giovedì, Dicembre 19, 2024

Red Bull sotto la lente della FIA: si valutano infrazioni del regolamento finanziario

Nel tardo pomeriggio (notte italiana) è iniziata a circolare una voce piuttosto “pesante” nel paddock di Marina Bay allestito per il round n°17 del campionato del mondo di F1: la Red Bull sarebbe sotto inchiesta per la violazione del budget cap. La bomba è stata “sganciata” da La Gazzetta dello Sport che ha dato i primi dettagli dell’accaduto. La Federazione Internazionale avrebbe rilevato infrazioni sulle spese della stagione 2021 conclusasi con la vittoria del titolo mondiale di Max Verstappen nel controverso round finale ad Abu Dhabi.

E’ necessario premettere che al momento non ci sono comunicati ufficiali a supporto della contestazione, tuttavia l’atmosfera nel paddock del Marina Bay Street Circuit ribolle e non per le solite elevate temperature ambientali. Finora la FIA aveva accertato una sola infrazione, a carico del team Williams per motivi procedurali. La scuderia capitanata da Jost Capito aveva infatti inviato i report richiesti dalla Federazione Internazionale con qualche giorno di ritardo. Secondo quanto riportato dalla “Rosea” altri due team avrebbero violato il limite di spesa. Per la stagione 2021, il regolamento finanziario fissava in 145 milioni di dollari il limite di spesa.

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Jost Capito, amministratore delegato della Williams Racing

F1. Deadline di consegna dei report alla FIA

Il regolamento finanziario prevede che i team debbano fornire due tipologie di rendicontazione dei costi sostenuti:

  • Full Year Reporting Documentation: documentazione completa di tutte le spese sostenute dal team durante la stagione precedente.
  • Interim Reporting Documentation: documentazione di medio periodo in cui vengono rendicontate tutte le spese sostenute dal team nel periodo di osservazione.

Il board che controlla i suddetti report ed ha la titolarità di verificarne la correttezza è il Cost Cap Administration (CCA, nda). Se le contestazioni ai tre team riguardano la stagione 2021, è altamente probabile che le infrazioni siano state rilevate dal CCA nella Full Year Reporting Documentation. Il reporting delle spese sostenute dai team doveva essere inviato tassativamente alla FIA entro il 31 Marzo 2022.

F1. Un report dalla elevata complessità

Il report elaborato dai team è molto complesso. Il regolamento finanziario specifica in maniera dettagliata quali sono i costi da rendicontare rispetto a quelli da escludere. Ad esempio team come la Ferrari che gestisce programmi per monoposto storiche non dovranno rendicontare le spese sostenute, così come tutte le imposte sul reddito delle società e altre attività diverse dalla F1. Sono esenti anche i costi dei bonus dei dipendenti. Da un punto di vista puramente logico tutti i costi che concorrono alla performance della monoposto devono essere inclusi nel report. Nella successiva illustrazione sono elencati i principali costi soggetti al limite di spesa e quelli esclusi.

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Costi inclusi ed esclusi nella rendicontazione della spending review dei team

F1. Disciplina delle infrazioni e delle ammende

Una volta rilevata un’infrazione quale è la sanzione applicata? Bisogna innanzitutto precisare che il regolamento finanziario classifica le infrazioni in tre tipologie: Procedurali, Minor Overspend e Material Overspend. Tra le infrazioni procedurali sono annoverati ritardi nell’invio dei report alla FIA o ad esempio imprecisioni nella compilazione dello stesso.

Per Minor Overspend si intende la rilevazione di una spesa superiore al budget cap nel limite del 5%. Per Material Overspend si intende la rilevazione di una spesa superiore al budget cap oltre il 5% dello stesso. Chiaramente le sanzioni relative alle tre tipologie di infrazioni sono di entità progressivamente superiore.

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Infrazioni e relative ammende del regolamento finanziario

Nel caso di una infrazione procedurale la sanzione applicata è tipicamente un’ammenda, come nel caso della Williams che ha ricevuto una multa di 25.000 dollari. In caso di un Minor Overspend la FIA può comminare una decurtazione di punti, squalifica per una gara, limitazioni sui test e ulteriore riduzione del budget cap per l’esercizio successivo. In caso di Material Overspend la Federazione Internazionale oltre alle sanzioni previste per i Minor Overspend può sanzionare i team fino alla loro esclusione.

F1. Quali team oltre Red Bull sotto la lente di ingrandimento della FIA?

Secondo le prime ricostruzioni, oltre Red Bull, altri due team avrebbero violato il tetto di spesa imposto dal regolamento finanziario. L’identikit non può che corrispondere a un team dalle elevate risorse economiche. Risulta difficile ipotizzare che un team del midfield o delle retrovie possa aver superato delle soglie di spesa mai avvicinate nemmeno nell’era degli investimenti folli del recente passato.

F1. I warning di Binotto

Anche se si tratta di verifiche relative all’anno 2021 viene da sé che i sospetti e illazioni (ad oggi siamo nel campo delle ipotesi e delle congetture, è bene ripeterlo) si allunghino anche sul mondiale in corso. Il salto prestazionale della Red Bull dopo la pausa estiva ha tramortito la concorrenza. Le voci di un ulteriore upgrade della RB18 proprio in occasione del gran premio di Singapore hanno allarmato i rivali. Proprio in occasione della tappa asiatica, il team anglo-austriaco avrebbe dovuto introdurre un telaio ulteriormente alleggerito, sviluppo procrastinato a data da definirsi. Il team principal Ferrari, in relazione al piano di sviluppo della Red Bull non aveva nascosto qualche perplessità:

“Non posso giudicare Red Bull però, come Ferrari, non saremo mai in grado di introdurre un telaio alleggerito né un telaio differente nel corso della stagione, semplicemente a causa del budget cap. Sarei molto sorpreso se una squadra riuscisse a farlo. Nel caso riuscissero, spetta ai regolamenti: il controllo è adeguato, è un regolamento sufficientemente equo? Sono questi gli interrogativi”. Parole che tradiscono una grande preoccupazione in merito alla disciplina del budget cap e che potrebbero essere confermate dalle clamorose notizie che giungono da Singapore proprio in queste ore.

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Mattia Binotto, team principal Scuderia Ferrari F1
F1. Un eventuale terremoto dalle conseguenze imprevedibili

Se il fermento nel paddock di Singapore sarà confermato da comunicati ufficiali da parte della Federazione Internazionale, la Formula 1 rischia di essere tramortita dall’ennesimo colpo di scena. Nella fattispecie Mercedes e Ferrari sarebbero molto più che spettatori interessati, ma vere e proprie parti lese. Risulta complesso immaginare sanzioni sportive retroattive a carico di Red Bull. Altrettanto improbabile che il team di Milton Keynes (e gli altri team messi sotto la lente d’ingrandimento, nda) se la possano cavare con un’ammenda economica.

Il blasone dei competitor che in qualche modo si sentono defraudati potrebbe avere un peso enorme nell’assegnazione delle eventuali ammende. Dopo la discutibile modifica della metrica di oscillazione verticale delle monoposto (AOM, nda) e le indiscrezioni relative alla potenziale infrazione del budget cap da parte di alcuni competitor, la gara nel Marina Street Circuit rischia di essere ricordata soprattutto per quanto accaduto fuori dal tracciato…


Autore e infografiche: Roberto Cecere – @robertofunoat

Foto: F1, Scuderia Ferrari, Oracle Red Bull Racing

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