giovedì, Dicembre 19, 2024

GP Singapore 2022/Preview tecnica: downforce e gestione gomme le chiavi di una gara durissima

La cancellazione dal calendario di F1 del Gran Premio di Sochi ha determinato una pausa di tre settimane senza dubbio gradita al personale dei team messo a dura prova dal “triple header” Belgio-Olanda-Italia a cavallo dei mesi di agosto e settembre. Prossima fermata Singapore, sede della diciassettesima tappa del mondiale.

La gara notturna sul circuito cittadino della città-stato a sud della Malesia torna in calendario dopo due anni di assenza, causa Covid. Il round di Singapore è garanzia di emozioni e colpi di scena. In tutte le precedenti edizioni, difatti, è sempre stato necessario l’ingresso della safety car.

Percentuale di gran premi con attivazione di Safety Car/Virtual Safety Car a partire dal 1993

La neutralizzazione praticamente certa della gara è essenzialmente dovuta alla natura del circuito, ricavato all’interno della downtown dello straordinario centro della penisola malese. A segmenti tortuosi si alternano sezioni ad elevata velocità dove vengono superati agevolmente i 300 Km/h, senza importanti vie di fuga.

Le 23 curve del tracciato richiedono un’elevata concentrazione da parte dei piloti, impegnati nella continua ricerca della traiettoria ideale che li obbliga a sfiorare i muretti. Per durata e condizioni climatiche (elevata temperatura e umidità, leggi qui) è una delle gare più impegnative dal punto di vista fisico per i driver. In diverse edizioni, caratterizzate dall’ingresso della safety car, il gran premio è terminato sul filo delle due ore.

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Track Info del circuito di Singapore

Il tracciato di Singapore misura 5.063 metri che vanno percorsi 61 volte in gara, per raggiugere la distanza complessiva di 308.706 Km. Il circuito presenta 9 curve a destra, 14 a sinistra di diverso raggio e lunghezza con velocità di percorrenza medio-basse. La potenza del DRS su questo tracciato è rilevante in funzione di setup a medio carico, tuttavia solo il segmento da curva 5 a curva 7 ha lunghezza sufficiente per sfruttare il vantaggio dell’ala posteriore spalancata.

Il circuito di Singapore vanta il tempo record di frenata sul giro prossimo ai 20 secondi, frutto delle numerose pressioni sul pedale sinistro che i piloti devono effettuare in prossimità delle 23 curve della pista. La presenza di numerosi punti di frenata ad elevata energia dissipante, conferisce alle componenti ibride delle power unit un ruolo di primaria importanza. Si stima infatti che la propulsione elettrica ERS fornisca un guadagno di 2 secondi al giro e 22 km/h di velocità.


F1. Gp Singapore 2022: consumo carburante e gestione pneumatici

Il Marina Bay Street Circuit è un tracciato critico per il consumo benzina stimato in 1,77 Kg per ogni giro in condizioni di pista asciutta senza intervento della Safety Car. Tuttavia le statistiche indicano che la neutralizzazione della gara è un evento tutt’altro che remoto.

In tal senso i team impongono ai piloti un’andatura molto ridotta a inizio gara. Nell’ultima edizione del 2019, nel corso delle prime fasi del GP, il gruppo delle monoposto viaggiava compatto in quanto al leader della corsa, Charles Leclerc, veniva chiesto di mantenere un ritmo molto lento.

Circostanza che costò la gara al pilota monegasco in favore di Sebastian Vettel che grazie al primo pit stop anticipato riuscì in un sol colpo a sopravanzare Leclerc e Hamilton che lo precedevano prima della sosta ai box. Il maggior peso delle monoposto 2022 lascia pensare che il primo stint della gara di domenica prossima possa essere condizionato da un “pace” conservativo proprio come nella scorsa edizione.

La temperatura ambientale e dell’asfalto sono tipicamente elevate ma costanti durante la gara e, nonostante la gara si svolga in notturna, i piloti dovranno gestire al meglio il degrado delle gomme. Nel corso della qualifica e della gara sarà fondamentale non a non raccogliere i detriti di gomma (marbles) presenti fuori dalla traiettoria ideale. Per la tappa di casa, Pirelli ha optato per la gamma più morbida dei compound da asciutto (PZero White Hard C3, PZero Yellow Medium C4 e PZero Red Soft C5).


