In F1 è meglio essere belli e perdenti, o brutti, sporchi, cattivi e vincenti? Nel dubbio io scelgo tutta la vita la seconda ipotesi, anche perché essere belli e vincenti è un lusso che raramente capita. A Monza la Ferrari non ha sbagliato nulla. Cambi gomme senza sbavature (oddio se vogliamo essere proprio pignoli un pelo più lenti di Red Bull), gestione strategica all’altezza, piloti in palla.
L’azzardo strategico era pienamente giustificato. A armi pari la F1-75 post direttiva tecnica ammazza-rossa di più non può. Senza tenere conto che, comunque, questo era già di per sé un circuito non adatto a esaltare la monoposto di Maranello. Però, alla fine, ci resta una Ferrari perdente. Irrimediabilmente diventata seconda forza dopo la pausa estiva, con una monoposto per certi versi irriconoscibile che dovrà guardarsi, con qualche apprensione, dalla Mercedes.
Capitolo finale sotto Safety Car… che vi devo dire, che in Federazione sono dei pazzi? Che tutto è proseguito con una lentezza esasperante, che anche l’autodromo non ha fatto una bella figura? Sono cose ovvie che tutti hanno visto. Hai tempo a cercare mille sotterfugi e follie come la griglia invertita, quando basterebbe essere veloci e far ripartire la gara (leggi qui la disamina tecnica).
Che poi, a me la Safety Car non è mai piaciuta, ancora meno la Virtual, accrocchio immondo. Ma la prima è un male necessario, la seconda una schifezza punto e basta. Basterebbe poco per “svoltare”, come si suol dire. I giri sotto Safety Car si recuperano e si sommano a quelli che mancano alla fine.
Ve lo immaginate che spettacolo avere 4 giri con i primi che si davano battaglia? Sarebbe stato ingiusto per Max, meritatamente primo, ma nell’economia di un campionato può capitare a tutti. Ma avresti avuto vero spettacolo e avresti dato ai tanti paganti in circuito un motivo per rendere memorabile un fine settimana pieno di problemi senza finire in quel modo ridicolo.
Monza, in qualche modo, ci ha offerto il meglio e il peggio della F1 attuale. Regolamenti ridicoli stilati per rendere le sanzioni ai piloti per il cambio delle componenti della monoposto strutturali e quindi rimescolare le carte, i Vip e gli svippati da una parte e le persone comuni impantanate senza servizi decenti in code chilometriche dall’altra. Una gara bella e avvincente, ma anche un finale scontatissimo.
Alcune riflessioni: i tifosi meritano Monza. La storia della F1 merita Monza. Ma questa Monza merita un appuntamento mondiale, merita questi prezzi assurdi e questi servizi scadenti? Su questo dovrebbe riflettere chi di dovere. Ma, ovviamente, e proprio per questo, non accadrà nulla. Mentre resteranno i token, come sono rimasti nelle tasche di tanti, purtroppo impossibilitati a cambiarli, viste le file chilometriche…
F1. Gp Italia 2022: voti
Binotto che dice per la prima volta come siano stati commessi errori dalla Scuderia. Voto: Elkann presente. Mi segnerò sul calendario questa data. In tutto il 2022 è la prima volta che si fa un, seppur minimo, mea culpa.
“Cercheremo di vincere un mondiale entro il 2026”, firmato il presidente fantasma. Voto: cosa abbiamo fatto noi per meritarci tutto questo?
Ferrari. Voto: 8 1/2. Non era facile fare tutto bene con tutta quella pressione addosso. E invece la squadra di Maranello ha fatto tutto quello che poteva fare per provare a vincere. Facessero quasi sempre così, non ci sarebbero le legittime polemiche che ci sono state.
Leclerc. Voto: 10. Non si poteva fare di più. Purtroppo.
Sainz. Voto: idem come sopra.
Direzione di gara. Voto: altra pagina nerissima. E senza Masi.
Red Bull. Voto. 10. Macchina da guerra (team, vettura e pilota) perfetta. Chi vince festeggia. A parte i piloti, ciò a cui Ferrari dovrebbe aspirare.
Fischi dei tifosi. Voto: dipende. Meritati verso la FIA.
Russell. Voto: che sia cominciato il dopo Hamilton?
Guerra Fia vs F1. Voto: sta tornando. Sembra di essere ai tempi di Bernie contro la Federazione. Basta mettere assieme i puntini… Alberto Antonini illuminante.
Don Menicali. Voto: “Apocalisse ora” (semicit). Dite la verità, vi aspettavate che questo ottimo funziona io di partito fosse una tale sciagura? Che un ex TP Ferrari (in realtà prima non si chiamava così, ma quello era il ruolo) partorisse simili genialate al cui cospetto Bernie Ecclestone é Einstein? Che dicesse cose così strampalate da far sembrare il don Menicali di un tempo tutt’altra persona, tanto da far ipotizzare che questo sia un suo clone programmato chissà dove negli States?
Diciamocela tutta. Il don questo è: un ottimo esecutore testamentario di Liberty Media. Null’altro. Francamente, quando finirà il suo mandato per me sarà un giorno di festa. Spumante di quello buono da stappare. E, per uno culturalmente ligure come il sottoscritto, potete ben capire quanto valga!
Griglia di partenza: Voto: fisica quantistica. E’ esemplificativa del furore burocratico-legislativo in cui s’è impiccata la FIA (a onor del vero una tendenza generalizzata di questi ultimi decenni in tutti gli ambiti della vita), la griglia di partenza diramata dopo molte ore dalla fine delle qualifiche, e solo con molta fatica, a causa delle varie penalità e del modo in cui si dovevano scontare. I piloti erano letteralmente nel marasma più completo. Una roba da azzeccagarbugli di manzoniana memoria. Ridicola e tragica nel contempo.
P.S.: Appuntamento al prossimo Gran Premio! Tanto, ormai, abbiamo elaborato il lutto e l’incubo dei 21 anni di digiuno in rosso non è più una lontana chimera, ma una quasi certezza…
Autore: Mariano Froldi – @MarianoFroldi
I cosiddetti tifosi hanno anche fischiato Verstappen sul podio, gg prima della gara han detto a tifosi RB di andarsene, una parola sugli ultras rossi non la spendiamo? Sempre pronti a provare a difendere gesti orribili e antisportivi?Forse si fa finta di non vedere?A Monza chiunque vincesse senza SF è stato fischiato,questo lo testimoniano tutti?Continuiamo a negare e a dire che gli ultras rossi son sportivi?Autocritica mai eh,sempre avanti col paraocchi????????
La questione è stata affrontata in un altro articolo che può consultare qua: https://www.funoanalisitecnica.com/2022/09/f1-41.html
La nostra redazione è sensibile alla tematica e di certo non la nasconde per comodi consensi.