Non basta un solo titolo mondiale per diventare icona di uno sport come questo: o meglio, potrebbe anche essere sufficiente per essere scritto negli annali della storia della F1 per sempre, ma in fondo perché non andare oltre ogni limite puntando all’olimpo dei piloti?
È quello che possiamo aspettarci dall’attuale campione del mondo in carica Max Verstappen: l’olandese rappresenta già una considerevole fetta del presente ed altrettanto del passato nella massima Formula esistente, ma con grande certezza, anche il futuro non scherza.
Siamo oramai giunti ad un punto del campionato in cui con ogni probabilità potrà già laurearsi campione del mondo per la seconda volta nel prossimo appuntamento di Singapore, sebbene tale circuito rappresenti un segmento del campionato maggiormente a favore della Scuderia Ferrari; poco male, i festeggiamenti potrebbero ugualmente prendere già il via durante la successiva tappa giapponese, a Suzuka.
Il team Red Bull quest’anno potrebbe quindi fare man bassa di entrambi i campionati, dato che tra classifica piloti e costruttori il distacco con la contendente numero uno (la F1-75 di Charles Leclerc) oramai non può nemmeno più impensierirli: un altro traguardo che consoliderebbe ulteriormente la loro supremazia in questo spaccato storico.
Quest’anno però sarebbe diametralmente opposto rispetto al precedente: d’altronde dei controversi trascorsi di Abu Dhabi 2021 se ne parla ancora con il coltello tra i denti, proprio perché la serratissima battaglia con Lewis Hamilton non aveva sancito fino all’ultimo nessun vincitore “scontato”.
Per questa stagione invece, complice la quasi totale assenza della Mercedes (se non con qualche guizzo improvviso) e le numerose défaillances in casa Ferrari, la RB18 ha potuto metaforicamente spadroneggiare giungendo alla meritata vetta, nonostante un avvio decisamente complesso.
F1. Max Verstappen ha le spalle coperte: Raymond Vermeulen e Jos
Non c’è dubbio che però ad oggi sia oramai solo questione di tempo, e Max sarà incoronato per la seconda volta: suo padre Jos Verstappen a tal proposito dichiara che contestualmente ai prossimi appuntamenti gara, l’ideale per apporre definitivamente il sigillo sul doppio titolo sarebbe chiaramente una partenza in prima fila.
Tuttavia nel contempo aggiunge anche che non c’è alcuna premura che l’”incoronazione” avvenga anzitempo: l’importante è che però arrivi, precisa. Perché sebbene sia vero che l’emozione immensa del primo titolo non sia equiparabile al secondo, è altrettanto vero che si sta pur sempre parlando di una doppietta da campione del mondo.
E chissà che tale percorso non possa aprire la strada ad una trafila di successi atti a battere gli attuali record di Lewis Hamilton e Michael Schumacher: d’altronde da più punti di vista questa è sempre parsa l’ipotesi più acclamata, proprio perché certi che quell’esordiente diciassettenne (che all’epoca non aveva nemmeno la patente per guidare in strada come tutti, ma la super-licenza invece sì) avrebbe fatto parlare di sé negli anni avvenire.
E così è stato. Dal suo approdo in F1, passando per il primo titolo mondiale e giungendo sino ad oggi, il suo “marchio di fabbrica” è stato un continuo crescendo in termini di intensità ed eco mediatica: di questo ne è molto ben consapevole anche Raymond Vermeulen, suo manager.
Il quale proprio a proposito dell’ondata di clamore che ha investito l’olandese, regola e gestisce meticolosamente qualsiasi evenienza affinché tutto possa ruotare intorno a Max in maniera organizzata, e soprattutto senza distogliere l’attenzione del pilota dalle prestazioni in pista, suo interesse principale.
Nonostante anche lo stesso Verstappen sia consapevole del fatto che la sua figura abbia un imponente numero di seguaci e che proprio per questo, abbia una certa influenza anche su una mera questione di merchandising: a detta del suo manager infatti, il suo stesso sito ufficiale riceve numerose visite quotidianamente, ed anche in termini di acquisti non c’è davvero nulla da aggiungere.
E questo non perché (come grossolanamente si potrebbe pensare) la serie TV Netflix “Drive to survive” ha portato la F1 ad avere negli ultimi anni un enorme bacino d’interesse globale, attraendo molti fan da qualsiasi angolo del pianeta: Max ha rifiutato apertamente la partecipazione agli episodi dell’ultima stagione.
Tutto quello che ha accumulato negli anni in termini di seguito, è stata completamente farina del suo sacco: un personaggio che divide perché lo si ama o lo si odia. Ma di certo non lascia indifferenti.
F1 Autore: Silvia Napoletano – @silvianap13
Foto: F1, Oracle Red Bull Racing F1, Max Verstappen
