sabato, Novembre 23, 2024

Mercedes: quando il desiderio impatta contro la realtà

Tutti vogliono entrare nel salone delle feste della F1. Red Bull intende proseguire nella sua striscia di vittorie. Ferrari spera di rompere le uova nel paniere alla compagine di Milton Keynes risalendo sul gradino più alto del podio dopo un digiuno che dura dal Gran Premio d’Austria. Mercedes, che finora è stata là dietro a guardare le due succitate scuderie dividersi gloria e onori, sogna di assaporare il dolce sapore del trionfo anche in una singola occasione. Se non accade nulla di clamoroso sono queste le tre realtà che si giocheranno il Gran Premio di Singapore.

Ovviamente Brackley non parte con i favori del pronostico. Cosa non accaduta in tutto il 2022 e che certamente non si verificherà a Marina Bay. Ma, con soli sei appuntamenti a disposizione, Lewis Hamilton e George Russell vogliono finalmente dare un senso a tutti gli sforzi profusi in un campionato di lacrime e stenti dopo anni di trionfi copiosi, sfacciati ed a tratti noiosi. Per gli avversari.

F1
George Russell (Mercedes AMG) a bordo della sua W13 in occasione del Gran Premio d’Olanda 2022

Una W13 che si impone alla concorrenza sarebbe un’anomalia. Ma, come la stagione ha narrato, in determinate condizioni, il colpo è possibile. La speranza per gli “uomini in grigio” è che quelle premesse si concretizzino all’ombra della grande ruota panoramica che domina lo skyline della città asiatica.

L’approccio dei piloti, a questo punto della stagione, è piuttosto cabalistico. Al di là di quelle che possono essere le indizioni emerse dai simulatori (a Monza, per esempio, Mercedes sapeva perfettamente che sarebbe andata incontro ad un weekend difficile, leggi qui) sia Hamilton che Russell arrivano alle soglie dell’evento avvolti nell’incertezza data da una vettura che per “accendersi” ha bisogno di precise condizioni tecniche (asfalto, tipo di curve, gomme utilizzate) ed ambientali (temperature e tipologia asfalto). Ecco perché l’approccio è cauto. E lo sarà anche in vista di Marina Bay.

F1
George Russell precede Lewis Hamilton (Mercedes AMG) nelle battute finali del Gp d’Olanda 2022

F1. Mercedes: il realismo che si scontra col desiderio

Dobbiamo essere realistici: la Red Bull è quasi imbattibile ci vorrà un bel po’ per battere quella macchina. Dal punto di vista delle prestazioni sono davanti a tutti. Non li abbiamo raggiunti e non abbiamo aggiornamenti per superarli – ha spiegato Lewis Hamilton quindi ci vorrà un po’ di fortuna per avere la meglio, ma non è impossibile, perché potenzialmente avremmo potuto batterli a Zandvoort e forse anche a Budapest“.

Il pragmatismo del campione che si fonde con la speranza, come su accennato, di ritrovare quell’alchimia di elementi tecnico-ambientali che altrove hanno messo in mostra una vettura che non ha praticamente mai brillato di luce propria nell’arco di questi sei mesi di attività in giro per il mondo.

Il giudizio di Russell – che mediamente è sempre stato prodigo di dichiarazioni votate ad un maggiore ottimismo – è stavolta appiattito su quello pratico del collega di garage: “Penso che, sulla carta, Singapore dovrebbe essere adatto alla nostra vettura. Ma se guardiamo ai circuiti stradali come Monaco ed Azerbaijan, la nostra macchina non se la cavava molto bene sui dossi. Non siamo sicuri di come andrà a finire. Ma dobbiamo continuare a spingere, a migliorare la vettura e sono contento che ora abbiamo una chiara direzione da seguire“.

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Lewis Hamilton (Mercedes AMG ) si prepara al Gp Canada 2022, una delle piste dimostratasi più ostica per la W13

E’ l’ultimo passaggio che prende le sembianze del raggio di luce che filtra da una spessa coltre di nubi: in Mercedes, dopo tanto peregrinare, sono finalmente giunti alla comprensione di una monoposto afflitta per lungo tempo da difetti parzialmente corretti tenendo conto dei vincoli di un concept troppo estremo e da un budget cap che ha ristretto oltremisura i margini di manovra di una compagine tentacolare come quella di Brackley.

Singapore rappresenta la sestultima occasione per ottenere una vittoria di tappa. Una location particolarmente sfidante e che offre limitate possibilità di sorpasso. Ecco perché sarà fondamentale disputare delle qualifiche finalmente convincenti superando – o quanto meno limitando – quello che è stato uno dei problemi più seri per la W13: mettere rapidamente in temperatura le gomme Pirelli (leggi l’approfondimento).

Una gara con una partenza in griglia troppo arretrata potrebbe essere molto penalizzate tra gli angusti muretti di Marina Bay. Anche se le safety car, di casa da queste parti, potrebbero offrire diverse occasioni per scompaginare i piani tattici aprendo a scenari più rosei. A questi si appigliano Toto Wolff e soci.


Autore: Diego Catalano@diegocat1977

Foto: F1, Mercedes AMG

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