F1, 4 settembre, Gran Premio d’Olanda 2022
Cambia la pista; rimane l’appuntamento con “Regoliamoci”, la rubrica che va ad analizzare tutte le decisioni prese dai commissari. Fino alla domenica tutto è andato per il verso giusto, ma durante la gara c’è stato del lavoro per gli stewards olandesi. Sicuramente quanto deciso per Tsunoda lascio spazio alle discussioni, ma andiamo con ordine…
Iniziamo con Yuki. Il giapponese è stato sanzionato con una reprimenda (non di guida) per aver guidato in pista in maniera insicura, il che viola l’articolo 12.5.6 del regolamento tecnico. Come abbiamo visto esattamente una settimana fa con l’episodio che ha coinvolto Leclerc in Belgio, il pilota dell’AlphaTauri ha superato il limite di 1 km/h ed è stato, giustamente, punito.
In pratica: dopo il pit stop, il giovane pilota di Sagamihara è fermato lungo la pista convinto di avere uno pneumatico non correttamente fissato. Credendo di doversi ritirare ha rilasciato le cinture, tuttavia il team lo ha avvisato che si trattava di un problema al differenziale. Tsunoda, quindi, ha ripreso la pista ed è tornato dai box dove i meccanici gli hanno nuovamente fissato le sicurezze.
Ora, parlare di una reprimenda non di guida quando l’infrazione è guida insicura è abbastanza in conflitto di interesse. In ogni caso se la sicurezza viene prima di tutto, come viene giustamente sempre detto, la sanzione è decisamente inappropriata. Se si fosse verificato un incidente proprio in quel giro? Così non va bene…
Detto ciò, però, quella di oggi è la 5^ reprimenda inflitta al giapponese quest’anno. E, essendo le 4 precedenti legate alle guida, al prossimo gran premio scatteranno per lui 10 posizioni di penalità in griglia, come da articolo 18.2 del regolamento sportivo.
Ma andiamo avanti. Anche Sebastian Vettel è finito sotto la lente di ingrandimento dei commissari. Il pilota tedesco ha rimediato 5 secondi di penalità + 1 punto patente per aver ignorato le bandiere blu, il che è una violazione del codice sportivo internazionale
Dall’analisi delle immagini, dopo il pit stop, il pilota tedesco è rientrato in pista davanti a Hamilton ed è rimasto in traiettoria per parecchio tempo nonostante gli venissero mostrate le bandiere blu. La decisione è corretta, in linea con quelle prese in passato per episodi simili.
Un altro episodio ha visto coinvolti Perez e Sainz, ma non è stato preso alcun provvedimento. L’articolo in questione è il 34.14 del regolamento sportivo.
Innanzitutto va precisato che i due box sono uno adiacente all’altro e che quello Ferrari è posto dopo quello Red Bull. Al momento della prima sosta, i due piloti sono rientrati in contemporanea, tuttavia per la scuderia italiana le operazioni sono andate per le lunghe. In casa avversaria, invece, nessun problema e Perez è ripartito nel minor tempo possibile.
Lasciando la sua piazzola, però, ha colpito la pistola della posteriore destra ferrarista che si trovava leggermente al di fuori della sua consueta postazione. In ragione di ciò e considerato che la pit lane è particolarmente stretta e corta, si è deciso di non sanzionare l’accaduto.
Anche qui, come sopra, i dubbi rimangono. Se anziché la pistola ci fosse stato uno pneumatico oppure, peggio ancora, un meccanico? Proprio perché la corsia box è stretta e corta si deve prestare maggiore attenzione…
Facciamo ora giusto un’accenno all’utilizzo della Safety Car. Bottas ha lasciato la sua Alfa Romeo in fondo al rettilineo, prima di curva 1, dopo che la sua monoposto si è completamente spenta. Subito è stata esposta la bandiera gialla, ma la vettura di sicurezza è stata inviata in pista un giro dopo.
Così facendo, si è perso un sacco di tempo, considerato che non c’era alcuna chance di recuperarla se non utilizzando una gru o attraversando la pista. Masi avrà anche commesso errori l’anno scorso. Ma sostituirlo con persone che in F1 non avevano mai lavorato, non sembra essere stata la mossa più corretta…
F1. Gp Olanda 2022: penalità Ferrari
Arriviamo ora a Carlos Sainz, sanzionato con 5 secondi di penalità per una ripartenza non sicura dopo il pit stop, il che è una violazione dell’articolo 34.14 a) del regolamento sportivo.
Analizzando le immagini, è apparso subito chiaro che il pilota spagnolo sarebbe stato penalizzato. Nel momento in cui il team ha dato il via libera per la ripartenza, Sainz ha dovuto sterzare abbastanza bruscamente per evitare i meccanici McLaren impegnati nella loro sosta. Tuttavia, in pit lane stava sopraggiungendo Alonso, il quale ha dovuto franare fino a fermarsi per non andare alla collisione. La decisione è del tutto corretta.
In precedenza, anche Zhou è stato sanzionato con 5 secondi di penalità per un’infrazione in pit lane. Nel particolare, ha superato il limite di velocità in corsia box, il che viola l’articolo 34.7 del regolamento sportivo.
Autore: Alessandro Rana – @AleRanaF1
Immagini: f1