soluzioni che consentiranno alle squadre di correre con un carico verticale bassissimo. La maggior parte della tornata si trascorre nei tratti a lunga velocità di percorrenza. Dando uno sguardo al layout del tracciato, sono poche le curve dove una determinata condotta può inficiare in maniera molto positiva sul cronometro.

Un’auto capace di trazionare al meglio in uscita dalle prime due chicane e che, al contempo, sia in grado di generare carico sufficiente per ottenere molta precisione all’Ascari, avrà di sicuro un vantaggio in più su questa pista. A tal proposito, un alto livello di efficienza fornirà un vantaggio non indifferente nella composizione del setup.

Va poi considerato che, in generale, le monoposto dovranno affidarsi maggiormente al grip meccanico. Il rollio dovrà essere molto contenuto, motivo per il quale si andrà a scegliere barre più rigide. L’altezza da terra è un tema importantissimo, in quanto si cercheranno di abbassare le vetture in modo da far lavorare di più il fondo. Il carico proveniente dall’accoppiata fondo/diffusore è molto efficiente, questo perché, ad differenza di quello generato dalle ali, produce poca resistenza all’avanzamento

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il fondo della Red Bull RB18

Su questo punto Red Bull trova un grosso vantaggio, ottenuto attraverso la produttività del “floor” montato sulla RB18. Senza dimenticare l’assetto rake piuttosto spinto che, solo a Milton Keynes, possono permettersi grazie al tema legato ai fondi flessibili. Tematica sulla quale disquisiremo nei prossimi giorni attraverso un articolo dedicato. 

Nel complesso la piattaforma aerodinamica dovrà essere il più stabile possibile. Inoltre, con questi lunghissimi rettilinei, potrebbero esserci vetture che soffriranno maggiormente il tedioso fenomeno del pompaggio e, come risultato, per stare all’interno dei parametri relativi alla direttiva DT039, i tecnici dovranno alzare di qualche millimetro le auto: un cambiamento che seppur minimo determina enormi differenze in pista

Riflettendo su queste parole, si capisce molto bene come i team debbano fronteggiare un grosso compromesso in merito alle sospensioni. Su una pista come Monza risultano di vitale importanza gli elementi a risposta non lineare, che irrigidiscono man mano che aumenta il carico imposto. In F1 sono molto usati questi tipi di elementi. Ne esiste una vasta gamma sviluppata da ogni squadra. Vedremo chi si adatterà meglio. 

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il gruppo sospensivo anteriore della Ferrari F1-75

Sicuramente venerdì assisteremo a molta azione durante le prove libere. Adottando barre di torsione più morbide per favorire la trazione, si otterrebbe una maggior escursione in altezza. Ciò porterebbe a dannosi effetti scatenando ancor di più il saltellamento aerodinamico alla fine dei rettilinei, momento dove lo “schiacciamento” a terra è massimo.

Ferrari, in generale, ha una sospensione più rigida. Motivo per il quale possono usare elementi sospensivi più morbidi. Ma qui in Italia non sarà certo un plus. Al contrario la RB18 potrà godere di un determinato vantaggio. Inoltre gli ingegneri di Maranello potrebbero essere costretti, ancora una volta, a rivedere il setup studiato a tavolino a causa delle nuove direttive. Il motivo è semplice: rispetto a Red Bull, la F1-75 soffre di porpoising in maniera più elevata.

Dal punto di vista aerodinamico la situazione non migliora. La Ferrari si presenterà durante il week end italiano con una coperta troppo corta. Un deficit che in determinati scenari, purtroppo, possiede sin da inizio stagione. Le velocità di punta non sono certo il pezzo forte dell rossa. Ragione per la quale i ferraristi saranno costretti a trovare compromessi senza dubbio meno vantaggiosi


F1. Gp Italia 2022/Red Bull vs Ferrari: gestione compound

A Monza l’energia alla quale saranno sottoposte le mescole sarà piuttosto alta anche se, per un certo verso, le lunghe rette potrebbero contribuire a raffreddare l’avantreno. Attivare a dovere gli pneumatici anteriori, quindi, potrebbe essere un tema decisivo questo fine settimana.

Difficile capire a priori quale delle due squadre potrà esser avvantaggiata da questo punto di vista. Portare molto rapidamente i compound in temperatura è un pregio della Ferrari, che potrebbe farsi valere certamente in qualifica. Tuttavia resta da capire, per dirla alla Binotto, quanto peso effettivo avrà in pista questo particolare fattore. 

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lo sguardo dubbioso di Mattia Binotto, team principal della storica Scuderia Ferrari

Ancora una volta Red Bull dovrebbe essere in grado di mostrare più ritmo in gara. E altresì nella sezione classificatoria avrà meno problemi, potendo essere già dominante sin dal sabato. A margine delle riflessioni all’interno dello scritto, va ancora una volta ribadito come il delta tra ritmo da qualifica e gara della Red Bull risulti maggiore rispetto a quello della rossa.

In definitiva, uno degli aspetti più interessanti sarà quello di vedere in quale modo Ferrari approccerà il sedicesimo round del mondiale 2022 e, conseguentemente, come le due vetture italiane reagiranno alle direttive tecniche imposte. Un paio di giorni e lo scopriremo…


Autore : Niccoló Arnerich – @niccoloarnericAlessandro Arcari – @berrageiz

Foto: Scuderia Ferrari – Oracle Red Bull Racing

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