F1. Gp Singapore 2022: severità Meccanica

Il circuito di Singapore è molto severo per l’impianto frenante mentre è poco esigente per la parte endotermica delle power unit, con solo il 53% del tempo sul giro percorso con il pedale dell’acceleratore a “tavoletta”. I due tratti in cui si procede full-gas sono il rettifilo principale (490 metri percorsi in 7 secondi, nda) e il rettilineo secondario tra curva 5 e curva 7 (670 metri percorsi in 9 secondi, nda). La componente meccanica più sollecitata è la trasmissione con 49 cambi marcia nell’arco del singolo giro. Di seguito l’infografica relativa all’utilizzo delle marce sul giro nel Marina Bay Street Circuit.

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Infografica relativa alle marce utilizzate sul giro nel circuito di Singapore

F1. Gp Singapore 2022: configurazione Aerodinamica

Il tracciato di Marina Bay richiede un carico aerodinamico medio alto. L’utilizzo dell’ala mobile consente un aumento della velocità di circa 3-6 km/h nel segmento più lungo che porta al Memorial Corner. L’ala anteriore deve essere regolata per avere un buon bilanciamento aerodinamico che stabilizzi l’assetto in frenata e nei cambi di direzione. In assoluto il circuito di Singapore premia le monoposto che riescono a generare un elevato carico aerodinamico. La presenza di numerose curve a bassa velocità seguite da brusche accelerazioni richiede una buona trazione meccanica della monoposto che non degradi prematuramente i compound dei pneumatici.

F1. Gp Singapore 2022: punto chiave del primo settore

Il primo settore inizia dalla linea del traguardo fino a poco prima di curva 7 (Memorial Center, nda). In questo segmento della pista, il punto chiave è dalle prime tre curve subito dopo il rettifilo principale che formano una sorta di snake a bassa velocità.

Rendering curva 1.

Si arriva alla staccata dello Sheares Corner (curva 1) alla velocità di 308-310 km/h in ottava marcia con una frenata che rallenta la monoposto fino alla velocità di 145 km/h in terza marcia. La curva 2 a destra di più ampio raggio si trova in rapida successione e si affronta parzializzando sul pedale dell’acceleratore.

La successiva curva 3 è una piega secca a sinistra, quasi un tornantino, dalla quale si esce alla velocità di 125 km/h in terza velocità. Dagli onboard vedremo certamente diverse correzioni da parte dei piloti, dovute alla brusca accelerazione necessaria per affrontare alla massima velocità il breve allungo che conduce in curva 4.

F1. Gp Singapore: punto chiave del secondo settore

Il secondo settore del tracciato di Singapore parte dalla curva “Memorial Center” fino alla curva Connaught (curva 14 ). In questa porzione del tracciato, il punto chiave è curva 13 in quanto è preceduta da una sezione caratterizzata dalla strettissima sede stradale e la cui corretta impostazione è fondamentale per affrontare il rettilineo che conduce alla curva 16.

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Rendering di curva 13.

Arrivati in curva 13 si stacca alla velocità di 212 km/h in quinta marcia. Una piega dove è difficile trovare il punto di frenata e che deve essere eseguita bene per portare velocità nel terzo tratto rettilineo che porta alla Curva 14, uscendo alla velocità di 88 km/h in terza marcia. Questo punto del tracciato è stato il teatro di uno del pazzesco sorpasso di Felipe Massa ai danni di Bruno Senna nel corso dell’edizione de 2012, dopo il fantastico controllo della sua Ferrari.

Felipe massa sorpassa Bruno Senna alla staccata di curva 13 dopo un magistrale controllo della sua Ferrari
F1. Gp Singapore 2022: punto chiave del terzo settore

Il terzo settore del circuito cittadino di Singapore parte curva 14 fino al rettifilo del traguardo.

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Rendering ingresso in curva 20

Le curve 20 e 21 sono molto insidiose quanto importanti per portare massima velocità nelle ultime due veloci curve del tracciato. Curva 20 si affronta in quarta marcia tagliando sul cordolo interno parzializzando con il pedale dell’acceleratore fino a curva 21. Le insidie principali di questo micro-settore sono l’ingresso deciso sul cordolo interno di curva 20 e l’uscita a fil di muretto dalla curva 21.

Rendering delle curve 20 e 21.

Dalla preview, quindi, si evince che il prossimo appuntamento iridato sarà parecchio sfidante per i team poiché si disputerà su una pista con caratteristiche molto particolari e di certo devianti rispetto a quelle nelle quali la Red Bull RB18, negli ultimi tempi, ha palesato una superiorità schiacciante.

Potrebbe quindi essere l’occasione per rimescolare le carte e vedere una Ferrari più competitiva proprio grazie alle peculiarità della F1-75 che, durante l’arco del campionato, ha sempre mostrando di generare molti punti di downforce. Che a Marina Bay sono fondamentali.


Autore e infografiche: Roberto Cecere – @robertofunoat

Foto: F1, Scuderia Ferrari F1

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