Quando ci proiettiamo al campionato del mondo di F1 2023 mettiamo spesso al centro delle nostre analisi le questioni tecniche. Ed è normale che sia così poiché, dopo un 2022 in cui la Red Bull ha aperto un solco profondo interpretando al meglio il corpus normativo deliberato dalla Federazione Internazionale, c’è grande curiosità su cosa faranno gli altri team nel tentativo di chiudere il gap.
Se per alcuni la strada tracciata è quella dell’evoluzione di principi che hanno ben funzionato (viene in mente immediatamente la Ferrari) ci sono altre realtà che si troveranno quasi costrette ad operare una rivoluzione per superare le difficoltà incontrare nella prima stagione della “Formula Uno next gen“. Ci riferiamo, chiaramente, a Mercedes ma anche a team di fascia inferiore come la Aston Martin che, tramite il suo team principal, Mike Krack, ha annunciato un vera e propria rivoluzione (leggi qui).
F1. Hamilton – Vettel: un rapporto unitosi intorno alle battaglie sociali
Ovviamente ci sono anche altre storie degne di essere ricordate. Una di queste è di certo quella che vede coinvolto Sebastian Vettel che ha deciso di commiatarsi dalla massima serie dopo quattro titoli e 53 gran premi vinti. Un pilota che ha contrassegnato la sua carriera anche le per le lotte politico-sociali condotte al di fuori dei nastri d’asfalto.
Un modo di operare che a qualcuno ha fatto storcere il naso ma che ha dimostrato il gran carattere e la risolutezza di un uomo che riesce ad avere una visione più ampia della realtà che lo circonda dimostrando di non essere solo un automa programmato per guidare.
Alla stessa categoria appartiene Lewis Hamilton, un altro driver che si è speso in “crociate” che non sempre sono state accolte con favore da FIA e Liberty Media. I due, al di là della normale rivalità in pista, hanno sempre espresso grande feeling reciproco lontano dai circuiti. Il loro rapporto si è consolidato anche in virtù delle azioni intraprese per sensibilizzare tifosi ed appassionati.
Il sette volte iridato, in un’intervista raccolta da Racefans, ha parlato del legame che ha instaurato col tedesco ritenendosi impressionato dell’evoluzione che quest’ultimo ha compiuto durante la sua carriera: “Sebastian, per come ha affrontato il suo percorso, per come si è aperto, per come è stato schietto nell’esprimersi su certe questioni è un modello”.
“È difficile essere amici quando si è coinvolti in una battaglia l’uno contro l’altro – ha sottolineato il britannico – La guerra psicologica che si affronta è dura ma sono grato di aver superato quella fase ed essere ora buoni amici. Credo che continueremo a crescere e ad essere amici ancora migliori in futuro”.
Il chiaro riferimento è all’episodio della ruotata di Baku 2017, uno degli momenti più iconici della F1 recente che denunciava un livello di tensione che tra i due aveva superato i livelli di guardia. Un fatto che non ha avuto strascichi negativi anche per una convergenza di vedute su macrotematiche che esulano dal motorsport.
F1. Hamilton e Vettel: un futuro dopo la F1
Il prossimo sette gennaio Lewis Hamilton compirà 38 anni. Un’età sportivamente veneranda alla quale si può immaginare di programmare un futuro lontano dalle piste. Anche se recentemente l’inglese ha affermato di voler rincorrere con Mercedes l’ottava corona d’alloro, il momento del ritiro non può essere poi così lontano. Il pilota, con la commissione che porta il suo nome, sta portando avanti progetti di inclusione per la fasce meno rappresentate nel mondo dei motori. Azione che non può terminare con l’addio alla F1. Un motivo in più per restare ancora nel giro.
“Sarò sempre presente, anche quando non gareggerò più. Magari guarderò da lontano, ma sarò sempre un appassionato di questo sport. Spero che Stefano Domenicali resti qui per molto tempo ma sarò sempre dall’altro capo del telefono e gli dirò: Perché non fai così? Non stai facendo abbastanza’. Sarò sempre una spina nel fianco, nella speranza di poter far scaturire qualcosa di interessante”.
Al di là della piccola provocazione, Hamilton ha intenzione di continuare a “pesare” nella massima categoria con le sue intuizioni e con le azioni di cui si fa promotore. E in questa volontà raccoglie l’assist del team che lo supporta nelle sue iniziative. Non a caso Mercedes intende renderlo un testimonial eterno dell’azienda.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, Mercedes AMG, Scuderia Ferrari