Si può essere delusi per una seconda e terza fila a pochi decimi dalla vetta dopo un’annata di sofferenza caratterizzata da distacchi ben più pronunciati? La risposta affermativa se la vettura andava così bene da far pensare ai piloti di poter impensierire le ben più quotate Red Bull e Ferrari. A rompere le uova nel paniere a Lewis Hamilton e George Russell è stato, in maniera del tutto involontaria, Sergio Perez la cui uscita di pista ha causato quella bandiera gialla che ha mortificato l’ultimo assalto in Q3 del duo britannico di Mercedes AMG F1.
Al di là di questo episodio del tutto fortuito ed insito al mondo delle corse, la compagine anglo-tedesca non può che sorridere se dà uno sguardo al cronometro su una pista che, considerate le caratteristiche peculiari, poteva presentare più di un’insidia per una W13 che, dopo mesi di bocconi amari, è sembrata una macchina efficace anche in quelle qualifiche che, eccezion fatta per il lampo magiaro, hanno sempre rappresentato un esercizio molto arduo.
F1. Mercedes: Russell ritiene che Mercedes possa giocarsela con la Ferrari
“Non è stata una sessione brillante. Mi sentivo davvero molto bene dopo le terze libere. Qualcosa non ha funzionato, non so perché. Alla fine è stata la mancanza di prestazioni in Q2 che ha condizionato la terza sezione. Abbiamo dovuto utilizzare un set in più di gomme soft lasciandone soltanto uno nuovo per l’ultima manche. La bandiera gialla non mi ha permesso di concludere il giro. È stato un po’ frustrante, soprattutto su un circuito dove c’è un’alta evoluzione della pista che impone di essere perfetti” ha spiegato George Russell che comunque non perde l’ottimismo in vista di un GP che può riservare molte soprese.
“In ottica gara – ha aggiunto l’ex Williams – spero che le Ferrari si concentri su Verstappen perché, in quel caso, potrebbero essere vulnerabili. Max è avanti sul passo gara e può scappare via. Penso che forse domani avremo una macchina più veloce della Ferrari e anche di Checo. Dobbiamo provarci. Spero che faccia più caldo possibile perché serve una gara con più stop possibili per avere delle opportunità. La nostra macchina è davvero unica per come si comporta e negli ultimi weekend abbiamo potuto capire capire come muoverci per ottimizzarla”.
F1. Mercedes, Hamilton: la W13 è una macchina umorale
Hamilton, visibilmente soddisfatto nonostante la beffarda bandiera gialla finale, ha esordito scherzando sulla W13: “È come se avesse un cambiamento di umore. E’ come un essere umano: non sai con che piede scenderà dal letto. Sono molto contento di questo fine settimana e di avere una macchina potenzialmente in grado di lottare. Ma non riesco a capire. Un week end siamo lontani e la settimana successiva, all’improvviso, siamo attaccati. Sicuramente è una situazione confusa“.
Una macchina che si conferma imprevedibile, un ritornello ascoltato più volte in questo 2022: “Ci sono molti aspetti positivi dopo oggi. Credo che se non avessimo avuto la bandiera gialla saremmo stati potenzialmente in lotta per la prima fila. Questo è davvero positivo abbiamo colmato il deficit che normalmente abbiamo sul giro singolo. Se questo passo in avanti potesse riflettersi anche in gara sarebbe fantastico“.
A sugellare i progressi della W13 arrivano le brevissime dichiarazioni di Toto Wolff che si lancia in considerazioni che fino a qualche tempo fa sembravo assurde se associate “all’ecosistema Mercedes“: “Secondo il mio parere avevamo la macchina più veloce sia oggi che ieri nei long run. E forse domani qualcosa riusciremo a migliorare ancora. È gratificante accorgersi che siamo lì dal punto di vista del passo“. Meno di 24 ore e capiremo se il lungo percorso di dolore degli uomini di Brackley sarà spezzato con una salvifica, ma realisticamente improbabile, vittoria.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, Mercedes AMG F1 Team