Il Gran Premio d’Italia è l’occasione per Max Verstappen per marchiare ulteriormente un campionato di F1 che finora ha rasentato la perfezione. Il talento olandese, a causa della sostituzione della parte endotermica del V6 turbo-ibrido HRC, sconta una penalità di cinque posizione che lo relega alla settima piazzola nonostante una qualifica chiusa alle spalle del poleman Charles Leclerc.
Gara nella quale Max deve quindi operare l’ennesima rimonta – dopo quella trionfale di Spa Francorchamps – per spezzare il sogno di un pubblico che vorrebbe vedere la Rossa trionfare sull’asfalto amico. In Red Bull, per compiere l’opera, hanno scelto un assetto relativamente carico col quale contano di non stressare i compound Pirelli (Leggi qui). Se la strategia avrà successo lo vedremo alla fine delle operazioni. Caliamoci nell’abitacolo della RB18 n°1 per i 53 giri che compongono il Gp di Monza.
Come da nostra consuetudine avviamo l’analisi definendo il contesto ambientale nel quale si sono svolti i fatti. Le temperature sono sensibilmente salite rispetto ai primi due giorni di attività. L’aria è a 27°C, l’asfalto a 43.
Dopo i canonici giri di schieramento in cui si verificano il corretto funzionamento dei sistemi e delle comunicazioni radio, strumento fondamentale nella F1 contemporanea, il primo elemento da sottolineare è quello relativo alla scelta degli pneumatici. Verstappen non si lancia in “colpi di testa” e opta per un treno di soft nuove per garantirsi un buono spunto su una pista che che penalizza oltremisura le false partenze.
F1. GP Italia 2022: la partenza
La partenza di Max è efficacissima. Evidentemente si è lavorato sul fondamentale visto che nei tre turni di libere si era palesata qualche incertezza di troppo. Allo spunto la RB18 si inserisce tra la McLaren di Lando Norris e l’Alpine di Fernando Alonso guadagnando due preziosissime posizioni. Alla Ascari è già negli scarichi della cugina AlphaTauri. La manovra di sorpasso avviene agevolmente all’interno.
All’inizio del secondo giro anche la McLaren di Ricciardo deve capitolare. La Red Bull è velocissima e, già a metà rettilineo, affianca la vettura color papaya e se la beve con facilità. Arrivano i complimenti via radio di Gianpiero Lambiase che subito comanda modalità endotermico “STRAT 7“.
Poco dopo, a DRS deliberato, l’olandese mette nel mirino George Russell. Al quinto passaggio si ripete il sorpasso fatto precedentemente ai danni di Ricciardo.
Sono bastati quindi cinque giri al campione del mondo per mettersi a caccia di Charles Leclerc. Il gap tra i due decresce lentamente ma in maniera costante. Intorno al giro 8, complice anche lo stop di Perez, iniziano le discussioni sulle gomme. Max riferisce che si sente a proprio agio e i tempi lo confermano.
F1. Gp Italia 2022, virtual safety car: Verstappen non segue Leclerc
Al giro 12 Sebastian Vettel parcheggia al vettura all’uscita di Lesmo: viene deliberata Virtual Safety Car. A Verstappen viene suggerita la seguente strategia: “opposit Leclerc“. Il monegasco si ferma, l’olandese prosegue. Al giro successivo la VSC rientra. Lambiase avvisa il suo pilota che Leclerc, su gomma media, deve fare uno stint molto lungo. La cosa potrebbe determinare una seconda sosta. In Red Bull pensano che la strategia a una sosta sia ancora la migliore.
Lambiase ammonisce l’olandese: track limits superati in Curva 7. Contestualmente dà i tempi avvisando che Leclerc non è così rapido su gomma media: due i decimi che il monegasco taglia al giro dal gap totale.
Al passaggio 17 Leclerc stabilisce il giro veloce e recupera in un sol boccone ben sette decimi. Si inizia a parlare di pit stop nelle comunicazioni tra macchina e muretto. Ma il ritmo della RB18 resta molto consistente. Nella tornata successiva, la diciottesima, Max è capace di piazzare un 1.25.5, tempo prossimo a quello marcato da Leclerc.
Al ventesimo giro è questa la situazione:
Verstappen cerca di allungare quanto più possibile il primo stint. I tempo “reggono” anche se Max fa lift and coast alla fine del rettilineo di partenza. Si percepisce chiaramente dal sound del V6 nipponico.
F1, Gp Italia 2022: Max effettua la sosta
Al giro 24, a metà gara, arriva la sosta per Verstappen che mette in pratica la strategia anticipata da noi di FormulaUnoAnalisiTecnica nella preview di stamattina che smentiva quella postulata da Pirelli (rossa-bianca).
La sosta dell’olandese è come al solito perfetta. Alla ripartenza Lambiase comanda STRAT 7. Ora Verstappen è secondo a 10 secondi da Leclerc. 1.25.012: Max mette subito le cose in chiaro con un tempone di oltre un secondo più basso di quello del rivale della Ferrari.
1.24.892 prima e poi 1.24.798 che è il nuovo riferimento stabilito al giro 29. Leclerc si inizia ad intravedere là davanti. A 20 giri dal termine il delta tra la Red Bull e la Ferrari si attesta sotto i 5 secondi. Ed è in quel momento che “il 16” si ferma per montare gomma soft. Ora Max è in testa con 19 secondi sul rivale.
L’ultimo terzo di gara si apre con un vantaggio che resta sostanzialmente invariato nonostante il giro veloce di Leclerc. Max è un martello visto che riesce a girare praticamente nello stesso decimo.
A dieci giri dal temine la gara è saldamente nelle mani dell’olandese che ora è in totale gestione grazie ad una RB18 che controlla lo stato delle gomme in maniera perfetta.
F1. Gp Italia 2022: la gara “muore” sotto safety car
Colpo di scena al giro 48. Daniel Ricciardo è fermo dopo la seconda di Lesmo: viene deliberata safety car. I primi due proseguono. Si fermano i concorrenti alle loro spalle: Russell, Sainz. Il pit stop per Max arriva al giro successivo. Gomma rossa nuova (aveva due treni a disposizione, nda) per l’olandese a cui viene imposta modalità STRAT 3. Un settaggio molto spinto dell’ICE per difendersi dal certo tentativo di attacco che Leclerc farà alla ripartenza. Ora è tutto in gioco anche se le operazioni tardano molto perché la MCL36 del pilota australiano resta piantata.
Ma la manovra di Leclerc non ci sarà mai perché i commissari sono lenti e la direzione gara pasticcia col momento d’uscita della vettura di sicurezza. C’è ben poco da segnalare nelle tornate restanti. La gara non può che terminare dietro la vettura di sicurezza.
Così Max Verstappen mette in carniere l’undicesima vittoria stagionale che costituisce un altro mattoncino nel mondiale del talento di Hasselt. Dopo aver comodamente tagliato il traguardo, Lambiase si apre in radio e riferisce “La nostra è stata la macchina più veloce nell’arco del weekend“. Fotografia piuttosto realistica dei fatti.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1TV, Oracle Red Bull Racing